Torna anche quest’anno FQTS2020, il progetto di formazione per gli Enti di Terzo Settore delle regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) promosso da Forum Terzo Settore e CSVnet e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.
Il primo appuntamento è previsto dal 14 al 17 marzo 2019 a Salerno presso il Grand Hotel Salerno (Lungomare Tafuri 1) con la prima sessione di formazione in presenza.
Le linee formative interregionali previste per quest’anno e destinate a 138 partecipanti in rappresentanza delle organizzazioni di Terzo settore delle sei regioni del Sud Italia sono: “Territorio”, “Economia sociale”, “Politiche culturali” e “Democrazia e partecipazione” oltre a quella per gli Animatori territoriali e quella per gli Emersori, che hanno il ruolo di facilitare e valorizzare Enti e servizi. Quest’ultima linea è aperta anche alle altre regioni d’Italia.
Ci saranno poi laboratori dedicati al tema dei Beni Comuni, della Legalità, della Comunicazione. Gli altri appuntamenti con la formazione “in presenza” a Salerno sono previsti dall’11 al 14 aprile e dal 19 al 22 settembre 2019.
Per iscriversi al percorso formativoc’è tempo fino al 28 febbraio 2019, tramite questo link: https://goo.gl/forms/7A4fxwfMLUDPl1fI2.
La linea formativa nazionale è dedicata al tema del Sud, che Fqts ha sempre messo al centro della propria proposta formativa, letto in chiave di sviluppo per il Paese e alla luce delle trasformazioni culturali e politiche che stanno investendo le democrazie europee. Oggi l’approccio più utile ed efficace per un ruolo proattivo del Terzo settore e delle comunità locali delle regioni meridionali è quello di leggersi ed attrezzare risposte connesse e non separate dalle dinamiche complessive del Paese e dalle trasformazioni globali che attraversano anche il mediterraneo. In questa chiave il Terzo Settore meridionale diventa un laboratorio di pratiche e politicheinnovative nazionali, di energie positive, del superamento delle tradizionali barriere Nord-Sud.
FQTS vuole rappresentare quindi uno spazio per la crescita di consapevolezza dei cambiamenti e per la formulazione di nuovi obiettivi, un punto di riferimento capace di offrire nuove prospettive e di tessere legami di fiducia, uno strumento per agire politiche di rafforzamento dei corpi sociali intermedi al Sud.
Dal 16 al 19 maggio torna la Biennale della Prossimità: quattro giorni di confronto, racconti, testimonianze, arte e convivialità per raccontare le esperienze, le storie e i prodotti di prossimità che animano l’Italia e rappresentano una delle parti migliori del nostro Paese. Un evento collettivo aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e creato dai cittadini stessi.
Dopo Genova nel 2015 e Bologna nel 2017, con più di 500 esperienze di prossimità raccontate e 1000 partecipanti ospitati, questa edizione della Biennale fa tappa al Sud Italia e in particolare a Taranto, una città che contiene tutte le contraddizioni del Sud. A Taranto, paesaggi, storia e cultura fanno da sfondo a livelli preoccupanti di povertà e disoccupazione, causati anche da uno sviluppo industriale fallito, di cui l’Ilva ne è un simbolo. Ma Taranto è anche la città che reagisce e che è divenuta nel tempo un terreno fertile per tante esperienze di partecipazione civile e comunitaria. È un territorio, dove la società civile è vivace e attiva, piena di fermenti e di voglia di costruire, fatta di solidarietà e protagonismo, in una parola di prossimità.
A Taranto, gli organizzatori hanno trovato da subito la città ideale per una nuova edizione della Biennale. Il Terzo settore locale, i cittadini e le istituzioni sono pronti a fare sinergia e a lavorare per costruire insieme il programma di un evento che non è una fiera e non ha un format predefinito, ma si definisce grazie alla partecipazione di tante realtà, piccole e grandi, che propongono le attività da svolgere durante l’evento. Entro il 28 febbraio, in particolare, le associazioni possono proporre un’iniziativa artistica da realizzare durante la Biennale, mentre entro il 31 marzo si possono proporre altre iniziative come workshop, giochi, animazione, testimonianze, ecc.
La Biennale della Prossimità, promossa dalla Rete Nazionale per la Prossimità e sostenuta dallaFondazione CON IL SUD e Compagnia di San Paolo, è un’occasione per gli enti del Terzo settore, volontari, cittadini, amministratori locali di incontrarsi per avviare un confronto sulle iniziative di prossimità, i risultati raggiunti, le criticità superate, tessere reti e relazioni. L’iniziativa è rivolta a tutti i protagonisti degli interventi di prossimità e a coloro che sono interessati al tema. Non è un evento di rappresentanza, ma è uno spazio di incontro e di lavoro utile a tutti i membri delle organizzazioni, dai presidenti agli operatori, da responsabili di settore ai volontari.
Un luogo di relazione tra persone, uomini e donne che investono le loro energie per offrire un futuro alle proprie comunità, generando esperienze incredibili fatte di passione e competenza: un’occasione per generare Futuro.
Se sei una giovane impresa culturale non profit del Sud Italia, puoi entrare a fare parte della community di Funder35 composta da 300 imprese selezionate in tutta Italia dal 2012 ad oggi ed usufruire di significative opportunità di crescita e formazione. Non occorre presentare una idea o un progetto, ma semplicemente avere i requisiti richiesti – tra cui essere composte prevalentemente da under35 e operare al Sud.
Come?
Se rientri nei requisiti minimi richiesti*, candida la tua impresa culturale!
La Fondazione CON IL SUD, dopo la valutazione formale dei requisiti, pubblicherà sulla sua pagina Facebook tutte le candidature valide suddivise per regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) per dare agli utenti la possibilità di esprimere la propria preferenza.
Al termine della fase di voting per ognuna delle 7 regioni previste, l’impresa culturale che avrà totalizzato il maggior numero di “mi piace” sarà ammessa di diritto alla comunità di Funder35!
A decidere saranno quindi gli utenti di Facebook: questa modalità, oltre ad attivare un processo partecipativo, premierà le imprese culturali in grado di mobilitare più efficacemente sul web le comunità di riferimento.
Perché farlo?
Potrai beneficiare gratuitamente dell’articolato e altamente qualificato programma formativo (moduli online e incontri) dedicato esclusivamente alle imprese selezionate da Funder35;
entrare in rete con altre realtà culturali giovanili italiane tra le più interessanti;
usufruire dei servizi agevolati di accesso al credito grazie all’accordo Abi-Acri-Funder35;
partecipare al CrowdFunder35, l’iniziativa che ti permette di raggiungere fino a 10.000 euro di budget (5.000 euro di crowdfunding e 5.000 euro di cofinanziamento Funder35) per realizzare un progetto.
*REQUISITI RICHIESTI
Per partecipare, l’impresa culturale deve:
avere la sede legale o operativa in una delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
essere una organizzazione non profit di natura privata, con almeno due anni di attività ed essere impegnata principalmente in uno dei seguenti campi: l’ambito della produzione artistica/creativa in tutte le sue forme, da quelle tradizionali a quelle di ultima generazione; l’ambito dei servizi di supporto alla conoscenza, valorizzazione, tutela, conservazione, circolazione dei beni e delle attività culturali;
soddisfare almeno uno o entrambi i seguenti requisiti relativi al carattere giovanile: organo di Gestione (Consiglio di Amministrazione o Consiglio/Comitato Direttivo, composto solitamente da Presidente, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere e Consiglieri) costituito in maggioranza assoluta (50% più uno) da membri di età inferiore ai 35 anni; cariche principali (Presidenza e Vicepresidenza) in seno all’Organo di Gestione (Consiglio di Amministrazione o Consiglio/Comitato Direttivo) ricoperte da membri di età inferiore ai 35 anni;
possedere i seguenti requisiti di carattere economico: un’attività regolare e non episodica negli ultimi due anni; aver generato nell’ultimo esercizio ricavi pari ad almeno 30.000 euro/anno; dimostrare un’adeguata densità organizzativa, attraverso, per esempio, la presenza al proprio interno di una risorsa dedicata prevalentemente alla struttura (organizzazione, gestione, amministrazione, ecc.) con un incarico formalizzato; redigere un bilancio completo di stato patrimoniale e conto economico, preferibilmente in conformità alle “Linee guida e prospetti di bilancio per gli enti non profit” emanate dall’Agenzia del Terzo Settore nel marzo del 2009; esporre, in relazione ai due anni precedenti, un valore positivo di patrimonio netto, salvo aver adottato adeguati provvedimenti di ricapitalizzazione.
COME CADIDARE L’IMPRESA CULTURALE
Per la candidatura, è necessario inviare il seguente modulo compilato e gli allegati richiesti al suo interno all’indirizzo email indicato nel modulo
>> Modulo per candidatura
TEMPISTICHE
Invio candidatura: 31 gennaio – 15 febbraio
Valutazione tecnica di ammissibilità: entro il 22 febbraio
Pubblicazione sulla pagina Facebook della Fondazione CON IL SUD delle imprese culturali ammesse (Album con immagine/logo e informazioni base: nome organizzazione, regione, link)
Apertura preferenze online: 26 febbraio – 7 marzo
Comunicazione imprese ammesse a Funder35: entro il 12 marzo
Funder35 è una iniziativa nata nel 2012 da un’idea della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri – l’associazione delle Fondazioni ed è promossa da 18 fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione CON IL SUD. Info su www.funder35.it
Il Presidente Sergio Mattarella riceve una delegazione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto, il 29 gennaio, al Quirinale una delegazione del Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. La delegazione è stata composta da: on. Stefano Buffagni, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e presidente del Comitato; Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri; Giorgio Righetti, direttore generale di Acri; Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore; Carlo Borgomeo, presidente dell’impresa sociale “Con i Bambini”.
Realizzato grazie a un accordo fra Acri e il Governo, con la collaborazione del Forum Nazionale del Terzo settore, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è uno dei più importanti progetti collettivi delle Fondazioni di origine bancaria. Nel loro insieme esse hanno messo a disposizione 360 milioni di euro in tre anni (2016-2018), assistite da un apposito credito d’imposta. Si tratta di un’innovativa partnership pubblico-privato che intende farsi carico di un aspetto cruciale che grava sugli oltre 1,2 milioni di minori in condizione di povertà assoluta in Italia. Il Fondo interviene tramite bandi, in un’ottica di trasparenza e di rendicontazione, con l’obiettivo di coprire l’intero Paese e coinvolgere tutte le fasce d’età dalla prima infanzia all’intera adolescenza (0-17 anni). Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Con le risorse stanziate dal Fondo finora sono stati avviati 272 grandi progetti in tutta Italia, che hanno raggiunto oltre 400mila bambini e ragazzi. Con la Legge di Bilancio 2019 il Fondo è stato rifinanziato per un altro triennio.
«“Istruzione e più equa distribuzione delle opportunità per i giovani” sono due dei capisaldi individuati dal Presidente della Repubblica nel suo recente discorso di fine d’anno – ha dichiarato il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti –. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa che abbiamo presentato oggi al Quirinale è attivo proprio su questo fronte. Attraverso un approccio innovativo esso sta chiamando a raccolta l’intera comunità educante, dalle famiglie alle scuole, dalla società civile alle istituzioni locali, fino agli stessi minori: tutti sono coinvolti in questa grande operazione di riscatto comunitario».
Scopri di più sul Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile su www.conibambini.org
Durante il mese di gennaio 2019, l’assistenza telefonica subirà alcune variazioni. In particolare, poiché l’intero ufficio Attività Istituzionali sarà impegnato in un percorso di formazione, l’assistenza non sarà disponibile nelle seguenti date: mercoledì 16 gennaio; mercoledì 23 gennaio e mercoledì 30 gennaio.
Foto dalla pagina Facebook LUNA_Laboratorio rurale
Se pensassimo ad ogni piccolo passo della nostra esistenza come a qualcosa da seminare, forse capiremmo che il segreto è tutto qua. Punteremmo certamente ai frutti e alla sostanza della semina, ma scopriremmo anche di aver imparato molte cose durante. L’agricoltura sociale può aiutarci molto in questo.
Basterebbe recuperare un po’ di stupore. E potremmo trovarlo in tutti quei piccoli gesti che anticipano la messa a coltura e che, tra l’altro, danno un senso alla stessa: il recupero di prodotti agricoli, la ricostruzione di una memoria storica e di un’identità rurale, la diffusione di una filosofia basata sulla filiera corta, come scelta di consumo e valorizzazione di un territorio.
Luna laboratorio rurale, grazie al bando “Terre colte” promosso dalla Fondazione CON IL SUD e Enel Cuore Onlus, punta proprio a dare nuovo smalto al patrimonio agricolo intravedendo delle possibilità: una leva economico-occupazionale per i più giovani, un turismo meno “confezionato”. Ma in che modo Luna laboratorio rurale metterà a coltura questo suo progetto di agricoltura sociale? Ve lo raccontiamo subito, non senza fare qualche piccolo cenno storico.
Recupero delle colture locali – memoria storica e sentimento
Luna nasce nel 2014per volere di un’associazione al femminile, Itaca Onlus, che rileva una struttura abbandonata in contrada Luna (Galatone-Seclì) e vi fonda un laboratorio rurale. L’intento è di dare nuova centralità alle zone extraurbane (periferie rurali) e all’agricoltura, di ricostruire una comunità rurale, consapevole e attenta ai prodotti tipici della sua terra. Tutto parte con il coinvolgimento di un gruppo di volontari che, in effetti, rivedono in Luna la risposta ad un loro bisogno oggettivo: la creazione di una piazza verde, alternativa a quelle cittadine, spesso spopolate, dove le persone possano incontrarsi e condividere progetti e visioni. Così, proprio i volontari sono diventati soci attivi e hanno dato un contributo importante alla definizione di uno spazio interculturale e partecipato dove fare: semine collettive, cinema open air, attività culturali per grandi e piccini, cene sociali ispirate al concetto del social eating, dibattiti intorno all’”agricultura”.
Il bando “Terre colte”, quindi, è statao una grande opportunità per Luna: permetterà di dare nuovo vigore e struttura a una serie di progetti, in parte avviati, e ad altri tenuti in serbo. In primis il recupero di tre colture tradizionali principali, che sono memoria storica di una comunità e moto sentimentale per molti:
• albicocca di Galatone, già riconosciuto come presidio “slow food”. Si tratta di un tipo di albicocca piccola come una gemma e molto gustosa. Portare in tavola le “arnacocche di Calatune” è, oggi, un lusso: sono presenti pochi alberi con questa preziosa razza di albicocche. Luna intende recuperare il prodotto rendendolo più facilmente reperibile. • zafferano, spezia presente nei testi di Antonio De Ferraris detto “Il Galateo” , che affondano nella memoria del territorio salentino. Proprio questo prodotto è stato oggetto di un progetto “zafferano di comunità” teso a coinvolgere la cittadinanza nel recupero di un’antica coltura tramite la sua diffusione negli appezzamenti privati, nei giardini, nelle pietanze e nelle ricette dei ristoratori locali (eventi “Giallo in zafferano“). • anche il miele ricorre nel novero dei prodotti storici e identitari locali. A tal proposito, Luna coinvolgerà un’azienda salentina nella promozione della cultura apistica e nella semina di una pianta come la facelia che, oltre ad avere proprietà miglioratrici del terreno, è anche una pianta mellifera.
Agricoltura sociale è (anche) opportunità di lavoro
Con il bando “Terre colte” Luna laboratorio rurale torna a far leva sull’agricoltura, smarcando molti preconcetti e ideologie spicciole che qualificano negativamente il contadino: uomo della terra, con scarsa o assente istruzione. Per generazioni le persone del Sud sono state etichettate come “terroni” e se questo diventasse il nostro VALORE AGGIUNTO?
In qualità di laboratorio rurale, Luna intende avvicinare i giovani e i disoccupati dando loro l’opportunità di fare pratica di agricoltura e aiutandoli a portare in campo progetti innovativi e potenzialmente interessanti per il territorio. Per questo, Luna grazie a “Terre colte” (bando promosso da Fondazione CON IL SUD e Enel Cuore Onlus) istituirà un fondo progetti, una sorta di micro-credito, con il quale sostenere progetti agricoli innovativi, almeno nella fase di avviamento, soprattutto se sono valevoli di un’opportunità.
Inoltre, Luna metterà a disposizione la sua esperienza per affiancare gli innovatori agricoli nella messa a punto dell’idea, nella progettazione, pianificazione e nelle fasi attuative. È anche così che l’agricoltura diventa sociale: quando ha ricadute positive sul territorio creando opportunità lavorative e formative per coloro che sono interessati ad intraprendere la via agricola.
Il progetto si dipana su più fronti e acquisisce anche una traduzione di stampo turistico-esperienziale. Occorre creare una proposta alternativa, una narrazione autentica e fedele, che racconti semplicemente un territorio, la sua vocazione agricola, oggi oggetto di una riscoperta. Per questo, Luna promuoverà lunghe passeggiate in campagna facendole coincidere anche con le semine e le raccolte collettive. Oltre a questo, saranno promossi vari eventi culturali e gastronomici tra Galatone e Seclì per la valorizzazione dei prodotti di comunità.
“Terre colte” non è solo il nome del bando di Fondazione CON IL SUD ma è molto di più, è un atto rivoluzionario, un cambio di registro davvero importante. Luna è fiera di fare la sua parte per la messa a coltura tra Galatone e Seclì.
Adempimenti legge 124/2017 – Fondazioneconilsud.it
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Adempimenti legge 124/2017
ROMA – 20 Febbraio 2019
Adempimenti ai sensi dell’articolo 1, commi 125 e seguenti, della legge n. 124 del 2017
La Fondazione CON IL SUD rientra tra i soggetti tenuti a pubblicare annualmente le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere, per un importo complessivo superiore ai 10 mila euro, ricevuti nel medesimo periodo da Pubbliche amministrazioni e dagli enti assimilati.
Si comunica pertanto che la Fondazione, con la collaborazione di IANNAS Srl, ha usufruito di un finanziamento in regime de minimis (Regolamento 1407/2013) del valore di € 13.259,96. Tale finanziamento è stato ottenuto attraverso l’avviso 38 standard del fondo interprofessionale FONCOOP, che ha permesso di formare i propri dipendenti in un percorso della durata di 102 ore, mirato ad accrescere le competenze in tema di nuova normativa del Terzo Settore, tecniche finanziarie, progettazione e rendicontazione.
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