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  • Rifilastrocche in cielo e in terra: tributo della musica a Rodari

    Rifilastrocche in cielo e in terra: tributo della musica a Rodari

    14 Settembre 2020

    Cover dell'album Rifilastrocche in cielo e in terra
    Cover dell’album Rifilastrocche in cielo e in terra

    I miei genitori mi hanno regalato la musicassetta delle Filastrocche in Cielo e in Terra di Gianni Rodari verso la metà degli anni ’80. Ero piccolo, ma i libri del poeta e scrittore di Omegna li conoscevo già: i suoi personaggi facevano parte della mia vita, le sue filastrocche e i suoi racconti hanno contribuito alla mia crescita e a quella di tantissimi bimbi in tutto il mondo. Quella cassetta uscita all’inizio degli anni ‘70 ha rafforzato ulteriormente il legame con Rodari: ascolto dopo ascolto, le sue rime si sono fuse sempre più con gli arrangiamenti e le melodie di Virgilio Savona e Lucia Mannucci, formando un tutt’uno nella mia memoria e nel mio immaginario…

    Con questa riflessione personale e sentimentale il giornalista musicale e ideatore del progetto Francesco Locane introduce Rifilastrocche in cielo e in terra, nuova reinterpretazione delle  versioni musicali del 1972 delle filastrocche rodariane, firmate da band e solisti della scena contemporanea italiana come Dente, Alessandro Grazian, I Camillas, Colombre & Maria Antonietta, Cristallo, Francesca Bono, Fabio Cinti e molti altri.

    La versione di Dente di “Filastrocca impertinente”, svelata il 14 settembre, anticipa tutta la tracklist, disponibile in download solo su Bandcamp dal 18 settembre 2020. La traccia è accompagnata da un video animato, realizzato da Housatonic: un viaggio nel mondo del disco, popolato dagli animali e dai personaggi delle filastrocche. La società bolognese ha ideato anche la copertina, disponibile anche in versione bianco e nero, pronta per essere colorata dai più piccoli.

    GUARDA IL VIDEO QUI: https://youtu.be/c2siYCUwS0I
    SCOPRI TUTTO SULLE Rifilastrocchehttps://linktr.ee/rifilastrocche

    Le motivazioni di un sogno bambino, le scintille emotive da adulto, poi le modalità di realizzazione e, infine, le nobili finalità di questo speciale desiderio musicale, sono parti di una storia che vale la pena continuare a leggere o ascoltare come una favola al telefono narrata in prima persona.

    Negli anni non ho mai smesso di ascoltare quelle canzoni, ho sempre cercato di parlarne, di farle conoscere a chi apprezzava Rodari e a chi non ne aveva mai sentito parlare, perché quel disco mi sembrava un lavoro prezioso. Una splendida unione di musiche e parole che non mancava di colpire ascoltatori di tutte le età, me compreso: ogni volta che sentivo una o più filastrocche tornavo bambino e provavo il ricordo di emozioni pure di gioia e malinconia, collegate indissolubilmente a quelle incisioni.

    Nell’ottobre del 2019 ho intercettato una discussione in rete su Rodari e ho diffuso nuovamente le Filastrocche, ormai disponibili sui servizi di streaming musicale. Il potere di quelle canzoni mi pareva intatto, anche mezzo secolo dopo la loro uscita, quindi ho cominciato a fantasticare su un progetto. Avrei potuto contattare qualche amico e amica musicista per fare loro reinterpretare quelle canzoni, avrei potuto quindi pubblicarle in rete e donare ogni centesimo ricavato dai download a un ente che si occupasse di bambini. Ho subito cominciato a sfogliare la rubrica del mio telefono per capire chi avrebbe potuto fare parte di questo progetto. Musicisti che mi piacessero, certo, che avessero una certa sensibilità umana e artistica per il mondo e i valori di Rodari, ma anche che fossero liberi da impegni pressanti e, soprattutto, facilmente raggiungibili senza passare da manager e uffici stampa. Tutto doveva essere realizzato su base volontaria, nel modo più semplice e naturale: ma sarebbe stato davvero possibile?

    Un passo alla volta ogni elemento si è magicamente sistemato, a partire dalla scelta delle canzoni. Avevo chiesto a ogni musicista o band di indicarmi, tra quelle del disco originale, una terna di tracce “ideale” sui cui lavorare. Sebbene più di qualcuno mi abbia lasciato carta bianca nell’assegnazione, è stato un piccolo miracolo scoprire, una volta approntata la scaletta, di essere riuscito ad accontentare proprio tutti. Il progetto ha trovato l’entusiasmo e l’appoggio degli eredi Rodari, dell’agenzia letteraria che cura le sue pubblicazioni, delle edizioni musicali dell’album originale e dell’impresa sociale Con i Bambini, scelta, dopo una discussione con tutti i soggetti coinvolti nel progetto, per la destinazione dei ricavi. Questi ultimi, infatti, saranno interamente utilizzati per interventi a favore dei bambini in difficoltà, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia.

    Alle meravigliose musiciste e musicisti in squadra si sono aggiunti esperti legali, professionisti della comunicazione, grafici, animatori, fonici e studi di registrazione. Si è creata, insomma, un’ondata positiva e affettuosa che non si è spenta neanche nelle tremende settimane della primavera di quest’anno: ogni volta che arrivava una traccia era una breccia nel lockdown, colpo al cuore, perché tornavo bambino e, allo stesso tempo, vedevo che il disco prendeva forma nonostante tutto. Riconoscevo l’essenza originaria di quelle canzoni e allo stesso tempo mi stupivo per la loro nuova veste, così legata ai musicisti che l’avevano ideata, vivendo un emozionante corto circuito tra il me bambino e il me quarantenne.

    Ora Rifilastrocche in Cielo e in Terra è vostro e spero che vi doni un po’ di piacere in questo strano e doloroso 2020 in cui Gianni Rodari avrebbe compiuto un secolo: esce sessant’anni dopo l’uscita del libro Filastrocche in Cielo e in Terra, cinquant’anni dopo l’assegnazione del premio Andersen e quarant’anni dopo la scomparsa di quest’immenso uomo di lettere che ha cresciuto tutti noi nel nome della pace, della libertà… e dell’ortografia.” (Francesco Locane)

    CREDITI AUDIO

    Alessandro Grazian – L’accento sulla A
    Arrangiato, registrato e mixato da Alessandro Grazian / Alessandro Grazian: voce, chitarre, basso, percussioni / Anna Bazueva: flauto traverso, ottavino

    Francesca Bono – Il gatto inverno
    Arrangiato e registrato da Francesca Bono / Mixato da Michele Postpischl al Mushroom Studio (BO) / Francesca Bono: voce, chitarre, Roland Juno 60

    Alessandro Fiori e Stefano Santoni – La scuola dei grandi
    Arrangiato, registrato, mixato e prodotto da Stefano Amerigo Santoni / Alessandro Fiori: voce, organo / Stefano Amerigo Santoni: sintetizzatori e sequenze, programmazione batteria elettronica

     Silva / Phill Reynolds – Teledramma
    Arrangiato, cantato e interamente eseguito da Silva Cantele / Registrato da Andrea Manzardo presso Beppe’s Studio

    Matteo Fiorino – Il gioco dei “se”
    Arrangiato e registrato da Matteo Fiorino / Mixato da Nicola Baronti / Matteo Fiorino: voci, chitarra, organo, clavicembalo, percussioni / Nicola Baronti: banjo

    Moro & the Silent Revolution – Ferragosto
    Arrangiato, registrato e mixato da Massimiliano Morini / Massimiliano Morini: voci, chitarra acustica, basso, percussioni

    Pecori Greg feat. Serena Altavilla – Sul duomo di Como
    Arrangiato dalla Pecori Greg Family / Registrato e mixato da Angelo Epifani / Serena Altavilla: canto / Angelo Epifani: chitarra 12 corde / Valerio Canè: doo-wop, cori, borborigmi / Enzo Cimino: percussioni

    I Camillas – Re Federico
    Suonato e arrangiato da I Camillas / Prodotto da Enrico Liverani / Ruben Camillas: chitarra e voce / Michael Camillas: suoni elettronici / Theodore Camillas: autocontrollo / Dedicato al nostro Re, Zagor Camillas

    Colombre & Maria Antonietta – I colori dei mestieri / Gli odori dei mestieri
    Arrangiato, registrato e mixato da Colombre e Maria Antonietta / Colombre: piano Rhodes, organo, voce / Maria Antonietta: voce, synth

    Laura Loriga – Pesci, pesci
    Arrangiato e registrato da Laura Loriga / Mixato da Roberto Rettura e Angelo Epifani / Laura Loriga: voci, organi, celesta, batteria

    Cristallo – Dopo la pioggia
    Arrangiato da Andrea Gerardi e Angelo Epifani / Registrato in parte in casa, in parte da Angelo Epifani nello studio Epifonica Sound Lab (BO) / Francesca Pizzo (Cristallo): voce / Andrea Gerardi: chitarra e percussione  / Angelo Epifani: tastiere

    Naddei – Il ragioniere a dondolo
    Naddei: arrangiamento, strumenti vari e voce

    Fabio Cinti – Il malatino
    Arrangiato, suonato, registrato e cantato da Fabio Cinti / Mixato da Cristopher Bacco, Studio 2 (PD)

    Canarie – Il vagone letto
    Registrato e mixato da Andrea Pulcini / Paola Mirabella: voce, percussioni / Andrea Pulcini: chitarre, basso, synth

    Dente – Filastrocca impertinente
    Registrato da Dente, mixato da Federico Laini 7 Dente: voce, pianoforte, sintetizzatore

    Setti – Il giornale dei gatti
    Suonato, registrato e mixato in casa da Setti / Setti ha usato: un microfono, una chitarra acustica, un micro Korg, dita e mani, gatti al telefono

    Francesca Amati (comaneci) – L’uomo di neve
    Francesca Amati: piano e voci / Roberto Rettura: soundscape / Mixato da Roberto Rettura a Lo Studio Spaziale (BO)

    Angus McOg e Meike Clarelli – Un tale di Macerata / Un signore con tre cappelli
    Arrangiato e registrato da Antonio Tavoni, mixato da Davide Cristiani / Antonio Tavoni: voce, chitarre, piano, armonica, percussioni / Luca Di Mira: basso / Enrico Pasini: tromba / Luca Torreggiani: batteria / Meike Clarelli: voce

    OoopopoiooO – La bella addormentata
    Arrangiato, registrato e mixato da OoopopoiooO / Valeria Sturba: voce, ocarina, violino acustico, violino elettrico / Vincenzo Vasi: ukulele, basso elettrico, flauto da naso, tres, batteria e percussioni, campionatore

     

    BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEI MUSICISTI

    Alessandro Grazian. In attività dal 1999, ha pubblicato cinque album e due ep solisti, collaborando tra gli altri anche con Cesare Malfatti, Nada e Giulio Casale. Nel 2017 ha dato vita a Torso Virile Colossale, progetto ispirato e dedicato alla musica dei film peplum.

    Francesca Bono. Frontwoman della band bolognese Ofeliadorme, con cui dal 2007 ha pubblicato tre album e quattro ep, portati dal vivo in Italia, in Europa e al SXSW di Austin. Ha collaborato con Giardini di Mirò, Massimo Volume, Gianni Maroccolo e Howie B.

    Alessandro Fiori. Dalla fine degli anni ’90 al 2011 ha fatto parte dei Mariposa, ma ha fondato anche le band Amore, Scudetto, Stres, BettiBarsantini e Craxi, pubblicando inoltre quattro lavori come solista.

    Stefano Santoni. Fonda i Sycamore Age nel 2010, insieme a Francesco Chimenti e Davide Andreoni, con cui pubblica tre album, occupandosi anche della realizzazione di grafiche e video.

    Silva / Phill Reynolds. Chitarrista dei Miss Chain & the Broken Heels, frontman dei Radio Riot Right Now e protagonista del progetto Nuovo Canzoniere Partigiano, Silva Cantele ha firmato come Phill Reynolds un album e uno split (insieme a Threelakes), esibendosi in Europa e USA.

    Matteo Fiorino. Dopo studi in chitarra jazz ed esperienze in band post rock e bossanova, Fiorino esordisce come cantautore solista nel 2015 con “Il masochismo provoca dipendenza”, candidato alla Targa Tenco come Migliore Opera Prima. Il secondo album, “Fosforo”, è del 2017.

    Moro & the Silent Revolution. La band, fondata a Forlì da Massimiliano Morini nel 2010, ha pubblicato finora sei dischi, approdando alle playlist di BBC6, Rai Radio1, Radio2, Radio3 e Radio24. Il nuovo album è atteso per l’autunno del 2020.

    Pecori Greg. Composta da Valerio Canè ed Angelo Epifani, intorno ai quali ruotano diversi collaboratori, la band ha pubblicato finora un solo LP, “Merry Krishna, Hare Christmas”, nel 2015.

    Serena Altavilla. Dal 2011 voce dei Mariposa, già fondatrice dei Baby Blue, dei Blue Willa e dei Solki, la cantante ha collaborato tra gli altri con La Band del Brasiliano, Calibro 35 e Il Complesso di Tadà. Sta per pubblicare il suo esordio come solista.

    I Camillas. Fondato a Pesaro nel 2004 da Ruben Camillas (Vittorio Ondedei) e Zagor Camillas (Mirko Bertuccioli), il gruppo ha realizzato quattro album in studio, uno dal vivo e un ep, oltre a pubblicare due libri, per Il Saggiatore e People.

    Colombre. Già voce, chitarra e autore dei brani della band Chewingum, Giovanni Imparato firma il suo esordio come Colombre nel 2017 con “Pulviscolo”, a cui segue “Corallo” nel 2020.

    Maria Antonietta. In attività dal 2007 prima con gli Young Wrists, quindi come solista, Letizia Cesarini ha firmato quattro album in studio più un ep insieme ai Chewingum. Nel 2018 ha esordito come scrittrice per Rizzoli.

    Laura Loriga. Fonda i Mimes of Wine nel 2006: con questo progetto, che vede la collaborazione di altri musicisti italiani e statunitensi, firma tre album e un ep, che le permettono di andare in tour in Europa e Stati Uniti. Nel 2013 ha collaborato con i Giardini di Mirò.

    Cristallo. Francesca Pizzo fonda nel 2011 il duo Melampus con cui realizza tre dischi seguiti dai relativi tour. Dal 2018 col progetto Cristallo inizia il suo percorso solista.

    Naddei. Franco Naddei, musicista, produttore e arrangiatore, come Francobeat firma “Vedo Beat” e “Mondo Fantastico” (ispirato a Rodari), come Naddei la sua ultima fatica, “I mostri”. Ha collaborato con importanti nomi della scena indie, rock e jazz e gestisce il Cosabeat Studio.

    Fabio Cinti. Esordisce nel 2011 e quindi pubblica sette album in nove anni, collaborando anche con Morgan e Franco Battiato. Il penultimo lavoro, “La Voce del Padrone – Un adattamento gentile”, gli ha permesso di vincere la Targa Tenco come migliore interprete.

    Canarie. Creata a Bologna da Paola Mirabella (honeybird & the birdies) e Andrea Pulcini (Persian Pelican), già responsabili del progetto Vincent Butter, la band ha pubblicato il primo disco “Tristi Tropici” nel 2019 e ha ultimato la scrittura di nuove canzoni.

    Dente. Dal 2006 Giuseppe Peveri ha collezionato sei album, tre ep, numerosi tour in club e teatri, partecipazioni al Concerto del Primo Maggio a Roma, collaborazioni con musicisti e scrittori, nonché la vittoria del PIMI e di altri premi. Nel 2015 ha pubblicato un libro per Bompiani.

    Setti. Nicola Setti comincia a fare musica nel 2007 con lo pseudonimo di 7i. Dal 2011, come Setti, il cantautore ha firmato due album e quasi una decina di ep, molti dei quali autoprodotti, calcando numerosi palchi di club e festival del circuito indipendente nazionale.

    Francesca Amati. Fa parte degli Amycanbe e ha fondato i Comaneci, con cui dal 2005 a oggi ha pubblicato quattro album e tre ep. Ha collaborato anche con i Ronin e nel 2020 ha firmato una raccolta di cover a suo nome, “Shelter”, registrate durante il lockdown.

    Angus McOg. Nata nel 2009 come progetto solista di Antonio Tavoni, la band esordisce nel 2013, viene scelta per aprire le date italiane di Thurston Moore nel 2014 e firma un secondo disco nel 2018. Attualmente ha completato le registrazioni del terzo album.

    Meike Clarelli è la voce de La Metralli, band modenese che dal 2010 a oggi ha pubblicato 4 album e un ep, i cui brani sono stati spesso ospitati in colonne sonore di film e serie italiane e straniere.

    OoopopoiooO. La band viene fondata a Bologna nel 2012 da Valeria Sturba e Vincenzo Vasi, collaboratori tra gli altri di Vinicio Capossela, Mike Patton e John De Leo. All’esordio del 2014 seguono sonorizzazioni e lavori teatrali, mentre il secondo disco del duo è uscito nel 2019.

    CREDITI DI PROGETTO:

     IDEAZIONE E COORDINAMENTO DEL PROGETTO: Francesco Locane

    GRAFICHE E VIDEO: Housatonic

    SUPPORTO TECNICO E MASTERIZZAZIONE: Angelo Epifani (Epifonica Soundlab, BO) e Roberto Rettura (Lo Studio Spaziale, BO)

    SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE: Raffaella Tenaglia (Pixie Promotion, Milano)

    SUPPORTO LEGALE: Emanuela Teodora Russo e Antonio Tavoni

    RINGRAZIAMENTI: Paola Rodari, Piergiorgio Nicolazzini e Antonio Carminati (PNLA), Luca Sciascia (Eliseo Edizioni Musicali), Edizioni EL

  • Scadenza Bando Socio Sanitario

    Scadenza Bando Socio Sanitario – Fondazioneconilsud.it

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    Scadenza Bando Socio Sanitario

    27 Agosto 2020

    C’è tempo fino al 28 agosto, ore 13 per partecipare al Bando Socio-Sanitario con cui la Fondazione CON IL SUD mette a disposizione 4,5 milioni di euro per l’accesso alle cure di persone in condizione di povertà sanitaria e per sperimentare tterapie contro le “new addictions” (gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, dipendenza da internet, social network, videogiochi, ecc). Il Bando è rivolto al Terzo settore e agli enti pubblici socio-sanitari del Sud Italia.
    Vai al bando.

    • C.F. 97442750580
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  • Non uno di meno: bando di Con i Bambini e Regione Lazio

    Non uno di meno: bando di Con i Bambini e Regione Lazio

    5 Agosto 2020

    Pubblicato dalla Regione Lazio e dall’impresa sociale Con i BambiniNon uno di meno”, un avviso pubblico da 1 milione di euro per il contrasto alla povertà educativa minorile. L’obiettivo è ostacolare i rischi di dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie attraverso presidi educativi nei quartieri con maggiore grado di vulnerabilità sociale del Lazio, in particolare nella fase immediatamente successiva all’emergenza sanitaria da Covid-19. La misura è realizzata grazie alla co-programmazione tra Regione Lazio e Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD e attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, co-finanziatrice dell’iniziativa con 500mila euro.

    “Con questo intervento vogliamo contribuire a contrastare la povertà educativa che colpisce bambini e ragazzi, privandoli delle opportunità necessarie per apprendere, sperimentare e coltivare le proprie competenze e aspirazioni. Ringrazio la consigliera Marta Bonafoni per aver sollecitato la misura, presentando un emendamento. L’intervento studiato e realizzato insieme a Con i Bambini – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – rappresenta uno strumento per aiutare le famiglie più fragili a garantire maggiori opportunità di crescita educativa ai propri figli. Dopo i mesi difficili del lockdown, lo spirito che ci guida è quello di ripartire dai più piccoli”.

    “Oltre 8 milioni e mezzo di minori sono rimasti a casa per l’emergenza Coronavirus. I più penalizzati, ovunque, sono i bambini poveri, per i quali l’istruzione è la principale leva di riscatto economico, sociale, culturale – dichiara Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini. La povertà educativa incide ancor più in questa fase, colpendo bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà, minando il futuro del paese. Per contrastarla efficacemente occorrono sinergie e innovazione sociale, partendo dal presupposto che la presa in carico del minore deve attivare e coinvolgere l’intera ‘comunità educante’ dei territori, ovvero scuole, famiglie, terzo settore, istituzioni e gli stessi ragazzi. In quattro anni ne abbiamo attivate tantissime, coinvolgendo circa 7 mila organizzazioni con 360 progetti in tutta Italia”.

    Le proposte di contrasto al fenomeno dovranno prevedere le seguenti attività: la creazione o il potenziamento di ‘presidi educativi’, privilegiando quelli verdi e attrezzati, da utilizzare per erogare servizi a favore degli esclusi dalla didattica a distanza; il supporto delle famiglie, tramite sportelli, anche digitali, di ascolto e sostegno per la gestione dei compiti o tramite l’attivazione di servizi di prossimità e la promozione di forme di mutuo aiuto; il contrasto del divario digitale, aumentando le ‘occasioni educative’ a disposizione dei bambini e dei ragazzi; servizi itineranti nelle periferie; la formazione per educatori e insegnanti e il rafforzamento del ruolo di tutti gli attori coinvolti nel processo educativo.

    Possono partecipare all’avviso partnership costituite da almeno tre organizzazioni, tra cui un soggetto responsabile che sia un ente del Terzo settore. I progetti devono essere presentati esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros.it , entro le ore 13 del 30 settembre 2020. Per chiarimenti, dal 24 agosto è possibile scrivere a iniziative@conibambini.org, oppure contattare lo 06/40410100 (interno 1), lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09 alle ore 13, martedì e giovedì dalle ore 14:30 alle ore 17:30.

    Il bando è disponibile sul sito di Con i Bambini>>

  • Il Presidente del Consiglio in visita sul bene confiscato di “Terra Aut”

    Il Presidente del Consiglio in visita sul bene confiscato di “Terra Aut”

    3 Agosto 2020

    Lunedì 3 agosto la tappa del premier sui terreni oggi gestiti dalla cooperativa sociale Altereco e sostenuti da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Vismara

    «Sono motivato dalla voglia di scoprire la bellezza e le potenzialità di questo territorio, troppo spesso raccontato dalle cronache solo per gli episodi di criminalità, mafia, delinquenza. Ma Cerignola e la provincia di Foggia non sono solo questo. Ed allora dobbiamo rivalutare le loro bellezze e le loro potenzialità. La cultura dell’antimafia sociale risiede in ciascun cittadino, in ciascuno di noi, che deve avere la forza di opporsi al clima omertoso, di denunciare le situazioni di illegalità ed i comportamenti mafiosi. Non spetta solo ai politici o a quelli che consideriamo eroi, spetta a ciascuno di noi».

    Mattia Sportelli ha 17 anni. Viene da Mottola, in provincia di Bari, e ha fatto parte del primo gruppo di studenti impegnati nei campi estivi antimafia in programma dal 20 luglio all’8 agosto sui terreni di “Terra Aut” confiscati alla mafia. La cooperativa sociale Altereco, che in contrada Scarafone, sui beni sottratti al boss Giuseppe Mastrangelo, gestisce un terreno agricolo di 8 ettari con annesso fabbricato, è tra le dieci cooperative che in tutt’Italia sono impegnate ad accogliere i giovani studenti nel progetto pilota organizzato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, insieme al Ministero dell’Istruzione.

    Lunedì 3 agosto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà a Cerignola per partecipare alla presentazione del progetto “LegaliTour: percorsi di legalità, formazione ed orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione”. Ad accompagnare il Premier nel centro ofantino ci saranno il Ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, e il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, senatore Nicola Morra.

    Sarà proprio la lotta alla criminalità organizzata il filo conduttore di questo mini tour in Capitanata. Alle 12.30 presso l’Auditorium “Teodato Labia” dell’Istituto “Zingarelli–Sacro Cuore” di Cerignola si svolgerà il primo momento di riflessione; subito dopo verrà fatta una visita a “Terra Aut”, sul bene confiscato alla mafia di Cerignola e gestito dalla cooperativa sociale Altereco oggi avamposto di legalità, sviluppo e lavoro.

    Un sogno di agricoltura sociale e di restituzione del bene sottratto alla criminalità reso ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di sei persone in condizione di svantaggio. La visita del presidente del Consiglio sarà anche un’occasione per raccontare gli interventi che saranno realizzati sul bene attraverso il sostegno di Fondazione CON IL SUD e Fondazione Vismara e per  ribadire che è possibile generare economia sostenibile ed opportunità lavorative in un bene sottratto alla criminalità organizzata e restituito alla collettività per promuoverne il riuso sociale.

    Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul blog di Esperienze con il Sud >>https://www.esperienzeconilsud.it/profumodiliberta/

  • Bilancio sociale 2019: riduciamo il distanziamento sociale

    Bilancio sociale 2019: riduciamo il distanziamento sociale

    27 Luglio 2020

    *Non ci riferiamo al distanziamento fisico che è necessario mantenere finchè l'emergenza non sarà finita, ma al distanziamento sociale che ne consegue
    *Non ci riferiamo al distanziamento fisico che è necessario mantenere finchè l’emergenza non sarà finita, ma al distanziamento sociale che ne consegue

    Prendiamo in prestito l’espressione “distanziamento sociale”, che tutti purtroppo abbiamo imparato a conoscere meglio a causa dell’emergenza sanitaria e al relativo invito a metterlo in atto, come spunto per una riflessione e per un altro invito, altrettanto importante per le persone e le comunità. Provocatoriamente, proviamo a ribaltare il concetto e il messaggio dell’invito.

    *Non ci riferiamo al distanziamento “fisico” che è necessario osservare finché l’emergenza ce lo impone e il decreto del governo lo regola, ma al distanziamento “sociale” che ne consegue e che si aggiunge ad un divario pre-esistente e in aumento già prima dell’arrivo del covid-19.

    Da statuto promuoviamo percorsi di coesione sociale al Sud e, riprendendo un’espressione utilizzata in un precedente bilancio, “comunichiamo per missione” perché la comunicazione è uno degli strumenti per attuarla. Non potevamo sottrarci, nel nostro piccolo, a denunciare la contraddizione in termini – in questo caso anche “di” termini – di cui l’espressione “distanziamento sociale” implicitamente è portatrice.

    Anche la comunicazione è “virale”, e forse fino a pochi mesi fa pensavamo che fosse l’unica a esserlo attraverso i canali “social”. Il virus delle disuguaglianze sociali, oltre e prima di quelle economiche, si propaga velocemente, evidentemente senza trovare troppe resistenze.

    Il problema della povertà educativa minorile, acuito dalla chiusura delle scuole e dalla mancata socialità per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, ad esempio è stato “percepito” in netto ritardo e in modo parziale dall’informazione e dall’opinione pubblica. Così è avvenuto anche per altre dimensioni umane e sociali: persone con disabilità, detenuti e rapporto con figli e famiglie, donne vittime di violenza, soggetti fragili dell’economia sommersa, usura e avanzamento del potere criminale, ecc.

    Sono state varate misure importanti per arginare l’impoverimento economico e il Governo, con il Ministro per il Mezzogiorno e la Coesione territoriale, ha messo in campo un’azione di innovazione e di “rottura” con il passato sostenendo il Terzo settore meridionale, nella convinzione che l’infrastrutturazione sociale sia una precondizione dello sviluppo economico del Mezzogiorno.

    Le risorse messe a disposizione non sono ancora adeguate ma quello che manca veramente, ancora, è una presa di coscienza collettiva e pubblica di questo assunto. Le “raccomandazioni” presenti nel poster, restando nella metafora del distanziamento sociale, indicano alcune buone pratiche per ridurlo “insieme”, “CON” il Terzo settore e le comunità dei territori, convinti che investire nel sociale vuole dire investire nello sviluppo e nel futuro del paese.

    Il bilancio completo è  disponibile e navigabile come un sito web su www.bilanciodimissione.it. Allo stesso link sarà possibile consultare anche quello dell’impresa sociale Con I Bambini.

  • Lo sport #dopolapaura: 330 proposte ricevute

    Lo sport #dopolapaura: 330 proposte ricevute

    27 Luglio 2020

    Si è chiuso lo scorso 17 luglio il bando “Sport – l’importante è partecipare” con una partecipazione di gran lunga superiore alle aspettative. Sono 330 le proposte presentate da tutto il Sud, che coinvolgono oltre 2.100 organizzazioni tra terzo settore, federazioni sportive, istituzioni pubbliche e in misura minoritaria anche imprese profit. Le proposte comprendono la quasi totalità delle discipline e delle attività sportive. Le regioni che hanno registrato una maggiore partecipazione al bando sono state Sicilia e Campania.

    Attraverso questo bando, pubblicato lo scorso maggio durante una fase difficile per il paese e di criticità anche per le attività del il Terzo settore, la Fondazione CON IL SUD mette a disposizione 2,3 milioni di euro di risorse private per sostenere interventi da attivare nel 2021 capaci di superare la fase di grande paura mettendo al centro l’attività sportiva come strumento di inclusione, partecipazione e integrazione tra persone che vivono in uno stesso, circoscritto, territorio (quartiere, rione, borgo, paese) del Sud Italia.

    Le proposte presentate hanno l’obiettivo di avvicinare alla pratica sportiva persone di ogni età, promuovendo il benessere psicofisico e i valori di cui lo sport è naturalmente portatore (lealtà, rispetto per le regole, impegno, tolleranza, confronto e relazione ecc.) in un’ottica di condivisione e cura del bene comune, creando anche opportunità di crescita e occupazione e rafforzando il senso di comunità. Le attività previste, inoltre, rispondono alle esigenze di prevenzione legate all’emergenza Covid e, in diversi casi, prevedono lavori per migliorare e ammodernare gli impianti e le aree sportive.

    A beneficio dello specifico tema delle infrastrutture sportive collegate al Bando, è stata stipulata oggi una convenzione triennale con l’Istituto per il Credito Sportivo per supportare i progetti sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD dedicati alla riqualificazione e valorizzazione di impianti e strutture sportive. Saranno previsti nello specifico: finanziamenti per riqualificazioni e ristrutturazioni di impianti sportivi e culturali coinvolti dai progetti, in particolare per quanto riguarda la messa in sicurezza, l’efficientamento energetico, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’implementazione tecnologica (plafond di 20 milioni di euro); garanzie e contributi in conto interesse per i predetti finanziamenti destinati allo sport (plafond di 3 milioni di contributi). L’Istituto, inoltre, valuterà la possibilità di concedere dei finanziamenti per anticipare ai beneficiari i contributi in conto capitale che saranno erogati dalla Fondazione.

    Le 330 proposte saranno oggetto di attenta valutazione da parte della Fondazione per selezionare quelle ritenute più in linea con gli obiettivi del Bando e meritevoli di sostegno economico, fino ad un massimo complessivo di 2,3 milioni di euro messi a disposizione attraverso l’iniziativa.

  • A Messina torna l’Horcynus Festival

    A Messina torna l’Horcynus Festival – Fondazioneconilsud.it

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    A Messina torna l’Horcynus Festival

    24 Luglio 2020

    Cinema, musica, teatro, poesia, perfomance. All’insegna del Futuro. Sarà infatti la parola ghadaan (in arabo “domani) il tema della diciottesima edizione di Horcynus Festival, che sottolinea l’urgenza di praticare strade nuove e di intraprendere nuovi percorsi economici e sociali, in grado di contrastare le sempre maggiori diseguaglianze, accentuate e aggravate dalla globalizzazione e dal climate change.

    La manifestazione prenderà il via  venerdì 24 luglio negli spazi del Parco Horcynus Orca in affaccio sullo Stretto di Messina e si protrarrà in questa prima parte, fino al 3 agosto, per proseguire dal 21 al 23 settembre e dal 5 novembre al 20 dicembre.

    Il festival è organizzato dalla Fondazione Horcynus Orca con Gaetano Giunta, presidente dei soci fondatori e segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina con la direzione artistica  di Franco Jannuzzi per la sezione cinema, Massimo Barilla per la sezione teatro, Giacomo Farina e Luigi Polimeni, per la musica.

    Per consultare il programma completo, vai al sito del festival.

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  • OPPORTUNITÀ PER CINEMA E TERZO SETTORE: AL VIA “SOCIAL FILM PRODUCTION CON IL SUD”

    16 Luglio 2020

    Seconda edizione del bando che unisce cinema e terzo settore per raccontare il Sud attraverso i suoi fenomeni sociali.

    30 Giugno 2020

    Sul portale Chàiros è possibile selezionare gli indicatori da collegare alla proposta di progetto.

    26 Giugno 2020

    Lunedì 29 giugno gli uffici della Fondazione saranno chiusi per la festività dei patronale.

    22 Giugno 2020

    Le Fondazioni di origine bancaria continuano a impegnarsi insieme per supportare la società civile del Mezzogiorno.

    17 Giugno 2020

    La Fondazione invita le organizzazioni che intendo partecipare al Bando Socio-sanitario a richiedere eventuali informazioni prima della chiusura estiva, prevista dal 10 al 21 agosto.

    ROMA – 16 Giugno 2020

    L’Assemblea di Con i Bambini ha nominato Marco Rossi-Doria Vice Presidente dell’impresa sociale Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD

    9 Giugno 2020

    Il libro, promosso dalla Fondazione e edito da Laterza, sarà presentato in diretta Facebook il 9 giugno alle 17:30

    8 Giugno 2020

    Giovedì 11, la trasmissione in onda su Rai2 dedicherà uno spazio al parco agricolo protagonista di un percorso di sviluppo sostenibile nel Salento.

    5 Giugno 2020

    Sono disponibili le FAQ del Bando Sport. A disposizione 2,3 milioni di euro. Scade il 17 luglio.

    27 Maggio 2020

    Un nuovo programma dedicato alle storie e ai desideri di chi si impegna per gli altri. Dal primo giugno su Rai 2, dal lunedì al venerdì alle 16.10. Conduce Veronica Maya. Nella prima puntata anche una storia dalla Sardegna.

    25 Maggio 2020

    Lunedì 1 giugno, i nostri uffici saranno chiusi.

    14 Maggio 2020

    Il commento del presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo alle misure previste per il Terzo settore del Mezzogiorno nel Decreto Legge Rilancio

    14 Maggio 2020

    Il salone del Libro di Torino non si ferma: dal 14 al 17 maggio un’edizione in streaming con ospiti nazionali e internazionali

    13 Maggio 2020

    Il Bando Sport di Fondazione CON IL SUD: 2,3 milioni di euro per progetti da attivare nel 2021 che mettano al centro la pratica sportiva come strumento di inclusione

    11 Maggio 2020

    Le candidature possono essere inviate entro il 31 maggio 2020.

    8 Maggio 2020

    Il saluto del presidente Borgomeo e della Fondazione CON IL SUD.

  • Welfare che impresa! Vincono 4 progetti a elevato impatto sociale

    Welfare che impresa! Vincono 4 progetti a elevato impatto sociale

    15 Luglio 2020

    ZeroPerCento, SimplifAI ted, Corax Lifebox e Lac2lab sono i vincitori della quarta edizione di Welfare, che Impresa! Assegnato un premio speciale a +stic 4 crafts

    ZeroPerCento, SimplifAI ted, Corax Lifebox e Lac2lab sono i vincitori di Welfare, che Impresa!. Il bando, giunto alla sua quarta edizione, ha l’obiettivo di premiare e supportare i migliori progetti a impatto sociale capaci di favorire il welfare di comunità e lo sviluppo locale.

    Il concorso, promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si è unita quest’anno Fondazione Peppino Vismara, si avvale del contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano. Altre novità del 2020 sono state le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner: PoliHub, SocialFare, Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.

    Quest’anno sono state 682 le candidature arrivate da tutta Italia, in deciso aumento rispetto alle precedenti edizioni, di cui 236 ammissibili alla prima fase di selezione. Di queste, il 63% proviene dalle regioni del Nord e Centro Italia e il 37% dalle regioni del Sud Italia.

    La maggior parte delle candidature rientra in uno dei seguenti settori:

    • Soluzioni e servizi diretti a rispondere ai bisogni di cura, socio-assistenziali, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
    • Soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e a minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.

    I 12 team finalisti hanno partecipato a due intense giornate di workshop virtuale, in cui hanno affinato i loro progetti affiancati da mentor e professionisti.

    Sono stati premiati i progetti che meglio hanno risposto agli obiettivi del bando, quali la generazione di impatto sociale, la creazione di occupazione, in particolare per le categorie svantaggiate, lo sviluppo di forti reti territoriali e infine l’utilizzo della tecnologia, anche digitale.

    Il primo premio di 40.000 Euro è stato assegnato a ZeroPerCento, mentre SimplifAI ted, Corax e Lac2lab, classificati rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto, riceveranno un premio di 20.000 Euro ciascuno.

    Tutti i vincitori potranno inoltre accedere ad un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dai programmi di Accelerazione ad un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a 50.000 euro (Concessione del finanziamento soggetta alla verifica dei requisiti di accesso), insieme ad un conto corrente Formula Impresa Non Profit – Linea Online con canone gratuito per 36 mesi.

    In questa edizione 2020 sono stati assegnati due ulteriori premi speciali: la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture, assegnato a Corax;  l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton, assegnato a +stic 4 crafts.


    PROGETTI VINCITORI

    ZeroPerCento (Premiato da Fondazione Bracco e Fondazione Snam): una giovane cooperativa sociale composta da 5 donne che, tramite la gestione di una bottega di prodotti biologici a Milano, dà la  possibilità di reinserimento lavorativo a ragazzi con disabilità.

    SimplifAi ted (Premiato da Fondazione CON IL SUD):  una piattaforma che semplifica la scoperta e l’accesso alle agevolazioni pubbliche a cui il cittadino ha diritto. La richiesta e la gestione della prestazione sono automatizzate e semplificate rispetto a tutte le alternative disponibili, offrendo economicità, velocità e una maggiore certezza dei risultati.

    Corax Lifebox (Premiato da Fondazione Italiana Accenture): un dispositivo biomedico per rendere il trattamento delle ustioni accessibile ovunque e adattabile ad ogni posto letto o barella. Mediante un sistema elettrico, riproduce le condizioni controllate e asettiche normalmente presenti in un centro grandi ustionati o in una terapia intensiva, così da prevenire le infezioni nosocomiali nei pazienti ustionati o immunodepressi.

    Lac2Lab (Premiato da Fondazione Peppino Vismara): promuove la sostenibilità e l’etica nelle Life Science, trasformando il latte bovino in scadenza in un reagente per colture cellulari.

    PREMIO SPECIALE

    +stic 4 crafts (Premio speciale Impacton): riciclo di (termo)plastiche per produrre semilavorati quali barre e pannelli, prodotti eco-friendly, oltre a servizi di progettazione e realizzazione custom made di arredi e allestimenti. A queste si affiancheranno numerose attività sociali e di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale, come corsi, workshop ed eventi.

  • Disuguaglianze digitali: il report dell’Osservatorio #conibambini

    Disuguaglianze digitali: il report dell’Osservatorio #conibambini

    14 Luglio 2020

    Il Paese di fronte alla sfida digitale post Covid, tra disuguaglianze già esistenti e forti rischi di nuove povertà educative. Il report promosso da Con i Bambini e Openpolis fotografa una Italia molto lontana dalla strategia europea della gigabit society, agli ultimi posti delle classifiche europee e con profondi divari interni.

    Il 12,3 per cento dei ragazzi non possiede un pc o tablet, quota che arriva al 20 per cento nel Mezzogiorno. La Calabria, regione meno connessa d’Italia è distante di circa 14 punti dal Trentino Alto Adige, la più connessa. Oltre 1 milione di minori vive in comuni dove nessuna famiglia è raggiunta dalla rete fissa veloce.

    È un processo di digitalizzazione non abbastanza inclusivo per ragazzi e famiglie. Non riguarda solo l’accesso alla tecnologia nelle scuole e in famiglia, ma anche l’uso e le competenze digitali dei ragazzi. Un gap che va ben oltre quello digitale e riguarda il diritto dei minori a non cadere nella trappola della povertà educativa.

    Rossi-Doria (Con i Bambini): “Siamo davanti a un significativo fattore discriminante per la crescita di bambine, bambini e adolescenti. Non è sufficiente fornire temporaneamente un dispositivo della scuola, lo Stato dovrebbe garantire alle famiglie in povertà la possibilità di accesso a internet veloce e almeno un computer dedicato ai ragazzi”

    L’emergenza coronavirus ha messo a nudo ritardi strutturali sia sul fronte dell’accesso alle tecnologiche (rete e dispositivi) sia sulle competenze digitali, con profondi divari territoriali, tra Nord e Sud ma non solo. I divari nella velocità della connessione della rete internet oggi sono spesso sovrapponibili ai tempi di spostamento fisico tra città maggiori e aree interne. Le disuguaglianze digitali, come confermano le analisi dell’Osservatorio promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rappresentano una ulteriore dimensione della povertà educativa.

    In Italia vivono 9,6 milioni di minori, durante il lungo lockdown 8 milioni e mezzo di bambini e ragazzi sono rimasti a casa. Uno scenario che ha acuito una serie di disagi preesistenti. Il 41,9 per cento dei minori, ad esempio, vive in una abitazione sovraffollata e il 7 per cento affronta anche un disagio abitativo (problemi strutturali). La povertà cresce al diminuire dell’età (la fascia 0-17 anni è quella dove l’incidenza della povertà assoluta resta maggiore) e, parallelamente, cresce all’aumentare del numero di figli: più una famiglia è numerosa, più è probabile che si trovi in povertà assoluta (circa il 20 per cento delle famiglie con 3 o più figli si trova in povertà assoluta). È di questo quadro sociale che dobbiamo tenere conto quando segnaliamo che l’emergenza ha imposto (o ribadito) alcune esigenze, in termini di digitalizzazione.

    Il divario digitale si va infatti a sommare ai fattori di disuguaglianza già esistenti: dalla condizione sociale al luogo di residenza. Basti pensare al gap in termini di velocità della rete vissuto dai ragazzi che abitano nelle aree interne (in Umbria, ad esempio, il 7 per cento delle famiglie senza internet imputa il motivo all’assenza di banda larga). Oppure alla disparità subita dalle famiglie che non possono garantire ai propri figli computer adeguati e connessioni veloci. (il 5,3 per cento delle famiglie con un figlio non può permettersi l’acquisto di un pc).

    “Come dimostra il rapporto, le disuguaglianze digitali incidono notevolmente sulla povertà educativa minorile – spiega Marco Rossi-Doria, Vice Presidente di Con i Bambini. Se una famiglia del ceto medio con pochi figli possiede più dispositivi in casa e una famiglia svantaggiata, numerosa e con più figli non ha accesso alla rete internet fissa e non possiede nessun pc o ne ha solo uno per tutti, è chiaro che siamo davanti a un significativo fattore discriminante per la crescita di bambine, bambini e adolescenti. In questi casi, purtroppo numerosi, nonostante il grande sforzo di accompagnamento fatto dal Terzo settore, manca proprio un supporto educativo che deve essere tutelato in primis dal diritto allo studio. Non è sufficiente fornire temporaneamente e in comodato d’uso un dispositivo della scuola, che aumenta anche il divario auto percepito e il senso di precarietà – sottolinea Rossi-Doria – lo Stato dovrebbe garantire alle famiglie in povertà relativa grave o in povertà assoluta la possibilità di accesso a internet veloce e almeno un computer dedicato ai ragazzi”.

    LA SFIDA DIGITALE

    I ritardi da recuperare sono molti, e sono tutti riconducibili a un processo di digitalizzazione non ancora abbastanza inclusivo per i minori e le famiglie. Ce lo mostrano, tra le altre cose, la quota di famiglie che prima della crisi dichiaravano di non avere internet a casa per motivi economici, in particolare nel Mezzogiorno. Il 12,3 per cento dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni non possiede un pc o tablet a casa, quota che aumenta considerevole al Sud (20 per cento).

    Mentre l’Europa si prepara alla sfida della gigabit society, partendo non a caso proprio dai luoghi dove si formano le conoscenze di bambini e ragazzi per realizzare una società sempre più interconnessa, l’Italia è agli ultimi posti delle classifiche europee. Siamo al 25esimo posto su 28 nella classifica DESI 2020 (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società) seguiti solo da Romania, Grecia e Bulgaria. Il nostro paese è al 22esimo posto su 28 nella quota di famiglie con accesso a internet da casa nel 2019, mentre il 2 per cento delle famiglie con figli non ha internet a casa per motivi legati al costo. Il doppio della media Ue.

    Allo stesso tempo, restano ancora profondi i divari tra le diverse regioni italiane. A fronte di una media nazionale del 76,1 per cento di famiglie connesse, restano indietro soprattutto le regioni meridionali. La Calabria con il 67,3 per cento (quasi 9 punti al di sotto della media nazionale) mantiene invariato il ritardo rispetto alla regione più connessa (il Trentino Alto Adige, 81,1% con una differenza di 13,8 punti percentuali. Seguono Molise e Basilicata (69%), Sicilia (69,4%) e Puglia (69,6%). Con l’eccezione della Sardegna, nessuna regione del Sud ha una quota di famiglie con accesso a internet superiore al dato nazionale.

    Oltre 1 milione di minori vive nei 4 mila comuni dove nessuna famiglia è raggiunta dalla rete fissa a 30Mbps. Nella classifica delle province con più minori in comuni non raggiunti dalla rete fissa di banda larga veloce, ai primi tre posti troviamo tre territori meridionali (Nuoro, Isernia, Oristano).

    Le aree metropolitane registrano la quota più alta di famiglie che dispongono di una connessione domestica (80,4 %). Nonostante una crescita significativa (+23,8 punti), i piccoli comuni con meno di 2.000 abitanti restano quelli con meno famiglie connesse. Tra le cause, il costo e la copertura della rete dove si abita. Al Nord, l’alto costo del collegamento è indicato dal 6-7 per cento di chi non ha una connessione a internet, quota quasi doppia al Sud e nelle isole con l’11,9 per cento delle famiglie senza internet. La Campania è la regione con più famiglie che segnalano gli ostacoli legati al costo (14,3%).

    LA DIGITALIZZAZIONE DELLE SCUOLE

    Finita l’emergenza, quali scuole troveranno i ragazzi una volta tornati in classe? Il presupposto affinché il potenziamento della connettività delle scuole sia efficace, è ovviamente la presenza di una strumentazione tecnologica adeguata per la didattica (lavagne multimediali, tablet, pc). Ma, da sole non bastano. L’indagine ufficiale del Miur relativa all’anno scolastico 2014/15 offre alcune indicazioni in questo senso. Le regioni con più tecnologie per alunno sono risultate essere, oltre alla Lombardia, alcune regioni meridionali come la Calabria (prima per numero di dispositivi, uno ogni 5,3 alunni), la Sicilia e la Puglia, grazie ai contributi europei 2007-13. Nell’anno scolastico 2018/2019 nelle scuole italiane, ogni 100 alunni, erano presenti in media 5,7 pc/tablet e 1,8 lim (o proiettori interattivi/smart tv). Prima dell’emergenza, i dati indicano profonde differenze interne anche all’interno delle stesse regioni. Ad esempio in Campania, al dato di Benevento (prima nella regione, sia per lim che per pc per alunno) si contrappone quello della città metropolitana di Napoli (ultima nel rapporto dispositivi/alunni). In Puglia, la città metropolitana di Bari è prima nella regione per diffusione delle lavagne multimediali, mentre sui computer è Brindisi ad avere i valori più alti. Agli ultimi posti nel rapporto pc/alunni la provincia di Foggia. Nell’Italia settentrionale invece spiccano Sondrio (10,9 pc o tablet ogni 100 alunni), Rovigo e Lecco. Agli ultimi posti invece Genova, Rimini e Gorizia. In quella centrale, al dato della provincia di Siena (10,6 pc e tablet ogni 100 alunni) si contrappone quello della città metropolitana di Roma (con 3,6 pc e tablet).

    SERVONO SCUOLE MA SOPRATTUTTO STUDENTI DIGITALI

    Le competenze digitali dei giovani, sono molto distanti dalla media europea.

    In termini di competenze (email, videochiamate, trasferimento file, utilizzo software, ecc), secondo l’indicatore dell’Eurostat, in Italia la quota di giovani tra 16 e 19 anni che padroneggiano gli strumenti digitali è più bassa (64%) rispetto alla media UE (83%) con oltre 20 punti di distacco da Regno Unito, Germania e Spagna.

    Siamo penultimi (26 su 28) nella classifica dei paesi Ue dove i giovani leggono di più i giornali online. E anche qui con forti differenze sociali interne. Quasi il 74% degli studenti di famiglie avvantaggiate usa internet per leggere notizie, mentre tra quelli svantaggiati la quota scende a poco più del 60%.

    Si tratta di un gap che, come tutti quelli emersi dal rapporto Con i Bambini – Openpolis, ci parla di disuguaglianze che vanno ben oltre quelle digitali. Riguardano il diritto dei minori a non cadere nella trappola della povertà educativa. Senza un vero percorso educativo, il solo utilizzo del pc a scuola non comporta competenze più elevate. La faglia del divario digitale si sta progressivamente spostando dall’accesso all’uso che viene fatto della rete.

    Un divario educativo interno e con gli altri paesi Ue che non potrà essere compensato solo con più computer e tablet. Senza questa consapevolezza, nessun provvedimento, da solo, sarà sufficiente a recuperare i ritardi. Perché non stiamo parlando solo di divari tecnologici, comunque gravi ma risolvibili attraverso interventi economici mirati ed efficaci. Stiamo parlando di disuguaglianze sociali radicate, profonde, per cui serve una strategia di lungo periodo, sinergica con quella per il contrasto della povertà educativa.

    I report dell’Osservatorio #conibambini, oltre a fornire dati aggiornati, permettono a decisori, operatori e media un’analisi del fenomeno in una dimensione di data journalism, con dati a livello comunale o subcomunale.

    Disuguaglianze digitali – Report Completo

    Disuguaglianze digitali – sintesi stampa