Bando per una borsa di ricerca per l’area statistica
24 Novembre 2025
Con i bambini, con la collaborazione della Società Italiana di Statistica, intende procedere a una selezione pubblica per assegnare una borsa di ricerca per l’area “Statistica”. La ricerca avrà come obiettivo l’indagine sulla raccolta dei dati sui beneficiari del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile. Candidature entro il 14 gennaio 2026.
La ricerca avrà come obiettivo l’indagine sulla raccolta dei dati sui beneficiari del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, di cui Con i bambini è soggetto attuatore.
La/il ricercatrice/ore avrà la possibilità di lavorare analizzando i dati raccolti da Con i bambini e dagli enti partner durante l’implementazione dei progetti volti al contrasto della povertà educativa e fra gli output si prevede un report di ricerca eventualmente pubblicabile su una rivista specializzata e un report interno di indicazioni strategiche e operative per il committente.
Come tutor della borsa di ricerca è stata designata Elena Ambrosetti, professoressa ordinaria di Demografia presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
La durata della borsa è dodici mesi, rinnovabile fino a un massimo di diciotto mesi.
La borsa di ricerca ha un importo lordo complessivo di 25 mila euro.
La domanda di ammissione dovrà essere trasmessa tramite Pec all’indirizzo conibambini@legalmail.it inserendo come oggetto “Borsa di ricerca – Candidatura.”
È possibile presentare le domande entro il 14 gennaio 2026.
Da sinistra: Prefetto Maria Rosaria Laganà, Direttore ANBSC, on. Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno, e il Presidente di Fondazione con il Sud, Stefano Consiglio
Fondazione con il Sud e ANBSC (Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati) firmano protocollo d’intesa per favorire il coinvolgimento del terzo settore in valorizzazione e riuso dei beni confiscati al Sud
Sottoscritto questa mattina al Viminale un Protocollo di intesa tra la Fondazione con il Sud e l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC) volto a facilitare l’accesso degli enti di Terzo Settore alle informazioni e alle opportunità relative alla valorizzazione dei beni confiscati. Un’iniziativa che mira a potenziare l’impegno comune dei due Enti, per favorire la valorizzazione dei beni sottratti alle mafie quale strumento di alto valore rieducativo ed economico per le comunità territoriali, valorizzando il ruolo del Terzo Settore per le attività di riconversione e gestione dei beni.
Il protocollo prevede tre linee d’azione: la realizzazione di una mappa geo-referenziata dei beni confiscati già destinati agli enti di Terzo Settore, includendo anche informazioni relative alle attività di riuso e valorizzazione svolte; la definizione di accordi di collaborazione tra l’Agenzia e le fondazioni interessate a finanziare progetti di valorizzazione dei beni con finalità sociali; la realizzazione di attività di comunicazione rivolte al Terzo Settore per dare maggiore visibilità agli strumenti attualmente attivi per la valorizzazione dei beni.
L’accordo, di durata triennale, prevede inoltre la creazione di un gruppo di lavoro tecnico, coordinato dall’ANBSC, che svolgerà attività di studio e ricerca delle più efficaci soluzioni operative.
“Questo Protocollo – ha commentato il Sottosegretario all’Interno on. Wanda Ferro – rafforza in modo operativo la collaborazione tra Agenzia Nazionale e Fondazione con il Sud, consolidando la filiera tra Stato, Enti locali e realtà del Terzo settore – cioè tra chi amministra, chi conosce i territori e chi genera quotidianamente coesione sociale – per realizzare interventi strutturati e ottenere risultati misurabili e una gestione più efficace dei beni confiscati. La mappa georeferenziata dei beni destinati a finalità sociali, la possibilità di attivare accordi di collaborazione specifici, l’istituzione di un gruppo tecnico di lavoro sono strumenti che renderanno più celere, trasparente, tracciabile e verificabile l’intero processo di valorizzazione”.
“Con la firma del Protocollo – sottolinea il Direttore dell’ANBSC, Prefetto Maria Rosaria Laganà -, prosegue l’impegno dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati a realizzare collaborazioni di alto profilo con l’obiettivo di potenziare le attività tipiche e le prassi finalizzate alla destinazione alla collettività dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Ciò al fine di offrire concreto supporto e favorire i processi di valorizzazione che vedono coinvolti soprattutto soggetti impegnati in progetti di riutilizzo sociale dei beni stessi”.
La Fondazione con il Sud è l’organizzazione più impegnata nella valorizzazione di beni confiscati nel nostro Paese. Dal 2006, ha sostenuto lavalorizzazione di oltre 100 beni confiscati nel Sud Italia per un impegno economico di 25,8 milioni di euro, attraverso 5 bandi dedicati e un’iniziativa tuttora in corso. Si tratta per lo più di fabbricati (67), ma anche di terreni, aree con fabbricati e un natante. Quanto alla distribuzione regionale, gli interventi sono localizzati soprattutto in Campania (35) e Sicilia (25), a seguire in Calabria e Puglia (entrambe con 19 beni) e Sardegna (2). Il ‘tasso di sopravvivenza’ delle attività avviate all’interno dei beni confiscati oltre il termine del periodo di finanziamento è pari al 67%.
“La Fondazione con il Sud – afferma il Presidente, Stefano Consiglio – ha contribuito alla valorizzazione di quasi il 10% dei beni confiscati in Italia affidati a enti di Terzo Settore, e alla creazione di oltre 90 partenariati. Ciò è motivo di grande orgoglio, perché crediamo profondamente in questo modello di intervento basato sulla restituzione dei beni alle comunità territoriali. Le organizzazioni di Terzo settore possono fare davvero la differenza, perché conoscono bene le caratteristiche e i bisogni dei vari territori. Un processo che non ha solo un impatto sociale, ma anche economico, generando lavoro e producendo beni e servizi di pubblica utilità, con l’obiettivo per l’imprenditoria sociale di auto-sostenersi nel tempo. Sono oltre 320 i posti di lavoro generati al Sud nell’ambito dei progetti che abbiamo sostenuto. A 5 anni dalla fine dell’erogazione, moltissime imprese sociali sono pienamente operative e in grado di fornire servizi al territorio. Sottoscriviamo quindi con grande fiducia il Protocollo di intesa con l’ANBSC: un’operazione che punta a facilitare sempre più il coinvolgimento del Terzo Settore e a mettere a fattor comune le reciproche competenze, promuovendo una proficua collaborazione tra pubblico e privato sociale”.
Sono state annunciate le dieci organizzazioni finaliste di GenP – Giovani che partecipano, l’iniziativa promossa da Acri – l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria – dedicata alle organizzazioni del Terzo settore che valorizzano il protagonismo giovanile nei processi decisionali, nella progettazione e realizzazione degli interventi.
I progetti finalisti sono:
Afroveronesi Summer Festival – associazione Afroveronesi, Verona
BenEssere InCorso – Univox ETS, Bari
Casa ACMOS – ACMOS APS, Torino
Centro Giovani Flood – Flood APS, Mordano (Bo)
Climate Training Camp – Change For Planet, Firenze
I fumi della fornace – Congerie APS, Montecassiano (Mc)
Lo Snodo – Lo Snodo APS, Erba (Co)
Scambi Festival – Oltre APS, Sanremo (Im)
Vicolo della Cultura – Vicolo della Cultura APS, Napoli
Zona Futura – Futura APS, Francavilla al Mare (Ch)
Le dieci iniziative finaliste, selezionate tra 481 candidature provenienti da tutto il Paese, rappresentano un quadro articolato e vitale dell’impegno giovanile: festival culturali e spazi di comunità, centri giovanili autogestiti e luoghi rigenerati che favoriscono l’aggregazione, progetti di cittadinanza attiva e legalità, percorsi dedicati al benessere psicologico e alla transizione ecologica che offrono strumenti concreti di responsabilità e partecipazione.
Tra questi dieci finalisti, la giuria individuerà i tre vincitori, che saranno proclamati nel corso di un evento in programma a Roma il 9 dicembre 2025. Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna.
La giuria del premio è composta da: Ferruccio de Bortoli, giornalista; Lucrezia Ferrara, già nello Young Advisory Board della Fondazione Compagnia di San Paolo; Luca Gori, presidente della Commissione Terzo settore di Acri; Clara Morelli, autrice Will Media; Giancarlo Moretti, portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore; Tommaso Salaroli, cofondatore e amministratore delegato di Scomodo; Giuseppe Pierro, capo del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.
Kètos e il San Paolo Dolphin Refuge per il benessere dei delfini
6 Novembre 2025
In un’area di sette ettari protetta dall’isola di San Paolo, la più piccola delle isole Cheradi, nasce il San Paolo Dolphin Refuge, frutto della collaborazione con un team internazionale di esperti.
Nel mare dove nuotano liberi Tursiopi, Stenelle, Grampi e Capodogli, i delfini provenienti da strutture zoologiche e centri di ricerca saranno accolti in un ambiente marino controllato, dove potranno gradualmente riadattarsi a condizioni naturali e vivere in sicurezza, monitorati attraverso le tecnologie più innovative.
Grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, sono ormai quasi ultimate le opere a mare del San Paolo Dolphin Refuge, e oggi si avvia ufficialmente il percorso di allestimento, all’interno dei nuovi spazi del Centro Ketos al primo piano di Palazzo Amati, della ”Control room” e di uno dei due laboratori, il secondo sarà allestito in mare.
Dopo questi ultimi passaggi sarà avviato il completamento dell’iter autorizzativo per la presa in carico dei delfini che dovrebbe avvenire entro la fine del 2026; in base alla normativa vigente, l’estensione delle vasche consentirebbe di ospitare fino a 17 esemplari. Il numero effettivo sarà tuttavia inferiore e determinato in funzione di diversi fattori, valutati caso per caso in relazione alle caratteristiche dei singoli soggetti individuati.
Nel frattempo la Jonian Dolphin Conservation potrà già iniziare l’attività di selezione e di preparazione dei delfini, svolta in collaborazione con le strutture zoologiche.
Oltre a completare la formazione del proprio personale con nuove skill, la JDC ha già selezionato un team internazionale di veterinari e di esperti del settore ai massimi livelli.
Grazie alla sinergia tra gli enti di terzo settore (Jonian Dolphin Conservation e Fondazione con il Sud), le Istituzioni e i più importanti centri di ricerca e strutture zoologiche internazionali, con il San Paolo Dolphin Refuge il nostro Paese si pone all’avanguardia in questo particolare settore, in coerenza con le linee guida europee che dal 2021 chiariscono l’applicazione delle norme sulla cattività e rafforzano i controlli, un quadro normativo che identifica i cetacei come specie prioritarie da tutelare.
In questo contesto nel 2021 la Francia ha approvato una legge che vieta spettacoli, riproduzione e nuove acquisizioni di cetacei a partire dal 2026, normativa che nello stesso anno ha portato Parc Asterix Paris a chiudere il proprio delfinario e che, in tempi più recenti, ha contribuito alla chiusura di Marineland Antibbes sulla Costa Azzurra, il più grande parco marino europeo.
La normativa di Grecia, Cipro, Slovenia e Croazia vieta la detenzione di cetacei a fini commerciali, mentre in Gran Bretagna i delfinari sono stati chiusi da tempo.
Il progetto San Paolo Dolphin Refuge, promosso dall’ente di ricerca Jonian Dophin Conservation e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, è stato illustrato nei dettagli a Palazzo Amati, negli spazi di Ketos, il Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei.
L’evento di presentazione del progetto è stato promosso in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia, nell’ambito della partnership istituzionale tra Ambasciata e Fondazione con il Sud volta promuovere i legami tra la Spagna e il Sud Italia e i valori dell’amicizia tra popoli del Mediterraneo, attraverso iniziative sociali generative in ambito culturale e scientifico, e in collaborazione con il Comune di Taranto.
Sono intervenuti Marco Imperiale, Direttore generale della Fondazione con il Sud, Carlos Tercero, Consigliere Culturale e Scientifico dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Mattia Giorno, Vicesindaco di Taranto, Stella Falzone, direttrice MarTA Taranto, Caterina Ronconi, referente Beni culturali Fondazione con il Sud , Vittorio Pollazzon, Presidente Jonian Dolphin Conseervation, Bruno Díaz López, biologo Fondatore e Direttore del Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI) di O Grove in Spagna, Francesco Cosa, Assessore alla Blue Economy Comune di Taranto e, infine, Carmelo Fanizza, founder della JDC e responsabile del progetto San Paolo Dolphin Refuge.
Aprendo l’incontro, Marco Imperiale, Direttore generale della Fondazione con il Sud, ha dichiarato: «il Centro Kètos, oltre a essere un’eccellenza ormai internazionale, rappresenta una bella storia di collaborazione tra pubblico e privato sociale. Abbiamo recuperato e valorizzato Palazzo Amati insieme al Comune di Taranto per renderlo uno spazio fruibile, da giovani e cittadini. Un’esperienza replicata recentemente anche a Lecce e Catanzaro, per creare sinergie capaci di generare opportunità di partecipazione e sviluppo grazie al Terzo settore. Dopo il piano terra, anche il primo e secondo piano di Palazzo Amati saranno dedicati al mare e ospiteranno la control room del San Paolo Dolphin Refuge. Siamo molto contenti di contribuire a questo grande progetto, unico in Europa e nel Mediterraneo, e che l’iniziativa nasca proprio a Taranto. La Fondazione con il Sud nel 2014 ha pubblicato un bando specifico per Taranto dal titolo provocatorio “Ambiente è sviluppo” proprio per superare l’assurda contrapposizione tra tutela ambientale e sviluppo. Ed è significativo per noi che questo progetto venga presentato insieme all’Ambasciata di Spagna con cui da oltre sei anni promuoviamo i legami con il Sud Italia attraverso iniziative sociali generative in ambito culturale e scientifico. Il mare di Taranto, da non dimenticare, è lo stesso mare che unisce tutti i popoli del Mediterraneo».
La parola è passata a Vittorio Pollazzon, presidente di Jonian Dolphin Conservation, che ha sottolineato come «si consolida il ruolo di Palazzo Amati quale polo scientifico e divulgativo di altissimo livello. Con il nuovo intervento di Fondazione con il Sud i delfini ospitati nella struttura situata nei pressi dell’Isola di San Paolo saranno monitorati attraverso le tecnologie più innovative dalla “control room” all’interno degli spazi del Centro Kètos al primo piano di Palazzo Amati. Il San Paolo Dolphin Refuge, frutto della collaborazione con un team internazionale di esperti, proietta la Jonian Dolphin Conservation in una dimensione sempre più Europea».
Un concetto ripreso da Carmelo Fanizza, founder della JDC e responsabile del progetto San Paolo Dolphin Refuge: «Grazie a collaborazioni ormai consolidate come quella con Fondazione con il Sud, l’Italia ospiterà il primo centro del Mediterraneo nel quale i delfini provenienti da strutture zoologiche e da centri di ricerca saranno accolti in un ambiente marino controllato, dove potranno gradualmente riadattarsi a condizioni naturali. Il San Paolo Dolphin Refuge costituisce un modello sperimentale e replicabile che favorirà lo sviluppo di nuovi protocolli e infrastrutture per la gestione sostenibile e il benessere a lungo termine dei cetacei».
Mattia Giorno, Vicesindaco di Taranto, ha affermato che «sono qui per testimoniare la ferma volontà del Comune di Taranto di continuare il percorso condiviso che ci vede insieme a Fondazione con il Sud e alla Jonian Dolphin Conservation per creare in Palazzo Amati un polo di livello europeo per la divulgazione e la ricerca scientifica; è iniziato dieci anni fa con la consegna del piano terra di questo storico edificio, in cui nel 2019 è stato poi inaugurato Ketós Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei, e oggi siamo sempre insieme per dare il via all’’allestimento del primo e del secondo piano, in cui sarà realizzata la “Control room” del San Paolo Dolphin Refuge, un nuovo progetto che vede Taranto protagonista a livello europeo e oltre. Questa è la strada per la valorizzazione la nostra “risorsa mare” inserita in una più ampia visione di quella Blue economy attraverso cui passa il futuro del nostro territorio».
Selezionati con il bando “Biblioteche e comunità” per valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali nelle regioni meridionali, con particolare attenzione alle aree interne e periferiche.
2 Ottobre 2025
Coinvolte 500 persone detenute, 24 strutture penitenziarie del Sud per l’avvio di quasi 200 tirocini formativi e oltre 120 nuovi posti di lavoro.
19 Settembre 2025
Il 30 settembre alle 11:30 presentazione online. Iscrizione necessaria.
17 Settembre 2025
Gli appuntamenti di settembre attorno al libro di Fabrizio Minnella, edito da Rubbettino
12 Settembre 2025
Con due eventi, uno a Messina il 23 settembre e uno a Roma il 26, si conclude il progetto europeo SOFIGREEN, che ha l’obiettivo di supportare le imprese sociali nella transizione ecologica
8 Agosto 2025
Gli uffici della Fondazione con il Sud resteranno chiusi dal 11 al 22 agosto
6 Agosto 2025
Il bando, promosso da Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission, si rivolge a cinema e terzo settore per raccontare il Sud Italia attraverso le sue tematiche sociali
24 Luglio 2025
Approvato il progetto Open Castle Meeting Point: turismo esperienziale, laboratori, rassegne artistiche, hub per artigiani e bar sociale per rafforzare il legame con il territorio.
23 Luglio 2025
Firmato il protocollo di intesa per innescare processi di rigenerazione demografica e di rivitalizzazione sociale dei territori
22 Luglio 2025
Pubblicati i bilanci 2024 di Fondazione Con il Sud e Con i Bambini
Con l’Open Day del 5 ottobre 2025, il Castello Carlo V di Lecce si apre alla città in una nuova veste. Il progetto deriva dell’accordo di partenariato pubblico-privato che vede insieme la Direzione Regionale Musei Puglia e l’Associazione temporanea di imprese «Open Castle» composta da The Monuments People, Consorzio «Sale della Terra» e Socioculturale scs – con il sostegno di Fondazione con il Sud.
L’iniziativa risponde all’obbiettivo del partenariato di incoraggiare la partecipazione attiva del Terzo Settore e il coinvolgimento della comunità e dei soggetti che intendono contribuire allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio.
Il castello, una delle opere fortificate più importanti della Puglia, sarà abitato da una comunità creativa, sociale, educativa e diventerà uno spazio di accoglienza e partecipazione. Ci saranno visite guidate, laboratori per bambini e adulti, attività artigianali, un hub creativo e un bar sociale. Particolare attenzione sarà rivolta ai percorsi educativi e all’inclusione, con iniziative dedicate a scuole, famiglie, cittadini e visitatori.
Questo progetto di gestione e valorizzazione è il primo esperimento di partenariato pubblico-privato su un edificio statale di così grandi dimensioni. Il castello, si presta così a diventare autentico simbolo della memoria storica collettiva, e con il progetto Open Castle si prepara a diventare un modello culturale innovativo, sostenibile e diversificato.
Coinvolte 500 persone detenute, 24 strutture penitenziarie del Sud per l’avvio di quasi 200 tirocini formativi e oltre 120 nuovi posti di lavoro.
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21 Luglio 2025
A disposizione 3 mln per il Terzo settore del Sud Italia. Scade il 30 ottobre.
21 Luglio 2025
Le Fondazioni di origine bancaria rinnovano il sostegno alla Fondazione Con il Sud fino al 2030.
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Giornalisti e rappresentanti di fondazioni hanno conosciuto da vicino il progetto Santi Paduli, per la rigenerazione di comunità e paesaggio
14 Luglio 2025
Il catalogo e il calendario sono disponibili su fqts.org
Violenza contro le donne, dipendenza dai social, benessere psicologico, rielaborazione della perdita di una figura importante come un nonno o un genitore. Sono alcuni dei temi più significativi affrontati da ragazze e ragazzi nei racconti finalisti del Premio Energheia 2025, promosso dall’associazione Energheia insieme a numerosi partner e aperto a persone di tutte le età, ma con sezioni dedicate ai giovani talenti.
La cerimonia conclusiva del premio si è svolta sabato 13 settembre a Matera, sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi. Ospiti della serata i membri della giuria: Raphael Ebgi, Professore di filosofia Università Vita-Salute San Raffaele; Fabrizio Minnella, Responsabile comunicazione Fondazione con il Sud e Con i Bambini; Gianluigi Trevisi, Direttore Time Zones. Erano presenti, inoltre, i finalisti del Premio Energheia Italia 2025 (Premio Energheia, I brevissimi di Energheia “D. Bia”, Energheia Cinema) e gli autori e le autrici finalisti del Premio Energheia Europa provenienti dai seguenti Paesi: Austria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna.
La vincitrice del Premio Energheia, giunto quest’anno alla 31^ edizione, è Sarah Bonsignore, 17 anni, di Palermo, con il racconto “Aimed to kill”. La stessa autrice ha vinto anche il premio per il miglior racconto da sceneggiare. Inoltre, due racconti sono stati segnalati ex aequo: “Limbo” di Irene Coldani, 21 anni, di Rozzano (MI), e “L’ultimo giorno” di Gemma Fundoni, 16 anni, di Buddusò (SS). Irene Coldani con “Limbo” si è aggiudicata anche un corso di scrittura presso la Scuola del Libro di Roma, diretta dalla scrittrice Violetta Colonnelli.
Per la terza edizione consecutiva, continua la collaborazione con la Fondazione con il Sud e Con Magazine, che hanno messo a disposizione delle gift card per l’acquisto di libri destinati a 14 giovani finalisti del premio letterario e della sezione “I brevissimi di Energheia”.
Con due eventi, uno a Messina il 23 settembre e uno a Roma il 26, si conclude il progetto europeo SOFIGREEN, cofinanziato dalla Commissione Ue, che all’obiettivo di sostenere la transizione ecologica delle PMI dell’economia sociale, la loro preparazione agli investimenti, il loro accesso ai finanziamenti.
Il progetto, che si è sviluppato in tre paesi (Italia, Francia e Spagna), è promosso da Fondazione Messina, insieme a Fondazione con il Sud, Banca Etica, Archer Group, MedWaves, Faecta, La Nef, Febea e Reves.
A Messina, il 23 settembre a partire dalle ore 9, presso la sede della Fondazione Horcynus Orca a Capo Peloro, i partner del progetto discuteranno dei suoi risultati e alle prospettive di rilancio dei processi e degli strumenti finanziari a sostegno delle imprese social-green e dei loro territori.
A Roma, il 26 settembre a partire dalle 9.15, presso la sede Acri in Via del Corso 267, si approfondiranno strategie e caratteristiche di uno sviluppo locale equo e sostenibile, non solo sul piano economico ma anche ambientale e sociale, a supporto, in particolare, delle persone che vivono condizioni di fragilità.
Nel pomeriggio del 26 sarà presentato il libro Eutopia Messina, pubblicato dalla Fondazione con Horcynus Digital Edition, in cui si presenta il programma Eutopia: la strategia rilanciata di recente da Fondazione Messina nel suo Piano Strategico che punta a essere un modello replicabile non solo a livello nazionale, ma anche nella sponda Sud del Mediterraneo.
Per il workshop del 26 settembre a Roma i posti sono limitati ed è necessario prenotarsi inviando mail a m.decola@fdcmessina.org
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