Home › News › In libreria il Rapporto 15 proposte per la giustizia sociale
In libreria il Rapporto 15 proposte per la giustizia sociale
11 Febbraio 2020
Il Rapporto “15 proposte per la giustizia sociale” del Forum Disuguaglianze Diversità è stato pubblicato dalla casa editrice Il Mulino ed è adesso disponibile nelle principali librerie fisiche e online. Le proposte, presentate per la prima volta a Roma nel marzo 2019, sono state discusse in molti luoghi d’Italia in questi mesi, e sono ispirate dal programma di azione del grande economista britannico Anthony Atkinson che sosteneva che le disuguaglianze fossero frutto non di forze fuori dal controllo ma di scelte politiche.
Quindici proposte concrete e realizzabili che si concentrano su tre processi da cui dipendono la formazione e la distribuzione e l’accumulazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico; la relazione fra lavoro e impresa; il passaggio generazionale. Lo scopo è quello di disegnare una strategia complessiva per invertire radicalmente le tendenze attuali e restituire così potere e opportunità alle persone.
E’ questo l’impegno del ForumDD, un’alleanza culturale e politica fra otto organizzazioni di cittadinanza attiva e un ampio gruppo di ricercatori, e insieme un think and do ispirato all’articolo 3 della Costituzione italiana, a cui si sono uniti, in un lavoro collegiale, un centinaio di ricercatori. Il Forum è sostenuto da Fondazione CON IL SUD, Fondazione Charlemagne e Fondazione Unipolis.
Adotta uno scrittore, l’iniziativa torna anche al Sud
10 Febbraio 2020
Foto di Francesco Gazzola da Flickr.com, Olivetti, Licenza Creative Commons (CC BY-ND 2.0)
Adotta uno Scrittore – progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino sostenuto da Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte in collaborazione con Fondazione CON IL SUD – torna per la sua XVIII edizione e arricchisce la sua offerta: 35 autori; 22 scuole; 12 scuole carcerarie; 8 regioni italiane
Adotta uno scrittore compie 18 anni e si prepara a una nuova edizione ricca di novità che entra nel vivo già dal mese di febbraio. L’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, che porta gli scrittori in aula e avvicina studenti e studentesse alla lettura, è sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD. In questi 17 anni Adotta uno scrittore ha coinvolto 11.521 studenti di 369 classi e, inoltre, 12 case di reclusione, un ospedale e un’università. Gli autori adottati sono stati ben 365. A ulteriore supporto del libro e della lettura, l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte negli anni ha permesso l’ingresso gratuito al Salone a oltre 140.000 studenti e studentesse piemontesi.
Per il 2020 saranno coinvolti 35 autori per 34 adozioni: Christian Antonini; Daniele Aristarco; Franco Arminio; Alessandro Baronciani; Mauro Berruto; Lelio Bonaccorso; Mario Calabresi; Gianluca Caporaso; Paola Caridi; Manlio Castagna; Gherardo Colombo; Mauro Covacich; Zita Dazzi; Paolo di Paolo; Luca Doninelli; Fulvio Ervas; Ernesto Ferrero; Bruno Gambarotta; Riccardo Gazzaniga; Alessia Gazzola; Fabio Geda; Espérance Hakuzwimana Ripanti; Marco Malvaldi; Susanna Mattiangeli; Elisa Mazzoli; Antonio Moresco; Daniele Nicastro; Paolo Nori; Domitilla Pirro; Piergiorgio Pulixi; Marco Rizzo; Federico Taddia; Chiara Valerio; Andrea Vico e Massimiliano Virgilio. Saranno adottati da 10 scuole secondarie di secondo grado, 4 secondarie di primo grado, 4 primarie, 2 università, due scuole del Sud Italia, e 12 scuole carcerarie in tutta Italia.
Il progetto, infatti, si estende quest’anno a ben 8 regioni (Piemonte, Veneto, Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna) e per la prima volta vede la presenza di due scuole del Sud Italia – l’Istituto Comprensivo Statale Rita Levi Montalcini di Salerno e l’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Acireale – oltre che dell’Università del Piemonte Orientale. Aumenta il numero delle scuole carcerarie coinvolte grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Fondazione CON IL SUD: nel 2020 infatti prendono parte al progetto le scuole carcerarie di Torino, Saluzzo, Alessandria, Asti, Verona, Paola (Cosenza), Lecce, Palermo, Sassari, Potenza e Pozzuoli (Napoli). Il lavoro negli istituti di reclusione si è da subito rivelato intenso e costruttivo allo stesso tempo, apprezzato tanto dai docenti che operano nelle scuole ristrette, quanto dagli autori. In diversi casi questi appuntamenti riescono a far incontrare studenti delle scuole e carcerati, creando momenti di condivisione veramente unici attorno alla lettura.
“Non esistono bellezza, democrazia, coscienza civile e sociale senza cultura – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia –. È pertanto importante e necessario disseminare e sostenere sul territorio, in particolare nelle ‘periferie’ più esposte alle fragilità, tutte quelle iniziative che portano conoscenza e dialogo, veri collanti delle comunità. ‘Adotta uno scrittore’, progetto ormai ‘maggiorenne’ cresciuto grazie all’impegno e alla sinergia delle fondazioni di origine bancaria, offre un prezioso contributo in questa direzione, arrivando a toccare quest’anno le scuole carcerarie di ben otto regioni”.
Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, aggiunge: “Adotta uno Scrittore è uno dei progetti culturali di cui il Salone Internazionale del Libro di Torino va più orgoglioso. Scuola e istruzione sono, o dovrebbero essere, prioritari per qualunque paese che voglia darsi un futuro. Scrittori e studenti, impegnati in un percorso a più tappe, in diverse regioni d’Italia: un progetto di respiro nazionale che anno dopo anno cresce e si rafforza”.
Adottare viene dal latino optare, scegliere, «scegliere per sé». È una parola che ha a che fare con la famiglia e col fare proprio qualcosa che prima non lo era. Adotta uno scrittore prova proprio a fare questo: lavora per rendere la lettura un gesto familiare e quotidiano e lo fa chiamando in causa chi ha fatto della scrittura il proprio mestiere. Al centro di Adotta uno scrittore c’è sempre la lettura, tutto nasce e cresce attorno ai libri. Il progetto mette nelle mani di ciascun ragazzo il libro dell’autore, da cui si parte per parlare di altri libri: quelli amati dai ragazzi e quelli amati dagli scrittori adottati. Fare entrare gli autori nelle scuole e nelle carceri si è rivelato un ottimo modo per mostrare il lato vivo e dinamico dei libri, per farli diventare uno strumento di conoscenza utile a tutti.
L’altro fulcro attorno a cui ruota il progetto è il conoscersi. Gli autori non vengono adottati da una scuola, ma da una classe. Il dialogo si fa quindi più intimo, personale, raccolto. Ogni adozione, infatti, comporta tre appuntamenti, a distanza di settimane l’uno dall’altro, in cui stringere legami, scoprire complicità, coltivare un dialogo. Agli scrittori viene lasciata completa libertà d’azione e di decisione su come sfruttare il tempo a loro disposizione: ecco perché ogni adozione è diversa dall’altra.
Adotta uno scrittore è un percorso che si sviluppa anche grazie alle parole degli stessi protagonisti – le scuole partecipanti e i vari autori – capaci di attraversare differenti media per cogliere le sfumature della contemporaneità e raccontarle. L’esperienza di quest’anno confluisce ancora una volta in un video racconto. Ai canali social e al Bookblog spetterà il compito di seguire in diretta gli incontri, offrendo informazioni sugli autori e sulle scuole, raccogliendo e diffondendo i testi realizzati dagli scrittori stessi e dagli studenti.
Cambio rotta. Bando per il contrasto della devianza minorile
ROMA – 10 Febbraio 2020
In Italia si registra una crescita costante del numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici. Tra i vari fattori di rischio, che hanno portato a un aumento dei reati commessi in gruppo, fenomeno mediaticamente definito “baby gang”, si sottolineano l’assenza della famiglia o di adulti di riferimento, l’esposizione continua a modelli violenti o l’essere stato vittima a propria volta di violenza, nonché la necessità di vedere riconosciuta la propria identità all’interno di un gruppo. Un fenomeno trasversale ai contesti e alle estrazioni sociali: interessa giovani che appartengono ai ceti sociali più bassi o a famiglie disagiate, ma anche ragazzi ‘di buona famiglia’ apparentemente meno problematici, che possono diventare antisociali e violenti soprattutto per mancanza di valori positivi e di validi modelli sociali forniti dagli adulti.
Il bandoBando Cambio rotta promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra i 10 e 17 annidi età segnalati dall’Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) o ai servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppo, oppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi.
Verranno promosse iniziative mirate a contrastare il fenomeno della devianza minorile attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative e integrate che combinino efficacemente percorsi individualizzati e il lavoro centrato sulla relazione come risorsa, valorizzando le capacità personali e lo scambio di esperienze tra pari. Per contrastare efficacemente il fenomeno, sarà necessario prevedere un percorso comune che metta in rete gli Enti del Terzo Settore, gli organismi della giustizia minorile e i servizi sociali territoriali, le famiglie, la scuola e gli enti di formazione. Dovrà essere coinvolta tutta la ‘comunità educante’, compresi i gruppi di coetanei, con azioni nei luoghi di ritrovo dei ragazzi nei quartieri considerati particolarmente a rischio.
Il bando, che mette a disposizione complessivamente 15 milioni di euro,scade l’8 aprile 2020.
I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, e potranno avere una dimensione regionale o interregionale. In quest’ultimo caso, l’intervento potrà essere localizzato in più di una regione ma all’interno di una sola area geografica (Nord, Centro, Sud e Isole). I progetti, come i precedenti selezionati da Con i Bambini, prevedono l’introduzione della valutazione di impatto, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.
Il fenomeno della devianza minorile interessa ogni anno migliaia di minori. I ragazzi e i giovani adulti interessati da procedimenti penali avviati dall’Autorità Giudiziaria Minorile e in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni del territorio italiano sono circa 20.000 l’anno. Si tratta di minori per la maggior parte italiani (74%) e maschi (89%), per circa il 40% composto da ragazzi di 16-17 anni. Per quanto riguarda gli illeciti, si registrano soprattutto reati contro il patrimonio (45%), in particolare furti e rapine, ma anche reati contro la persona (25%), con una prevalenza di lesioni personali e minacce.
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
Con i Bambini ha pubblicato ad oggi cinque bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni, Un passo avanti e Ricucire i sogni), selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.
4,5 milioni di euro per l’accesso alle cure di persone in condizione di povertà sanitaria e per sperimentare cure contro le nuove dipendenze
22 Gennaio 2020
Le iniziative permetteranno di valorizzare le biblioteche comunali del Mezzogiorno come spazi di inclusione e rigenerazione urbana.
SALERNO – 17 Gennaio 2020
Dal 21 al 26 gennaio, torna a Salerno la formazione FQTS 2020, percorso per gli enti e le reti del Terzo settore meridionale.
LAMEZIA TERME – 17 Gennaio 2020
Nuovo appuntamento con i seminari per i giornalisti a Lamezia Terme mercoledì 22 gennaio a partire dalle 9
20 Dicembre 2019
Sabato 21 dicembre su Rai3, prima tappa in Campania, con Diego De Silva, Valeria Parrella, Antonio Pascale e Francesco Piccolo.
19 Dicembre 2019
Borghi di Italia dedica una puntata a Castelbuono, il piccolo comune dove la Fondazione CON IL SUD ha promosso una sperimentazione di sviluppo dal basso
ROMA – 18 Dicembre 2019
I risultati dello studio pilota condotto dal progetto “Veritas”
ROMA – 17 Dicembre 2019
Martedì 24, gli uffici chiuderanno alle 16. Venerdì 27, resteranno chiusi.
MILANO – 12 Dicembre 2019
Attività formative, strumenti didattici e supporti finanziari sono alcune delle opportunità per il Terzo Settore coinvolto nei progetti sul territorio, grazie al protocollo d’intesa.
10 Dicembre 2019
Dopo il successo alla festa del cinema di Roma, dal 9 all’11 dicembre il docu-film arriva nei cinema italiani
ROMA – 9 Dicembre 2019
Cibo, capi di abbigliamento e molto altro, le idee regalo dal Sud e dal mondo del sociale
BARI – 6 Dicembre 2019
Il calendario delle proiezioni in più di 30 sale
ROMA – 6 Dicembre 2019
Il Consorzio Manna Madonita incontra il Pontefice
CATANIA – 4 Dicembre 2019
I capi di abbigliamento sono prodotti da migranti e siciliani in un bene confiscato
BARI – 2 Dicembre 2019
“Intervista con il territorio. Raccontare il sociale attraverso lo sport” è il titolo del seminario per la formazione dei giornalisti […]
ROMA – 25 Novembre 2019
Sostenuti con oltre 2,3 milioni di euro, i progetti permetterano ai detenuti delle regioni del Sud di reinventarsi, apprendere un mestiere e, magari, trovare anche un impiego stabile.
Comunicare per missione: nuovo vademecum per i progetti
ROMA – 5 Febbraio 2020
La Fondazione CON IL SUD, nell’ottica di promuovere la conoscenza delle iniziative sostenute e favorire una comunicazione quanto più accessibile e partecipata, ha elaborato un Vademecum che disciplina le linee di comunicazione attese dai progetti sostenuti. Per la Fondazione, infatti, la comunicazione non rappresenta soltanto uno strumento di promozione della propria missione, ma è uno strumento di attuazione della missione stessa.
Per questa ragione, la Fondazione incentiva e valorizza una buona comunicazione anche da parte dei progetti sostenuti, che non a caso vengono definiti “esemplari” ovvero auspicabili modelli di riferimento, esempi di buone pratiche per le comunità locali e per altri territori. Questo comporta chiaramente la necessità di comunicare, di raccontarsi, di far conoscere quanto più possibile i processi, le attività, le idee e le energie messe in campo. Farlo con un spirito di comunità e di rete non può che essere un valore aggiunto, anche con l’obiettivo di affermare l’idea di sviluppo di cui la Fondazione si fa promotrice: uno sviluppo basato sul rafforzamento della dimensione comunitaria.
Il Vademecum, che viene inviato a tutti i progetti selezionati, contiene indicazioni operative sull’uso dell’identità visiva della Fondazione e in generale sul rapporto tra la Fondazione e i progetti dal punto di vista della comunicazione. Ogni progetto prevede la presenza di un “referente della comunicazione” che dovrà avere una comprovata esperienza in ambito giornalistico e/o dei social media; per ogni iniziativa la Fondazione mette a disposizione gratuitamente la piattaforma “EsperienzeconilSud.it”, portale web dedicato al racconto dei progetti sostenuti; la Fondazione convoca almeno due riunioni con i responsabili di comunicazione dei progetti per illustrare e condividere una strategia di comunicazione partecipata, anche nell’ottica di favorire la sostenibilità del progetto stesso dopo la sua naturale conclusione.
Negli ultimi tempi, i media locali e nazionali dedicano sempre maggiore spazio al racconto dei progetti sostenuti dalla Fondazione. Questo è possibile grazie al lavoro costante degli uffici di comunicazione della Fondazione e dei progetti sul territorio. Sono occasioni in cui è estremamente opportuno ricordare il ruolo della Fondazione nell’ambito del progetto, cosa che non sempre è avvenuta in passato, soprattutto nelle particolari occasioni di “racconto del territorio” con le sue criticità e i suoi cambiamenti, ovvero le istanze e le risposte di comunità che il progetto stesso rappresenta. Non è ovviamente una esigenza legata alla “pubblicità”, ma che riguarda innanzitutto l’affermazione di una chiara idea di sviluppo del Sud, che dovrebbe essere condivisa e che ha come condizione, non come esito, il rafforzamento del sociale e della dimensione comunitaria. È, inoltre, un’occasione per portare altre realtà a conoscenza dell’esistenza di un ente erogatore che può incontrare i loro bisogni, idee e progetti. Infine, ma non meno importante, citare la Fondazione nel racconto di esperienze positive e buone pratiche è anche un modo concreto per rendere più convinto e solido il contributo che la Fondazione CON IL SUD riceve a sua volta e che ne determina la capacità erogativa.
300 mila Euro per i migliori progetti di Welfare in grado di produrre benefici in termine di sviluppo locale.
Le iniziative di welfare sono fondamentali per la loro funzione “catalizzatrice”, ovvero la capacità di generare le condizioni per una società caratterizzata da benessere, non solo economico, ma anche di relazioni sociali e di qualità dei servizi disponibili. Tuttavia, i cambiamenti demografici, sociali e culturali che si sono verificati nel nostro Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di un ripensamento del sistema di welfare che passa attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e il rinnovamento di quelli esistenti, attirando nuove fonti di finanziamento.
Dopo il successo delle prime 3 edizioni, torna Welfare, Che Impresa!, il concorso che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare questo tipo di iniziative.
L’iniziativa è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.
La quarta edizione parte il 4 febbraio e premierà i quattro progetti migliori nei seguenti ambiti:
agricoltura sociale;
valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.
I progetti presentati dovranno:
avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate
favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
utilizzare la tecnologia, anche digitale
consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo.
A chi è rivolto
Possono partecipare al Concorso Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o Enti ancora da costituirsi, fermo restando per questi ultimi l’obbligo di costituirsi entro 6 mesi dalla data in cui vengono comunicati i vincitori del presente Concorso.
I premi
Al primo classificato andrà un premio di € 40.000.
Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 ciascuno.
Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre a:
un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner.
un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 (*) e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi
In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:
la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton
Le candidature possono essere inviate fino al 27 marzo 2020.
Le iniziative permetteranno di valorizzare le biblioteche comunali del Mezzogiorno come spazi di inclusione e rigenerazione urbana.
20 Dicembre 2019
Sabato 21 dicembre su Rai3, prima tappa in Campania, con Diego De Silva, Valeria Parrella, Antonio Pascale e Francesco Piccolo.
19 Dicembre 2019
Borghi di Italia dedica una puntata a Castelbuono, il piccolo comune dove la Fondazione CON IL SUD ha promosso una sperimentazione di sviluppo dal basso
ROMA – 18 Dicembre 2019
I risultati dello studio pilota condotto dal progetto “Veritas”
ROMA – 17 Dicembre 2019
Martedì 24, gli uffici chiuderanno alle 16. Venerdì 27, resteranno chiusi.
MILANO – 12 Dicembre 2019
Attività formative, strumenti didattici e supporti finanziari sono alcune delle opportunità per il Terzo Settore coinvolto nei progetti sul territorio, grazie al protocollo d’intesa.
10 Dicembre 2019
Dopo il successo alla festa del cinema di Roma, dal 9 all’11 dicembre il docu-film arriva nei cinema italiani
ROMA – 9 Dicembre 2019
Cibo, capi di abbigliamento e molto altro, le idee regalo dal Sud e dal mondo del sociale
BARI – 6 Dicembre 2019
Il calendario delle proiezioni in più di 30 sale
ROMA – 6 Dicembre 2019
Il Consorzio Manna Madonita incontra il Pontefice
CATANIA – 4 Dicembre 2019
I capi di abbigliamento sono prodotti da migranti e siciliani in un bene confiscato
BARI – 2 Dicembre 2019
“Intervista con il territorio. Raccontare il sociale attraverso lo sport” è il titolo del seminario per la formazione dei giornalisti […]
ROMA – 25 Novembre 2019
Sostenuti con oltre 2,3 milioni di euro, i progetti permetterano ai detenuti delle regioni del Sud di reinventarsi, apprendere un mestiere e, magari, trovare anche un impiego stabile.
ROMA – 18 Novembre 2019
I Dati emersi dall’indagine demoscopica realizzata da Demopolis per l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
18 Novembre 2019
Artisti e rappresentanti istituzionali per celebrare le radici comuni di Italia e Spagna con l’inaugurazione della mostra Miradas Cruzadas
Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore – Fondazioneconilsud.it
Home › News › Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore
Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore
SALERNO – 17 Gennaio 2020
Dal 21 al 26 gennaio, presso il Grand Hotel Salerno (Lungomare Tafuri, 1 Salerno), ci sarà un nuovo appuntamento con il percorso formativo FQTS, dedicato agli enti e alle reti del Terzo settore meridionale.
Il percorso, promosso dal Forum Terzo Settore e CSV net con il sostegno dalla Fondazione CON IL SUD, sarà basato in questa annualità su coesione sociale, valore e ruolo del Terzo settore e sulla centralità strategica di lavorare per la coesione sociale delle comunità con l’obiettivo di migliorare il benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la democrazia.
Nelle tre sessioni formative verranno quindi approfondite una pluralità di dimensioni:
strutturali: i meccanismi di inclusione ed esclusione, l’accesso alle opportunità, il grado di mobilità sociale, la divisione del lavoro e la struttura delle disuguaglianze;
culturali: il grado di condivisione di norme e valori; il riconoscimento o il rifiuto di determinati gruppi sociali e il grado di tolleranza;
proattive: la partecipazione alle attività collettive e l’impegno all’interno di associazioni, reti, forme di cittadinanza attiva, istituzioni.
Il terzo settore non costituisce, in questa impostazione, semplicemente un soggetto operativo, ma è parte della soluzione perché attore politico vicino ai bisogni e capace di attivare partecipazione.
Il programma completo delle giornate è disponibile al seguente link.
Questo sito prevede l‘utilizzo di cookie. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Ulteriori informazioniOK
L’incontro si terrà a Lamezia Terme mercoledì 22 gennaio a partire dalle 9, presso la Sala Sintonia di Progetto Sud, in via Antonio Reillo 5 e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nelle regioni del Sud.
I corsi puntano a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).
I territori diventano i luoghi in cui si concretizza l’accoglienza e l’integrazione delle persone migranti. Lontano dai riflettori, storie di persone, italiane e non, scrivono ogni giorno una narrazione diversa da quella che siamo abituati a sentire, fatta di grandi sforzi e difficoltà ma anche di passione, solidarietà e successi. Tutto si realizza grazie alle reti sociali: l’integrazione la fanno i singoli cittadini nel loro piccolo agire quotidiano, ma anche e soprattutto le realtà associative, ovvero cittadini auto-organizzati che si pongono come obiettivo quello di dare dignità, formazione, nuovi strumenti culturali ai migranti come base per una reale futura inclusione sociale, anche nell’ottica di una convivenza pacifica e serena con l’altro.
Come si raccontano le storie di integrazione? Quali errori non bisogna compiere quando si parla di migranti e di rifugiati? Come si racconta il territorio? Come si racconta il rapporto tra territorio e nuove persone che lo abitano? Come ci si difende dai racconti devianti riguardo all’immigrazione? La formula della “storia” è l’unico tipo di narrazione possibile? Il corso vuole rispondere a questi quesiti e porne di nuovi grazie al contributo delle realtà sociali che sul territorio realizzano concretamente e quotidianamente pratiche di condivisione, di chi vive il territorio attraverso il racconto giornalistico di chi da anni ne racconta le criticità, e di chi conosce le dinamiche e i problemi che si trovano ad affrontare persone migranti.
Il programma dell’appuntamento, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Calabria, vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit. La prima sessione sarà presentata e coordinata da Stefano Caredda, direttore di Redattore Sociale e prevede gli interventi di Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria, Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione di Fondazione con il Sud e di Giovanni Pensabene, portavoce Forum Terzo Settore Calabria.
La seconda sessione sarà presentata e coordinata da Fabio Piccolino, responsabile della redazione internazionale del Giornale Radio Sociale e prevede gli interventi di Stefano Milani, Radio Articolo 1, che proverà a sfatare alcune delle fake news economiche che girano intorno a temi dell’immigrazione; Eleonora Camilli, Redattore Sociale, interverrà sui temi dell’accoglienza e del rapporto con il territorio, e sulle vie sicure come i corridoi umanitari; Maurizio Di Schino, TV2000, partirà da un racconto personale per ribaltare la prospettiva e ragionare sulla memoria collettiva.
Nella terza sessione, presentata e coordinata da Ivano Maiorella, direttore del Giornale Radio Sociale, spazio alle esperienze sul territorio con il racconto di Arianna Fortino di Auser Volontariato del Savuto e l’intervento di Don Giacomo Panizza, presidente e fondatore della Comunità Progetto Sud. Verrà, inoltre, proiettato il video “Riace”, di Laura Bonasera e Francesca Spanò, prodotto dalla Uisp.
Il corso dà diritto a 6 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita.
Sarà possibile seguire il corso in diretta Facebook sulla pagina del Giornale Radio Sociale.
METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie
VENEZIA – 10 Gennaio 2020
Armando Perna, 2019
Nell’ambito del programma “Call mostre spazio Gino Valle” dell’Università IUAV di Venezia, il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento Architettura e Territorio dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, curerà la mostra “METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie”, che sarà inaugurata martedì 14 gennaio e sarà visitabile fino al 31 Gennaio 2020 presso la sala Gino Valle dell’Università IUAV di Venezia.
La mostra, i cui responsabili scientifici e Curatori sono il Prof. Ottavio Amaro e la Prof. Marina Tornatora, costituisce una prima sintesi sugli esiti di oltre tre anni di attività didattica e di ricerca sui beni confiscati che ha visto coinvolti studenti, Enti e Associazioni volontaristiche della Calabria.
La quantità dei beni confiscati in Italia – hanno dichiarato i responsabili scientifici – costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali ed estetici sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani. Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sta sviluppando da diversi anni uno specifico lavoro sul patrimonio esistente sottoposto ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali, in particolare nella città Metropolitana di Reggio Calabria. Tali beni – residenze, manufatti industriali e commerciali, terreni agricoli – sono il risultato d’investimenti di risorse finanziarie non trasparenti, abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile. Il senso più profondo è quello di trasformare gli epicentri della corruzione e del brutto in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica. I paesaggi di una parte del territorio calabrese sono spesso il racconto di violenza e di arroganza, l’esempio plastico della distorsione mafiosa, ripensarli nella loro configurazione estetica e funzionale restituisce grande forza civile, culturale ed etica alle nuove generazioni e il senso stesso di riappropriazione dei luoghi. Ciò mette al centro il ruolo che l’Architettura, le Istituzioni e l’Università possono avere nel creare una nuova sensibilità e sviluppare azioni positive nei territori interessati da questi fenomeni.
La mostra è articolata in tre sezioni: la Sezione introduttiva sui beni confiscati in Italia con un focus sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria; la Sezione fotografica, a cura del fotografo Armando Perna, concepita come racconto dei beni oggetto di studio sotto i possibili aspetti figurativi e antropologici; la Sezione progettuale, che comprende una sintesi di:
SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE con gli studenti della Mediterranea-Dip. dArTe, concepite come riconfigurazione architettonica di una serie di edifici confiscati, collocati in aree periferiche;
PROGETTO MESTIERI LEGALI sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD su un terreno confiscato lungo il fiume Mesima, nel comune di Rosarno (RC), risultato di una convenzione con il Consorzio Macramè, un’importante rete di più di 30 cooperative sociali e agricole che operano concretamente nella sfida per l’affermazione della legalità, gestendo beni confiscati alla mafia. Il progetto Mestieri legali si configura come un frammento di parco agricolo fluviale, concepito come una Communitas della biodiversità, nella quale sono previste attività educative, formative e per il tempo libero, connesse alla produzione agricola e all’integrazione di lavoratori migranti;
Progetti e realizzazioni di architetture effimere all’interno della prima edizione dell’International Summer School JointLandscape#BENICONFISCATI svoltasi in collaborazione con l’Università Ain Shams del Cairo e il Consorzio Macramè.
IMPRONTE A SUD – WELFARE LAB interessa un edificio confiscato, concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria al Consorzio Macramè, e si configura come una prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria, una sperimentazione ampia ed eterogenea che oscilla dalla semplice aggregazione della domanda di servizi a vere e proprie forme di mutuo aiuto, fino a forme di collaborazione attiva. All’interno dell’immobile saranno realizzate, infatti, differenti attività, tra loro interconnesse e legate da un filo conduttore unico: l’attenzione ai bisogni della comunità e alla sua crescita in termini di sviluppo, opportunità, diritti, responsabilità condivisa.
In occasione del vernissage – 14 gennaio ore 14.30 presso l’Auditorium Cotonificio dell’Università IUAV – è previsto un seminario di approfondimento con il gruppo di ricerca e la presenza di: Alberto Ferlenga (Magnifico Rettore IUAV Venezia), Adolfo Santini (Direttore dipartimento dArTe) Gianfranco Neri (prof. Università Mediterranea di Reggio Calabria), Goiacchino Criaco (scrittore), Roberto Giarola (Delegato Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Giancarlo Rafele,Giuseppe Carrozza, (Consorzio Macramè).
La mostra è patrocinata da: Università Mediterranea di Reggio Calabria – IUAV Venezia – Consiglio Regionale della Calabria – Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – Città Metropolitana di Reggio Calabria – Comune di Reggio Calabria – Fondazione CON IL SUD.
Informazioni sul Laboratorio Landscape_inProgress:
Responsabili scientifici e Curatori | Prof. Ottavio Amaro, Prof. Marina Tornatora
Gruppo di Ricerca | Ph.D.s Blagoja Baikovskj,Ph.D. Alessandro De Luca, Ph.D. Domenico Fazzari, Ph.D Francesco Leto, Ph.D.s Moataz Samir,| Ph.D. Cristiana Penna;
Utilizziamo i cookie per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Alcune informazioni potrebbero essere condivide con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni raccolte dal suo utilizzo dei loro servizi. Acconsenti ai nostri cookie se desideri continuare ad utilizzare il nostro sito web. AccettaRifiutaMaggiori Informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.