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  • Vita a Sud: l’innovazione sociale raccontata dal Mezzogiorno

    Vita a Sud: l’innovazione sociale raccontata dal Mezzogiorno

    5 Novembre 2020

    Vita apre una redazione diffusa nel Mezzogiorno. Un progetto editoriale nato dal basso, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Lunedì 9 novembre alle ore 15:30, la presentazione pubblica in diretta sulla pagina Facebook di Vita con la partecipazione del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano e del presidente di Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo.

    Un nuovo progetto editoriale di Vita, promosso insieme a Consorzio Sale della Terra di Benevento e Lecce, Cooperativa sociale Dedalus di Napoli, Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani. Il progetto nasce con il sostegno della Fondazione CON IL SUD, per la quale la comunicazione non è strumentale rispetto all’attuazione della sua missione, ma ne è parte integrante.

    L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è cambiare di segno il racconto sul meridione partendo dal sociale, alimentando una narrazione che superi i luoghi comuni. Il Sud rimane costantemente confinato in una condizione di subalternità o di eroismo che non rendono merito a quello che realmente, in alcune aree, il tessuto sociale specie negli ultimi anni è riuscito a generare. Una vitalità che merita di trovare riscontro anche sul piano mediatico e quindi nel dibattito civile e politico del Paese sia a livello centrale, sia a livello locale. Sempre più spesso è proprio a Sud che nascono le esperienze sociali più innovative.

    Nel suo editoriale, il presidente Carlo Borgomeo ha sottolineato come al Sud “la presenza e l’iniziativa del Terzo settore sempre più vanno assumendo le caratteristiche di un vero e proprio processo di cambiamento: segnalano che il rafforzamento delle comunità, sui territori, è l’unica strada per innescare processi di sviluppo sostenibili e, quindi, non effimeri, come quelli spesso ‘provocati’ da politiche pubbliche esclusivamente attente a logiche quantitative. Questo processo, che non è certamente facile e che spesso ha un’evoluzione troppo lenta, va sostenuto da una forte e intelligente attività di comunicazione”.

    La questione più rilevante, rispetto alla comunicazione relativa al sociale, non è tanto l’aspetto quantitativo, ma l’approccio utilizzato. Spesso si celebra un mondo di buoni con storie bellissime, personaggi eccezionali, risultati inaspettati. Un approccio comunque positivo, che può generare anche comportamenti emulativi, aumentare il numero di filantropi e di donatori. “Il limite, però, è quello di ‘separare’ nella comunicazione il mondo del sociale dalle altre questioni di solito ritenute più importanti ed urgenti – sottolinea Borgomeo – di confermare nella pubblica opinione che le esperienze che porta avanti il Terzo settore possono avere al massimo un carattere di contenimento delle diseguaglianze e di supplenza alle carenze del sistema pubblico, ma non possono orientare le politiche, suggerire modelli, indicare nuove priorità”.

    L’iniziativa verrà presentata lunedì 9 novembre in diretta sulla pagina Facebook di Vita. Di seguito il programma:

    Presentazione Vita a Sud - Programma

  • 19 programmi di volontariato per far rinascere le aree interne del Sud Italia

    19 programmi di volontariato per far rinascere le aree interne del Sud Italia

    8 Ottobre 2020

    Le iniziative, sostenute con oltre 3,3 milioni di euro, permetteranno l’avvio di nuove attività e il rafforzamento di quelle già esistenti nei territori lontani dai servizi essenziali. Coinvolti oltre 100 comuni e 200 organizzazioni di volontariato. Saranno attivati più di 2.600 “nuovi” volontari”.

    C’è chi avvierà percorsi di formazione per giovani che lavoreranno come organizzatori di eventi e chi realizzerà in un bene confiscato un centro di servizi socio-educativi e assistenziali per giovani, neet (ragazzi e giovani tra 15 e i 29 anni che non hanno un’occupazione, né sono inseriti in un percorso di istruzione o formazione) e anziani; chi offrirà a persone sottoposte a misure alternative al carcere la possibilità di frequentare laboratori professionalizzanti. E poi c’è chi si occuperà di ripartire dai beni comuni (riqualificando piazze o realizzando parchi giochi con materiali di riciclo, itinerari e proposte turistiche dedicate anche ai disabili), ma anche di offrire servizi come un taxi sociale per chi non è autosufficiente ma deve spostarsi per svolgere le attività quotidiane o come la distribuzione di beni di prima necessità.

    Sono solo alcune delle 19 iniziative che saranno finanziate dalla Fondazione CON IL SUD attraverso il Bando Volontariato, promosso con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle “reti locali” di volontariato per contrastare fenomeni di esclusione sociale nelle aree interne del Sud Italia, ovvero nei comuni che, a causa della distanza dai servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità), hanno subìto un graduale processo di isolamento, riduzione demografica e calo dell’occupazione.

    I progetti, che saranno finanziati complessivamente con oltre 3,3 milioni di euro (una media di 175 mila euro a iniziativa), coinvolgeranno 107 comuni delle aree interne in tutte le regioni del Sud: 7 iniziative saranno avviate in Sicilia (province di Catania, Trapani, Messina, Caltanissetta, Agrigento, Palermo), 4 in Calabria (province di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone), 3 in Puglia (province di Taranto, Bari e Lecce), 3 in Campania (province di Avellino e Salerno), 1 in Basilicata (provincia di Potenza) e Sardegna (provincia del Sud Sardegna).

    I progetti coinvolgono nelle partnership oltre 200 organizzazioni (tra associazioni, fondazioni, università, scuole, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, società profit, enti pubblici) e prevedono di “attivare” 2.600 nuovi volontari, rivolgendosi a 25.000 persone: soprattutto minori, ma anche anziani, disabili, immigrati, detenuti, e giovani neet .

    Se circa il 50% dei comuni italiani è definito ‘area interna’ (4.185 comuni su un totale di 8.092), questa percentuale raggiunge il 70% nel Mezzogiorno (1.472 comuni su 2.116), con la Basilicata al primo posto (96%), seguita da Sardegna (84,4%), Calabria (79%) e Sicilia (74%). Tassi più bassi, e più in linea con la media nazionale, si registrano in Puglia (54%) e Campania (49%).

    “Grazie all’impegno costante del volontariato, tanti borghi del nostro Sud che rischiano di spopolarsi e “scomparire” possono avere a disposizione nuovi servizi essenziali, o vedere rafforzati quelli esistenti”. – Ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Sono realtà spesso molto piccole, dove sempre di più i giovani ma anche gli anziani non hanno a disposizione i servizi basilari per potersi istruire, potersi spostare, poter crescere, potersi curare o semplicemente poter “vivere” la propria comunità. La scuola, i mezzi di trasporto, i servizi sanitari, la possibilità di usufruire dei beni comuni sono diritti: è indispensabile superare il meccanismo distorto per cui si trasformano in privilegio di pochi. In questo cambiamento tante organizzazioni e tanti volontari hanno un ruolo importantissimo che, soprattutto in alcuni contesti, è davvero fondamentale”.

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  • Dall’istruzione di qualità alla “educazione di qualità”

    Venerdì 9 ottobre dalle 10.00 alle 11.30, nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile promosso da AsvisCon i Bambini organizza l’incontro online

    IMPARARE CON I BAMBINI
    Dall’istruzione di qualità alla “educazione di qualità”. L’importanza della comunità educante

    Intervengono:

    Enrico Giovannini, Portavoce Asvis; Marco Rossi-Doria, Vicepresidente Con i Bambini; Giovanna Dessì, Associazione Casa Emmaus per il progetto “I giardini possibili” ; Massimo Marino, Presidente ATS Sacro Cuore per il progetto “RiGenerAzioni” . Conclude Stefano Buffagni, Viceministro allo Sviluppo economico e Presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minori. Modera Sara De Carli, giornalista Vita.

    Dal 2016, Con i Bambini seleziona progetti che offrono opportunità di crescita a centinaia di bambini e ragazzi in tutta Italia. Quasi mezzo milione di minori raggiunti con oltre 350 iniziative sostenute grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si pongono l’obiettivo di fare luce sul futuro dei più piccoli, migliorando l’offerta educativa attraverso percorsi che coinvolgono l’intera “comunità educante” nella crescita e formazione di ogni individuo.

    Partendo da queste buone prassi e con la consapevolezza delle evoluzioni imposte dall’emergenza sanitaria oltre che dalle criticità strutturali, l’incontro sarà un’occasione per riflettere sulla necessità di un passaggio da un’istruzione di qualità, dimensione prettamente scolastica, ad un’educazione di qualità, che non si esaurisce con la scuola ma include tutta la comunità educante: organizzazioni di terzo settore, enti pubblici e privati, famiglie, gli stessi ragazzi.

    La povertà educativa minorile interessa ancora troppi bambini e ragazzi nel Paese. È un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sanitario, familiare e abitativo, della disponibilità o meno di spazi accessibili, dell’assenza di servizi di cura e tutela dell’infanzia: non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma è povertà di relazioni, isolamento, cattiva alimentazione e scarsa cura della salute, carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale. La povertà educativa investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo. La povertà educativa minorile incide, di fatto, sul futuro del Paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo.

    Ecco perché è necessario porre attenzione al tema della povertà educativa, mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante. In questa fase di ripartenza, è auspicabile bilanciare l’attenzione dall’hardware (banchi e spazi, per esempio) al software che serve affinché nessun bambino rimanga indietro, e dunque alle persone, alle relazioni e alle opportunità necessarie. Il titolo “Imparare con i bambini”, che rimanda ad un concetto di circolarità del processo di apprendimento, è anche un invito a volgere lo sguardo sull’attuale situazione sociale.

    L’incontro sarà trasmesso in streaming sul sito di Con i Bambini www.conibambini.org

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  • Masseria Tagliatelle: accordo per la valorizzazione

    Masseria Tagliatelle: accordo per la valorizzazione

    2 Ottobre 2020

    La Giunta comunale ha approvato l’Accordo di collaborazione tra Comune di Lecce e Fondazione Con il Sud per la valorizzazione di Masseria Tagliatelle nel Parco delle Cave. L’Accordo definisce il percorso di lavoro che porterà alla valorizzazione dell’immobile, da assegnare in gestione attraverso bando pubblico al quale potranno partecipare raggruppamenti che abbiano come capofila un ente del Terzo settore.

    Al progetto di valorizzazione individuato attraverso la procedura pubblica sarà assegnato dalla Fondazione un contributo fino a 500mila euro, utile a coprire fino al 90% del costo di realizzazione, e dal Comune il comodato della Masseria, del Ninfeo delle Fate e di una porzione del Parco delle Cave per almeno 10 anni.

    Alla pubblicazione del bando Comune di Lecce e Fondazione faranno seguire una iniziativa di partecipazione, anche in forma laboratoriale, da realizzarsi per favorire la massima e approfondita conoscenza del bando da parte dei soggetti interessati. Una collaborazione nuova per la città che è occasione di crescita e scambio di conoscenze per una rinnovata cultura della gestione dei beni pubblici, attraverso la condivisione di percorsi ed esperienze diverse tra l’ente pubblico ed una Fondazione attenta alla crescita collettiva delle comunità.

    Con l’Accordo, Comune di Lecce e Fondazione si impegnano a condividere i contenuti del bando – che sarà emesso dal Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, Gare e Appalti del Comune di Lecce -, a collaborare nelle procedure istruttorie e nella diffusione dello stesso e più in generale a condividere ogni aspetto tecnico utile per giungere all’individuazione di una proposta di valorizzazione di qualità, comprese tutte le informazioni relative ai bisogni del quartiere e le risultanze emerse dal laboratorio partecipato Cosa Siamo Capaci di Fare, già svoltosi nella Masseria.

    I progetti di valorizzazione dovranno misurarsi sui temi dell’inclusione sociale, della valorizzazione culturale della Masseria, del Ninfeo e del Parco, sulla loro fruizione collettiva. Ai partecipanti sarà data libera scelta se candidare un progetto di gestione relativo solo alla Masseria Tagliatelle, il suo Ninfeo e i suoi spazi aperti annessi, o di includere anche il Parco delle Cave e la caffetteria. Nell’ultimo caso l’Amministrazione comunale si impegnerà a contribuire ai costi di manutenzione del Parco.

    Vogliamo condividere ogni passaggio di questo percorso e avevamo preso l’impegno di includere la Masseria Tagliatelle dentro un progetto di gestione che la ponesse come un bene comune della città e il territorio – dichiara l’assessore alle Politiche Urbanistiche del Comune di Lecce Rita Miglietta – questa collaborazione con Fondazione Con il Sud, che ringrazio per il loro impegno a sostenere le comunità nella crescita di nuove occasioni di riscatto e crescita sociale, conferma questo impegno, la redazione condivisa del bando definisce una alleanza fertile per condividere obiettivo di liberare il potenziale che il patrimonio pubblico può liberare per la creazione di nuove opportunità

    “La collaborazione avviata con il Comune di Lecce è una notizia importante per il territorio perché promuove un modo nuovo di intendere l’azione ‘pubblica’, in cui istituzioni, privato sociale e terzo settore creano sinergie significative per il bene della collettività – dichiara Marco Imperiale, Direttore generale della Fondazione Con il Sud – In particolare, prevedendo un processo partecipativo attorno alla valorizzazione di Masseria Tagliatelle ci si pone l’obiettivo di rendere fruibile un bene comune partendo dai processi di coesione sociale e di cittadinanza attiva. La sinergia tra istituzioni pubbliche e private non è ancora molto diffusa nel Paese, ma la Fondazione Con il Sud è coinvolta in diversi processi simili a livello nazionale e nelle regioni meridionali. L’auspicio – conclude Imperiale – è che tali iniziative siano di esempio anche per altri territori.”

  • Comincio da zero: bando di Con i Bambini per la prima infanzia

    Comincio da zero: bando di Con i Bambini per la prima infanzia

    30 Settembre 2020

    Comincio da zero” è il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità.

    Giunto alla seconda edizione, il bando per la prima infanzia si rivolge a partenariati promossi dal mondo del Terzo settore. Le partnership devono essere composte da almeno tre organizzazioni: due enti non profit, di cui uno con il ruolo di “soggetto responsabile”, e almeno un altro ente, che potrà appartenere anche al mondo della scuola, delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese.

    Le proposte presentate dovranno prevedere interventi volti a incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini nella fascia di età 0-6 anni e delle loro famiglie, in particolare quelle più fragili. I progetti potranno avere una dimensione regionale (con un plafond complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro) oppure interregionale (con un plafond complessivo pari a 8 milioni di euro), prevedendo in questo caso interventi al Nord, al Centro e al Sud. Complessivamente, sono a disposizione 30 milioni di euro.

    Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, ampliare l’offerta e superare la frammentazione, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. Per tali motivi, è fortemente auspicata l’integrazione dei nuovi servizi educativi con i piani di zona, anche nell’ottica di favorire la loro continuità.

    Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere azioni di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia – lavoro, e azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.

    Il ruolo dei servizi per la prima infanzia, che integrano la funzione educativa e formativa con quella di sostegno alla famiglia nella cura dei figli e nella conciliazione dei tempi di lavoro, è fondamentale. Investire sui servizi educativi per la prima infanzia significa intervenire in quella fase della vita in cui i divari sociali di partenza possono essere ridotti. Per ridurre la povertà educativa è pertanto necessario promuovere la diffusione dei servizi di qualità, soprattutto per bambini che non abbiano ancora raggiunto i tre anni di età.

    Secondo i dati di Eurostat, l’Italia ha raggiunto e superato il livello di copertura riguardo all’accoglienza dei bambini tra i tre e i sei anni (92,6 %), mentre risulta ancora lontana dall’obiettivo del 33% di bambini accolti nei servizi 0-3. Nell’anno scolastico 2017/2018 i posti disponibili nei servizi per l’infanzia (complessivamente 13.145 sul territorio nazionale, di cui il 51% offerti da servizi pubblici) hanno coperto solamente il 24,4% dei potenziali utenti con meno di tre anni.

    Emergono, inoltre, forti disparità nella copertura territoriale dei servizi. Secondo il rapporto dell’Osservatorio #conibambini del giugno 2020, promosso da Openpolis e Con i Bambini, circa la metà dei comuni italiani è sprovvisto di asili nido, e le carenze maggiori si registrano in particolare nelle aree interne e al Sud. In Calabria, per esempio, la percentuale dei comuni senza asili nido arriva al 74,7%, in Basilicata al 67,2%, in Abruzzo al 65,9%. Mentre in Emilia Romagna si raggiunge quota 14,1%, in Toscana il 16,9% e in Veneto il 21,1%.

    I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, attraverso la piattaforma Chàiros entro il 4 dicembre 2020. Le proposte valutate positivamente saranno sottoposte ad un’ulteriore fase di progettazione esecutiva in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, al termine della quale si procederà all’eventuale assegnazione del contributo.

    Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Coni Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Con i Bambini ha pubblicato ad oggi dieci bandi, selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

    Il bando e la relativa documentazione sono disponibili al seguente link>>

  • Social Film Production Con il Sud: proroga di 24h

    Social Film Production Con il Sud: proroga di 24h – Fondazioneconilsud.it

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    Social Film Production Con il Sud: proroga di 24h

    30 Settembre 2020

    Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD comunicano che, per problematiche tecniche di sistema, la scadenza dell’Avviso “Social Film Production – Con il Sud” è prorogata al 1 ottobre 2020, entro le ore 12.

    Le modalità di partecipazione restano invariate.

    Link al bando>>

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  • La moda di lusso arriva in Sartoria Sociale

    La moda di lusso arriva in Sartoria Sociale

    25 Settembre 2020

    Sartoria Sociale
    Sartoria Sociale

    Chi l’ha detto che la creatività e le esigenze della moda di lusso non possano incontrarsi con i criteri etici che guidano il lavoro di un’impresa sociale?
    E’ quello che accadrà tra pochi giorni alla Sartoria Sociale del quartiere Malaspina di Palermo, nata su iniziativa della Cooperativa Al Revés in un bene confiscato in via Alfredo Casella 22 e sostenuta dalla Fondazione CON IL SUD.

    L’impresa – che dal 2012 coinvolge nella sua attività persone in difficoltà segnalate dai servizi sociali o dai giudici per l’attivazione di percorsi alternativi al carcere e che ha anche un laboratorio di cucito presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo – ospiterà infatti dal 30 settembre al 6 ottobre Agnes Kolignan, già designer di Givenchy, John Galliano, Roberto Cavalli, Gianfranco Ferrè e altri celebri luxury brand. Per una settimana lavorerà al fianco dei sarti e degli utenti della Sartoria per creare insieme una mini collezione di accessori etici: i suoi disegni saranno infatti impressi su borse e t-shirt grazie alla stampante digitale per tessuti donata alla Sartoria Sociale da Fondazione con il SUD e UniCredit.

    Il progetto, che culminerà in un evento di presentazione in autunno, è coordinato da Luca Lo Sicco, Professore di fashion marketing all’Università di Atlanta e da Jonathan Matthews, esperto in digital marketing.

    Il settore tessile e dell’abbigliamento è il secondo più inquinante al mondo dopo quello petrolifero e si regge sullo sfruttamento di lavoratori sottopagati, per la maggior parte donne e minori. E’ in quest’ottica che nasce questa collaborazione: recuperare e promuovere un’idea di moda fondata sul lavoro artigianale, sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione delle relazioni umane, principi che guidano le attività della Sartoria Sociale sin dalla sua nascita. Il vantaggio è per entrambe le parti: il lusso diventa più attrattivo se è sostenibile, ma anche i prodotti dell’economia circolare possono ricevere un valore aggiunto dal contributo creativo di una fashion designer affermata.

    Ma la collaborazione non si chiude qui. Il 5 ottobre Agnes Kolignan e Luca Lo Sicco terranno una masterclass dal titolo “Design thinking and Fashion Business in the era of coronavirus” presso il Cre.Zi. Plus, in Via Paolo Gili 4. La partecipazione è a numero chiuso ed è possibile iscriversi qui.

    Nell’attesa della nuova linea, è possibile vedere e acquistare i prodotti della Sartoria sociale presso la sua sede e online, sul sito www.sartoriasociale.com, sulla Pagina FB Sartoria Sociale Lab & Shop. La vendita serve a finanziare le attività sociali della cooperativa in favore di persone svantaggiate.

  • Risuona Italia, tante piazze una sola comunità

    Risuona Italia, tante piazze una sola comunità

    18 Settembre 2020

    In occasione della Giornata europea delle fondazioni, un concerto simultaneo di orchestre giovanili in 50 città d’Italia per ripartire tutti insieme all’insegna dei giovani, della musica e della solidarietà. Promosso da Acri, con la media partnership di TGR Rai. 

    Il 1° ottobre 2020, alle ore 11, si tiene “RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità”: un concerto simultaneo di orchestre giovanili in 50 città, che si apre con l’esecuzione dell’Inno alla gioia, inno ufficiale della Ue. Promosso da Acri e realizzato con la media partnership di TGR Rai, l’evento si tiene in occasione della Giornata europea delle fondazioni, lanciata da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente.

    RisuonaItalia non si conclude con il concerto simultaneo delle ore 11: fino a sera si susseguono eventi di piazza, incontri, presentazioni, mostre e laboratori, per “raccontare” – con la voce dei protagonisti e le testimonianze del territorio – le tante storie di inclusione sociale promosse dalle Fondazioni. Il programma completo della giornata e delle dirette streaming dalle diverse città sono sul sito www.risuonaitalia.it.

    Gli eventi che compongono RisuonaItalia sono organizzati dalle Fondazioni di origine bancaria associate in Acri, che quotidianamente sui territori promuovono e sostengono queste e tante altre organizzazioni della società civile. La Giornata del 1° ottobre vuole essere un’occasione per lanciare un’esortazione a ripartire tutti insieme all’insegna della solidarietà e dello spirito di comunità. Le orchestre giovanili coinvolte sono infatti espressione di progetti di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, oltre che di formazione musicale d’eccellenza.

    Da Torino a Palermo, da Milano a Napoli coinvolgono i giovani protagonisti di progetti di formazione e di iniziative di riscatto individuale e di comunità, attivate grazie alla “messa in rete” di organizzazioni del Terzo settore, con fondazioni, istituzioni locali e ragazzi. Si tratta di orchestre di giovani talenti della musica classica e di bambini che stanno imparando a suonare in centri culturali e spazi per l’aggregazione, orchestre multietniche, complessi jazz e di musica popolare… Provengono da tutta la Penisola: dalle città ai piccoli centri, da Nord a Sud, dalle periferie e dalle aree interne. Perché suonare insieme vuol dire imparare a convivere e a condividere regole ed emozioni. Per molti dei ragazzi e delle ragazze che partecipano a questi concerti, la musica rappresenta un’opportunità concreta per realizzare i propri sogni, e in molti casi per loro è una reale alternativa alla povertà educativa o alla violenza della strada.

    Il 1° ottobre è l’occasione per condividere queste esperienze con tutta la comunità, a livello locale e nazionale; ponendo all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica anche il necessario recupero della “centralità” dei ragazzi e dei giovani, con le loro esigenze – spesso trascurate in questa fase di emergenza – i loro sogni e le loro aspettative. Sarà l’occasione per promuovere e rilanciare una idea di Paese che si fonda sulla solidarietà e la coesione sociale e che intende valorizzare le nuove generazioni.

    Giovani, Cultura, Europa sono le tre parole chiave al centro di RisuonaItalia. Giovani – sono i protagonisti dei progetti di formazione e di contrasto alla dispersione scolastica e povertà educativa sostenuti dalle Fondazioni, sono loro che animeranno gli eventi del 1° ottobre. Cultura – è il filo rosso che lega tutti questi e tanti altri progetti realizzati dalle Fondazioni, con l’idea che la cultura sia un grande motore di coesione sociale. Europa – un’Unione coesa e solidale che non deve smettere di essere il nostro obiettivo, perché solo insieme i popoli che la compongono possono affrontare le sfide più difficili.

    A far da capofila a tutti gli eventi sui territori Acri, insieme all’Associazione La Nuova Europa e al Comune di Ventotene, organizza un evento sull’Isola di Ventotene (Lt), per ricordare e rendere omaggio al luogo in cui è nata l’idea dell’Europa unita. Anche questo evento si aprirà con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia e un breve concerto a cura di un’ensemble della European Spirit of Youth Orchestra, composta da giovani musicisti provenienti da diversi paesi europei, diretta dal maestro Igor Coretti Kuret. L’orchestra è un ente che promuove la formazione musicale come strumento di diffusione degli ideali europei di cooperazione. Seguirà l’apertura della “Scuola d’Europa” con studenti di scuole e università italiane ed europee. Fondata sull’isola dall’Associazione La Nuova Europa nel 2017, la Scuola coinvolge ragazzi dai 15 ai 22 anni per diffondere la cultura europea e la storia della sua integrazione, a cominciare dal Manifesto di Ventotene, sensibilizzando e formando i giovani sul tema della cittadinanza europea.

    Le Fondazioni di origine bancaria sono organizzazioni non profit, private e autonome, nate all’inizio degli anni Novanta dalla riforma del sistema del credito. Sono 86, differenti per dimensione e operatività territoriale, e intervengono in diversi campi, dal welfare alla cultura, dall’innovazione all’ambiente, dall’educazione alla ricerca. La missione delle Fondazioni è accompagnare lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle comunità di riferimento e dell’intero Paese. Ciascuna Fondazione di origine bancaria interviene sul proprio territorio, generalmente la provincia o la regione in cui ha sede. Ci sono però anche molte iniziative di portata nazionale o internazionale, realizzate con il coordinamento di Acri.

    Su tutti il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che è il più grande intervento attivo in Italia per rispondere al fenomeno della povertà minorile. Nato su iniziativa delle Fondazioni e realizzato in partenariato con Governo e Terzo settore, vede un monte di risorse complessivo di circa 600 milioni di euro nel periodo 2016-2021, stanziati dalle Fondazioni. Ha favorito finora l’avvio di 355 progetti in tutta Italia, selezionati dall’impresa sociale Con i Bambini, mettendo in rete più di 6.600 organizzazioni e raggiungendo oltre 480mila minori in difficoltà, attraverso una serie di attività e percorsi dentro e fuori le scuole.

    L’obiettivo è rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei bambini, contrastare l’abbandono scolastico e offrire ‘opportunità’ ai ragazzi, promuovendo azioni di “comunità educante”, cioè mettendo insieme scuole, organizzazioni di terzo settore, enti locali, famiglie e gli stessi ragazzi.

  • Bando socio-sanitario: oltre 150 le proposte ricevute

    Bando socio-sanitario: oltre 150 le proposte ricevute – Fondazioneconilsud.it

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    Bando socio-sanitario: oltre 150 le proposte ricevute

    16 Settembre 2020

    Sono 156 le proposte progettuali ricevute dalla Fondazione per il bando socio-sanitario che si è chiuso lo scorso 28 agosto. 106 proposte riguardano l’accesso alle cure di persone in condizione di povertà sanitaria e le altre 50 prevedono iniziative per sperimentare cure contro le “new addictions” (gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, dipendenza da internet, social network, videogiochi, ecc).

    Le proposte – provenienti da tutte le regioni del Sud ed in particolare da Campania, Sicilia e Puglia -coinvolgono oltre 1000 organizzazioni: imprese sociali, associazioni, fondazioni, cooperative sociali, enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, enti pubblici e profit. Tra gli enti pubblici, 260 hanno il ruolo di “responsabile dei servizi socio-sanitari”, con l’obiettivo di accompagnare e sostenere gli interventi per garantirne la piena realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo. Si tratta in prevalenza di aziende o enti del servizio sanitario (ASL, ASP, aziende ospedaliere, etc.) e di comuni (Uffici per i Servizi Sociali, Ambiti Territoriali, Piani di zona, ecc).

    Le proposte ricevute saranno oggetto di attenta valutazione da parte della Fondazione per selezionare quelle ritenute più in linea con gli obiettivi del Bando e meritevoli di sostegno economico, fino ad un massimo complessivo di 4,5 milioni di euro messi a disposizione attraverso l’iniziativa.

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  • Bando “Un domani possibile”: call per valutatori esterni dei progetti

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