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  • Adotta uno scrittore, l’iniziativa torna anche al Sud

    Adotta uno scrittore, l’iniziativa torna anche al Sud

    10 Febbraio 2020

    Foto di Francesco Gazzola da Flickr.com, Olivetti, Licenza Creative Commons (CC BY-ND 2.0)
    Foto di Francesco Gazzola da Flickr.com, Olivetti, Licenza Creative Commons (CC BY-ND 2.0)

    Adotta uno Scrittore – progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino sostenuto da Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte in collaborazione con Fondazione CON IL SUD – torna per la sua XVIII edizione e arricchisce la sua offerta: 35 autori; 22 scuole; 12 scuole carcerarie; 8 regioni italiane

    Adotta uno scrittore compie 18 anni e si prepara a una nuova edizione ricca di novità che entra nel vivo già dal mese di febbraio. L’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, che porta gli scrittori in aula e avvicina studenti e studentesse alla lettura, è sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD. In questi 17 anni Adotta uno scrittore ha coinvolto 11.521 studenti di 369 classi e, inoltre, 12 case di reclusione, un ospedale e un’università. Gli autori adottati sono stati ben 365. A ulteriore supporto del libro e della lettura, l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte negli anni ha permesso l’ingresso gratuito al Salone a oltre 140.000 studenti e studentesse piemontesi.

    Per il 2020 saranno coinvolti 35 autori per 34 adozioni: Christian Antonini; Daniele Aristarco; Franco Arminio; Alessandro Baronciani; Mauro Berruto; Lelio Bonaccorso; Mario Calabresi; Gianluca Caporaso; Paola Caridi; Manlio Castagna; Gherardo Colombo; Mauro Covacich; Zita Dazzi; Paolo di Paolo; Luca Doninelli; Fulvio Ervas; Ernesto Ferrero; Bruno Gambarotta; Riccardo Gazzaniga; Alessia Gazzola; Fabio Geda; Espérance Hakuzwimana Ripanti; Marco Malvaldi; Susanna Mattiangeli; Elisa Mazzoli; Antonio Moresco; Daniele Nicastro; Paolo Nori; Domitilla Pirro; Piergiorgio Pulixi; Marco Rizzo; Federico Taddia; Chiara Valerio; Andrea Vico e Massimiliano Virgilio. Saranno adottati da 10 scuole secondarie di secondo grado, 4 secondarie di primo grado, 4 primarie, 2 università, due scuole del Sud Italia, e 12 scuole carcerarie in tutta Italia.

    Tutte le adozioni sono disponibili sul sito bookblog.salonelibro.it/le-adozioni-2020/.

    Il progetto, infatti, si estende quest’anno a ben 8 regioni (Piemonte, Veneto, Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna) e per la prima volta vede la presenza di due scuole del Sud Italia – l’Istituto Comprensivo Statale Rita Levi Montalcini di Salerno e l’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Acireale – oltre che dell’Università del Piemonte Orientale. Aumenta il numero delle scuole carcerarie coinvolte grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Fondazione CON IL SUD: nel 2020 infatti prendono parte al progetto le scuole carcerarie di Torino, Saluzzo, Alessandria, Asti, Verona, Paola (Cosenza), Lecce, Palermo, Sassari, Potenza e Pozzuoli (Napoli). Il lavoro negli istituti di reclusione si è da subito rivelato intenso e costruttivo allo stesso tempo, apprezzato tanto dai docenti che operano nelle scuole ristrette, quanto dagli autori. In diversi casi questi appuntamenti riescono a far incontrare studenti delle scuole e carcerati, creando momenti di condivisione veramente unici attorno alla lettura.

    Non esistono bellezza, democrazia, coscienza civile e sociale senza cultura – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia –. È pertanto importante e necessario disseminare e sostenere sul territorio, in particolare nelle ‘periferie’ più esposte alle fragilità, tutte quelle iniziative che portano conoscenza e dialogo, veri collanti delle comunità. ‘Adotta uno scrittore’, progetto ormai ‘maggiorenne’ cresciuto grazie all’impegno e alla sinergia delle fondazioni di origine bancaria, offre un prezioso contributo in questa direzione, arrivando a toccare quest’anno le scuole carcerarie di ben otto regioni”.

     Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, aggiunge: “Adotta uno Scrittore è uno dei progetti culturali di cui il Salone Internazionale del Libro di Torino va più orgoglioso. Scuola e istruzione sono, o dovrebbero essere, prioritari per qualunque paese che voglia darsi un futuro. Scrittori e studenti, impegnati in un percorso a più tappe, in diverse regioni d’Italia: un progetto di respiro nazionale che anno dopo anno cresce e si rafforza”.

    Adottare viene dal latino optare, scegliere, «scegliere per sé». È una parola che ha a che fare con la famiglia e col fare proprio qualcosa che prima non lo era. Adotta uno scrittore prova proprio a fare questo: lavora per rendere la lettura un gesto familiare e quotidiano e lo fa chiamando in causa chi ha fatto della scrittura il proprio mestiere. Al centro di Adotta uno scrittore c’è sempre la lettura, tutto nasce e cresce attorno ai libri. Il progetto mette nelle mani di ciascun ragazzo il libro dell’autore, da cui si parte per parlare di altri libri: quelli amati dai ragazzi e quelli amati dagli scrittori adottati. Fare entrare gli autori nelle scuole e nelle carceri si è rivelato un ottimo modo per mostrare il lato vivo e dinamico dei libri, per farli diventare uno strumento di conoscenza utile a tutti.

    L’altro fulcro attorno a cui ruota il progetto è il conoscersi. Gli autori non vengono adottati da una scuola, ma da una classe. Il dialogo si fa quindi più intimo, personale, raccolto. Ogni adozione, infatti, comporta tre appuntamenti, a distanza di settimane l’uno dall’altro, in cui stringere legami, scoprire complicità, coltivare un dialogo. Agli scrittori viene lasciata completa libertà d’azione e di decisione su come sfruttare il tempo a loro disposizione: ecco perché ogni adozione è diversa dall’altra.

    Per conoscere tutte le adozioni bookblog.salonelibro.it/le-adozioni-2020/

    Adotta uno Scrittore sul Bookblog

    Adotta uno scrittore è un percorso che si sviluppa anche grazie alle parole degli stessi protagonisti – le scuole partecipanti e i vari autori – capaci di attraversare differenti media per cogliere le sfumature della contemporaneità e raccontarle. L’esperienza di quest’anno confluisce ancora una volta in un video racconto. Ai canali social e al Bookblog spetterà il compito di seguire in diretta gli incontri, offrendo informazioni sugli autori e sulle scuole, raccogliendo e diffondendo i testi realizzati dagli scrittori stessi e dagli studenti.

    http://bookblog.salonelibro.it/

  • Cambio rotta. Bando per il contrasto della devianza minorile

    Cambio rotta. Bando per il contrasto della devianza minorile

    ROMA – 10 Febbraio 2020

    In Italia si registra una crescita costante del numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici. Tra i vari fattori di rischio, che hanno portato a un aumento dei reati commessi in gruppo, fenomeno mediaticamente definito “baby gang”, si sottolineano l’assenza della famiglia o di adulti di riferimento, l’esposizione continua a modelli violenti o l’essere stato vittima a propria volta di violenza, nonché la necessità di vedere riconosciuta la propria identità all’interno di un gruppo. Un fenomeno trasversale ai contesti e alle estrazioni sociali: interessa giovani che appartengono ai ceti sociali più bassi o a famiglie disagiate, ma anche ragazzi ‘di buona famiglia’ apparentemente meno problematici, che possono diventare antisociali e violenti soprattutto per mancanza di valori positivi e di validi modelli sociali forniti dagli adulti.

    Il bando Bando Cambio rotta promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra i 10 e 17 anni di età segnalati dall’Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) o ai servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppooppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi.

    Verranno promosse iniziative mirate a contrastare il fenomeno della devianza minorile attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative e integrate che combinino efficacemente percorsi individualizzati e il lavoro centrato sulla relazione come risorsa, valorizzando le capacità personali e lo scambio di esperienze tra pari. Per contrastare efficacemente il fenomeno, sarà necessario prevedere un percorso comune che metta in rete gli Enti del Terzo Settore, gli organismi della giustizia minorile e i servizi sociali territoriali, le famiglie, la scuola e gli enti di formazione. Dovrà essere coinvolta tutta la ‘comunità educante’, compresi i gruppi di coetanei, con azioni nei luoghi di ritrovo dei ragazzi nei quartieri considerati particolarmente a rischio.

    Il bando, che mette a disposizione complessivamente 15 milioni di euro, scade l’8 aprile 2020.

    I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, e potranno avere una dimensione regionale o interregionale. In quest’ultimo caso, l’intervento potrà essere localizzato in più di una regione ma all’interno di una sola area geografica (Nord, Centro, Sud e Isole). I progetti, come i precedenti selezionati da Con i Bambini, prevedono l’introduzione della valutazione di impatto, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.

    Il fenomeno della devianza minorile interessa ogni anno migliaia di minori. I ragazzi e i giovani adulti interessati da procedimenti penali avviati dall’Autorità Giudiziaria Minorile e in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni del territorio italiano sono circa 20.000 l’anno. Si tratta di minori per la maggior parte italiani (74%) e maschi (89%), per circa il 40% composto da ragazzi di 16-17 anni. Per quanto riguarda gli illeciti, si registrano soprattutto reati contro il patrimonio (45%), in particolare furti e rapine, ma anche reati contro la persona (25%), con una prevalenza di lesioni personali e minacce.

    Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

    Con i Bambini ha pubblicato ad oggi cinque bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni, Un passo avanti e Ricucire i sogni), selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

    Il bando è disponibile al seguente link.

  • Comunicare per missione: nuovo vademecum per i progetti

    Comunicare per missione: nuovo vademecum per i progetti

    ROMA – 5 Febbraio 2020

    La Fondazione CON IL SUD, nell’ottica di promuovere la conoscenza delle iniziative sostenute e favorire una comunicazione quanto più accessibile e partecipata, ha elaborato un Vademecum che disciplina le linee di comunicazione attese dai progetti sostenuti. Per la Fondazione, infatti, la comunicazione non rappresenta soltanto uno strumento di promozione della propria missione, ma è uno strumento di attuazione della missione stessa.

    Per questa ragione, la Fondazione incentiva e valorizza una buona comunicazione anche da parte dei progetti sostenuti, che non a caso vengono definiti “esemplari” ovvero auspicabili modelli di riferimento, esempi di buone pratiche per le comunità locali e per altri territori. Questo comporta chiaramente la necessità di comunicare, di raccontarsi, di far conoscere quanto più possibile i processi, le attività, le idee e le energie messe in campo. Farlo con un spirito di comunità e di rete non può che essere un valore aggiunto, anche con l’obiettivo di affermare l’idea di sviluppo di cui la Fondazione si fa promotrice: uno sviluppo basato sul rafforzamento della dimensione comunitaria.

    Il Vademecum, che viene inviato a tutti i progetti selezionati, contiene indicazioni operative sull’uso dell’identità visiva della Fondazione e in generale sul rapporto tra la Fondazione e i progetti dal punto di vista della comunicazione. Ogni progetto prevede la presenza di un “referente della comunicazione” che dovrà avere una comprovata esperienza in ambito giornalistico e/o dei social media; per ogni iniziativa la Fondazione mette a disposizione gratuitamente la piattaforma “EsperienzeconilSud.it”, portale web dedicato al racconto dei progetti sostenuti; la Fondazione convoca almeno due riunioni con i responsabili di comunicazione dei progetti per illustrare e condividere una strategia di comunicazione partecipata, anche nell’ottica di favorire la sostenibilità del progetto stesso dopo la sua naturale conclusione.

    Negli ultimi tempi, i media locali e nazionali dedicano sempre maggiore spazio al racconto dei progetti sostenuti dalla Fondazione. Questo è possibile grazie al lavoro costante degli uffici di comunicazione della Fondazione e dei progetti sul territorio. Sono occasioni in cui è estremamente opportuno ricordare il ruolo della Fondazione nell’ambito del progetto, cosa che non sempre è avvenuta in passato, soprattutto nelle particolari occasioni di “racconto del territorio” con le sue criticità e i suoi cambiamenti, ovvero le istanze e le risposte di comunità che il progetto stesso rappresenta. Non è ovviamente una esigenza legata alla “pubblicità”, ma che riguarda innanzitutto l’affermazione di una chiara idea di sviluppo del Sud, che dovrebbe essere condivisa e che ha come condizione, non come esito, il rafforzamento del sociale e della dimensione comunitaria. È, inoltre, un’occasione per portare altre realtà a conoscenza dell’esistenza di un ente erogatore che può incontrare i loro bisogni, idee e progetti. Infine, ma non meno importante, citare la Fondazione nel racconto di esperienze positive e buone pratiche è anche un modo concreto per rendere più convinto e solido il contributo che la Fondazione CON IL SUD riceve a sua volta e che ne determina la capacità erogativa.

  • Welfare, Che Impresa! Al via la quarta edizione

    Welfare, Che Impresa! Al via la quarta edizione

    3 Febbraio 2020

    300 mila Euro per i migliori progetti di Welfare in grado di produrre benefici in termine di sviluppo locale. 

    Le iniziative di welfare sono fondamentali per la loro  funzione “catalizzatrice”, ovvero la capacità di generare le condizioni per una società caratterizzata da benessere, non solo economico, ma anche di relazioni sociali e di qualità dei servizi disponibili. Tuttavia, i cambiamenti demografici, sociali e culturali che si sono verificati nel nostro Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di un ripensamento del sistema di welfare che passa attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e il rinnovamento di quelli esistenti, attirando nuove fonti di finanziamento.

    Dopo il successo delle prime 3 edizioni, torna  Welfare, Che Impresa!, il concorso che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare questo tipo di iniziative.

    L’iniziativa è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.

    La quarta edizione parte il 4 febbraio e premierà i quattro progetti migliori nei seguenti ambiti:

    • agricoltura sociale;
    • valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
    • restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
    • soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
    • soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.

    I progetti presentati dovranno:

    • avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate
    • favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
    • essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
    • utilizzare la tecnologia, anche digitale
    • consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
    • avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo.

    A chi è rivolto

    Possono partecipare al Concorso Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o Enti ancora da costituirsi, fermo restando per questi ultimi l’obbligo di costituirsi entro 6 mesi dalla data in cui vengono comunicati i vincitori del presente Concorso.

    I premi

    Al primo classificato andrà un premio di € 40.000.

    Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 ciascuno.

    Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre a:

    • un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner.
    • un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 (*) e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi

    In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:

    • la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
    • l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton

    Le candidature possono essere inviate fino al 27 marzo 2020.

    Per leggere il bando completo e candidare i progetti: welfarecheimpresa.ideatre60.it

  • Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore

    Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore – Fondazioneconilsud.it






















    Home › News › Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore

    Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore

    SALERNO – 17 Gennaio 2020

    Dal 21 al 26 gennaio, presso il Grand Hotel Salerno (Lungomare Tafuri, 1 Salerno), ci sarà un nuovo appuntamento con il percorso formativo FQTS, dedicato agli enti e alle reti del Terzo settore meridionale.

    Il percorso, promosso dal Forum Terzo Settore e CSV net con il sostegno dalla Fondazione CON IL SUD, sarà basato in questa annualità su coesione sociale, valore e ruolo del Terzo settore e sulla centralità strategica di lavorare per la coesione sociale delle comunità con l’obiettivo di migliorare il benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la democrazia.

    Nelle tre sessioni formative verranno quindi approfondite una pluralità di dimensioni:

    • strutturali: i meccanismi di inclusione ed esclusione, l’accesso alle opportunità, il grado di mobilità sociale, la divisione del lavoro e la struttura delle disuguaglianze;
    • culturali: il grado di condivisione di norme e valori; il riconoscimento o il rifiuto di determinati gruppi sociali e il grado di tolleranza;
    • proattive: la partecipazione alle attività collettive e l’impegno all’interno di associazioni, reti, forme di cittadinanza attiva, istituzioni.

    Il terzo settore non costituisce, in questa impostazione, semplicemente un soggetto operativo, ma è parte della soluzione perché attore politico vicino ai bisogni e capace di attivare partecipazione.

    Il programma completo delle giornate è disponibile al seguente link.

    • C.F. 97442750580
    • © fondazioneconilsud.it

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  • Comunicazione sociale e panorama internazionale

    Comunicazione sociale e panorama internazionale

    LAMEZIA TERME – 17 Gennaio 2020

    Cordo per ordine giornalisti Lamezia Terme
    Cordo per ordine giornalisti Lamezia Terme

    “Intervista con il territorio. Comunicazione sociale e panorama internazionale” è il titolo del corso per la formazione dei giornalisti organizzato dal Giornale Radio Sociale insieme all’agenzia Redattore SocialeForum del Terzo Settore e il sostegno della Fondazione con il Sud.

    L’incontro si terrà a Lamezia Terme mercoledì 22 gennaio a partire dalle 9, presso la Sala Sintonia di Progetto Sud, in via Antonio Reillo 5 e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nelle regioni del Sud.

    I corsi puntano a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).

    I territori diventano i luoghi in cui si concretizza l’accoglienza e l’integrazione delle persone migranti. Lontano dai riflettori, storie di persone, italiane e non, scrivono ogni giorno una narrazione diversa da quella che siamo abituati a sentire, fatta di grandi sforzi e difficoltà ma anche di passione, solidarietà e successi. Tutto si realizza grazie alle reti sociali: l’integrazione la fanno i singoli cittadini nel loro piccolo agire quotidiano, ma anche e soprattutto le realtà associative, ovvero cittadini auto-organizzati che si pongono come obiettivo quello di dare dignità, formazione, nuovi strumenti culturali ai migranti come base per una reale futura inclusione sociale, anche nell’ottica di una convivenza pacifica e serena con l’altro.

    Come si raccontano le storie di integrazione? Quali errori non bisogna compiere quando si parla di migranti e di rifugiati? Come si racconta il territorio? Come si racconta il rapporto tra territorio e nuove persone che lo abitano? Come ci si difende dai racconti devianti riguardo all’immigrazione? La formula della “storia” è l’unico tipo di narrazione possibile?
    Il corso vuole rispondere a questi quesiti e porne di nuovi grazie al contributo delle realtà sociali che sul territorio realizzano concretamente e quotidianamente pratiche di condivisione, di chi vive il territorio attraverso il racconto giornalistico di chi da anni ne racconta le criticità, e di chi conosce le dinamiche e i problemi che si trovano ad affrontare  persone migranti.

    Il programma dell’appuntamento, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Calabria, vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit.
    La prima sessione sarà presentata e coordinata da Stefano Caredda, direttore di Redattore Sociale e prevede gli interventi di Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria, Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione di Fondazione con il Sud e di Giovanni Pensabene, portavoce Forum Terzo Settore Calabria.

    La seconda sessione sarà presentata e coordinata da Fabio Piccolino, responsabile della redazione internazionale del Giornale Radio Sociale e prevede gli interventi di Stefano Milani, Radio Articolo 1, che proverà a sfatare alcune delle fake news economiche che girano intorno a temi dell’immigrazione; Eleonora Camilli, Redattore Sociale, interverrà sui temi dell’accoglienza e del rapporto con il territorio, e sulle vie sicure come i corridoi umanitari; Maurizio Di Schino, TV2000, partirà da un racconto personale per ribaltare la prospettiva e ragionare sulla memoria collettiva.

    Nella terza sessione, presentata e coordinata da Ivano Maiorella, direttore del Giornale Radio Sociale, spazio alle esperienze sul territorio con il racconto di Arianna Fortino di Auser Volontariato del Savuto e l’intervento di Don Giacomo Panizza, presidente e fondatore della Comunità Progetto Sud. Verrà, inoltre, proiettato il video “Riace”, di Laura Bonasera e Francesca Spanò, prodotto dalla Uisp.

    Il corso dà diritto a 6 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita.

    Sarà possibile seguire il corso in diretta Facebook sulla pagina del Giornale Radio Sociale.

  • METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie

    METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie

    VENEZIA – 10 Gennaio 2020

    Armando Perna, 2019
    Armando Perna, 2019

    Nell’ambito del programma “Call mostre spazio Gino Valle” dell’Università IUAV di Venezia, il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento Architettura e Territorio dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, curerà la mostra “METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie”, che sarà inaugurata martedì 14 gennaio e sarà visitabile fino al 31 Gennaio 2020 presso la sala Gino Valle dell’Università IUAV di Venezia.

    La mostra, i cui responsabili  scientifici e Curatori sono il Prof. Ottavio Amaro e la Prof. Marina Tornatora, costituisce una prima sintesi sugli esiti di oltre tre anni di attività didattica e di ricerca sui beni confiscati che ha visto coinvolti studenti, Enti e Associazioni volontaristiche della Calabria.

    La quantità dei beni confiscati in Italia – hanno dichiarato i responsabili scientifici – costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali ed estetici sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani. Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sta sviluppando da diversi anni uno specifico lavoro sul patrimonio esistente sottoposto ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali, in particolare nella città Metropolitana di Reggio Calabria. Tali beni – residenze, manufatti industriali e commerciali, terreni agricoli – sono il risultato d’investimenti di risorse finanziarie non trasparenti, abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile. Il senso più profondo è quello di trasformare gli epicentri della corruzione e del brutto in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica. I paesaggi di una parte del territorio calabrese sono spesso il racconto di violenza e di arroganza, l’esempio plastico della distorsione mafiosa, ripensarli nella loro configurazione estetica e funzionale restituisce grande forza civile, culturale ed etica alle nuove generazioni e il senso stesso di riappropriazione dei luoghi. Ciò mette al centro il ruolo che l’Architettura, le Istituzioni e l’Università possono avere nel creare una nuova sensibilità e sviluppare azioni positive nei territori interessati da questi fenomeni.

    La mostra è articolata in tre sezioni: la Sezione introduttiva sui beni confiscati in Italia con un focus sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria; la Sezione fotografica, a cura del fotografo Armando Perna, concepita come racconto dei beni oggetto di studio sotto i possibili aspetti figurativi e antropologici; la Sezione progettuale, che comprende una sintesi di:

    • SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE con gli studenti della Mediterranea-Dip. dArTe, concepite come riconfigurazione architettonica di una serie di edifici confiscati, collocati in aree periferiche;
    • PROGETTO MESTIERI LEGALI sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD su un terreno confiscato lungo il fiume Mesima, nel comune di Rosarno (RC), risultato di una convenzione con il Consorzio Macramè, un’importante rete di più di 30 cooperative sociali e agricole che operano concretamente nella sfida per l’affermazione della legalità, gestendo beni confiscati alla mafia. Il progetto Mestieri legali si configura come un frammento di parco agricolo fluviale, concepito come una Communitas della biodiversità, nella quale sono previste attività educative, formative e per il tempo libero, connesse alla produzione agricola e all’integrazione di lavoratori migranti;
    • Progetti e realizzazioni di architetture effimere all’interno della prima edizione dell’International Summer School JointLandscape#BENICONFISCATI svoltasi in collaborazione con l’Università Ain Shams del Cairo e il Consorzio Macramè.
    • IMPRONTE A SUD – WELFARE LAB interessa un edificio confiscato, concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria al Consorzio Macramè, e si configura come una prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria, una sperimentazione ampia ed eterogenea che oscilla dalla semplice aggregazione della domanda di servizi a vere e proprie forme di mutuo aiuto, fino a forme di collaborazione attiva. All’interno dell’immobile saranno realizzate, infatti, differenti attività, tra loro interconnesse e legate da un filo conduttore unico: l’attenzione ai bisogni della comunità e alla sua crescita in termini di sviluppo, opportunità, diritti, responsabilità condivisa.

    In occasione del vernissage – 14 gennaio ore 14.30 presso l’Auditorium Cotonificio dell’Università IUAV – è previsto un seminario di approfondimento con il gruppo di ricerca e la presenza di: Alberto Ferlenga (Magnifico Rettore IUAV Venezia), Adolfo Santini (Direttore dipartimento dArTe) Gianfranco Neri (prof. Università Mediterranea di Reggio Calabria), Goiacchino Criaco (scrittore), Roberto Giarola (Delegato Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Giancarlo Rafele, Giuseppe Carrozza,  (Consorzio Macramè).

    La mostra è patrocinata da: Università Mediterranea di Reggio Calabria – IUAV Venezia – Consiglio Regionale della Calabria – Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – Città Metropolitana di Reggio Calabria – Comune di Reggio Calabria – Fondazione CON IL SUD.

    Informazioni sul Laboratorio Landscape_inProgress:

    Responsabili scientifici e Curatori | Prof. Ottavio Amaro, Prof. Marina Tornatora

    Gruppo di Ricerca | Ph.D.s Blagoja Baikovskj, Ph.D. Alessandro De Luca, Ph.D. Domenico Fazzari, Ph.D Francesco Leto, Ph.D.s  Moataz Samir,| Ph.D. Cristiana Penna;

    Collaboratori | Michele Bagnato, Milano, Matteo Milano, Cecilia Coppola, Davide Villari, Camillo Leone, Alessandro D’Avola, Rossella Panetta

  • Call for The Economy of Francesco: selezionati progetti e idee

    Call for The Economy of Francesco: selezionati progetti e idee

    ROMA – 9 Gennaio 2020

    Selezionati i vincitori della Call for The Economy of Francesco (CEF), concorso nato con l’obiettivo di contribuire alla più ampia cornice dell’evento internazionale The Economy of Francesco. I vincitori del contest si sono distinti per l’innovazione sociale e il forte orientamento a un’economia ispirata ai principi evangelici e all’esempio di San Francesco d’Assisi.

    Protagonisti sono stati i giovani talenti della Calabria: nella categoria “Idee” hanno partecipato studenti e innovatori di età inferiore ai 35 anni; nella categoria “Progetti” hanno concorso startup, spin-off universitari, PMI e soggetti del terzo settore. I vincitori di entrambe le categorie si sono aggiudicati la possibilità di beneficiare di servizi di accompagnamento allo sviluppo di impresa per un valore complessivo di oltre 450mila euro.

    Alla selezione delle proposte ha provveduto un Comitato Scientifico di progetto composto da teologi, economisti ed esponenti di primo piano del mondo dell’impresa, dell’accademia e dell’innovazione italiana. Sulla base di criteri come originalità dell’idea imprenditoriale, realizzabilità tecnica, sostenibilità progettuale e adeguatezza delle competenze del team.

    I vincitori della categoria “Idee” avranno l’opportunità di evolvere la loro intuizione in una startup innovativa, grazie a un percorso di pre-incubazione erogato da Oltre Open Innovation Hub e sostenuto da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. I vincitori della categoria “Progetti” potranno formalizzare un percorso di accompagnamento per lo sviluppo del business del valore di 80 mila euro (di cui 25 a fondo perduto, 26 convertibili in quote di progetto o revenue entro due anni, 25 coperti da un finanziamento a tasso agevolato di BCC Mediocrati e 4 devoluti dalla Fondazione CON IL SUD). Tutti i vincitori usufruiranno della supervisione progettuale offerta da Fondazione Bruno Kessler e Cariplo Factory.  A tutti sarà offerta la possibilità di presentare il proprio lavoro nell’ambito di un evento regionale, in preparazione all’incontro internazionale di Assisi.

    Promotori della Call for the Economy of Francesco sono l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e Oltre Open Innovation Hub, con l’advisory strategico di Entopan – Smart Networks & Strategies. L’iniziativa nasce sotto l’alto patrocinio dalla Conferenza Episcopale Calabra. L’iniziativa ha visto la collaborazione di tutti gli atenei calabresi, Università della Calabria, Università Magna Graecia e Università Mediterranea.

    Nella Call for the Economy of Francesco hanno creduto e investito, in diverse forme, soggetti di rilievo nazionale ed internazionale quali Fondazione Bruno Kessler, Fondazione CON IL SUD, BCC Mediocrati, Cariplo Factory, Fondazione Fiorentino Scoppa, Fondazione Symbola, NeXt – Nuova Economia per Tutti, Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Festival Nazionale dell’Economia Civile.

    Scopri i vincitori>>

  • “Romanzo Italiano”, viaggio nell’Italia degli scrittori

    “Romanzo Italiano”, viaggio nell’Italia degli scrittori

    20 Dicembre 2019

    La conduttrice Annalena Benini con lo scrittore Antonio Pascale
    La conduttrice Annalena Benini con lo scrittore Antonio Pascale

    Da sabato 21 dicembre, alle 18.05 su Rai3, prende il via Romanzo Italiano, format originale di Camilla Baresani, prodotto da Gloria Giorgianni per Anele, in cui la giornalista Annalena Benini, attraverso un viaggio in otto regioni d’Italia raccoglie le storie di 29 autori della letteratura italiana contemporanea per esplorare quanto il territorio in cui vivono o hanno vissuto sia stato significativo nella costruzione della loro identità di scrittori.

    Nei primi quattro episodi, in onda ogni sabato dal 21 dicembre all’11 gennaio, Annalena Benini farà tappa in Campania, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna per raccontare storie speciali di appartenenza territoriale ed emotiva, direttamente dalle voci degli stessi protagonisti: scrittori consolidati vincitori di premi letterari, autori di genere cari al grande pubblico, ma anche scrittori di nicchia, intervistati nei luoghi per loro significativi che hanno influito nella loro produzione letteraria e nella loro vita personale.

    Prima tappa sabato 21 dicembre, in Campania, con Diego De Silva, Valeria Parrella, Antonio Pascale e Francesco Piccolo.

    A Bagnoli, incontra Valeria Parrella che nelle sue opere ha fatto di Napoli quasi un personaggio trasversale, vincitrice del Premio Flaiano per il suo ultimo romanzo “Almarina”, ambientato nel carcere minorile di Nisida. A Caserta con Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega per “Il desiderio di essere come tutti”, passeggia nei Giardini della Flora, il luogo in cui si ritrovano i protagonisti del suo libro “L’animale che mi porto dentro”, e incontra Antonio Pascale che alla città dove è cresciuto ha dedicato le opere “La città distratta” e “Ritorno alla città distratta”. A Salerno intervista Diego De Silva, voce campana tra le più tradotte e apprezzate nel mondo, che in “Certi bambini” ha raccontato le vicende dei ragazzini coinvolti nella criminalità organizzata.

    Di regione in regione, di scrittore in scrittore, “Romanzo italiano” porta gli spettatori in un viaggio geografico e simbolico nella letteratura italiana contemporanea ma anche nella bellezza e nella ricchezza del Paese Italia, dei suoi luoghi meno conosciuti e dei suoi panorami inaspettati, raccontati attraverso lo sguardo di chi, da quei luoghi, ha tratto la propria ispirazione letteraria.

    Dopo le prime quattro puntate, il viaggio di Romanzo Italiano riprenderà nella primavera 2020 con quattro nuove tappe: Sicilia, Lazio, Basilicata e Lombardia.

    ROMANZO ITALIANO – Una produzione RAI3 e ANELE srl – con la collaborazione di Fondazione CON IL SUD – con Annalena Benini – da un’idea di Camilla Baresani e Paolo Giaccio – scritto da Camilla Baresani, Cosimo Calamini e Annalena Benini – consulenza di Filippo La Porta – montaggio Massimiliano Onorati – producer Anele srl Gloria Giorgianni, Lorenzo Taboga – delegato Rai Mercuzio Mencucci, con la collaborazione di Maria Laura Ballesio – regia Marta Savina.

  • Castelbuono a “Borghi d’Italia”, sabato su Tv2000

    Borghi d’Italia dedica una puntata a Castelbuono (PA)






















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    Castelbuono a “Borghi d’Italia”, sabato su Tv2000

    19 Dicembre 2019

    Sabato 21 dicembre un appuntamento da non perdere sul piccolo schermo.

    Il programma “Borghi d’Italia” di TV2000 è un viaggio settimanale di 30 minuti alla scoperta di un borgo del nostro Paese, con lo sguardo rivolto alle persone, alla natura e al folklore.

    La prossima puntata racconterà la storia e le bellezze di Castelbuono, il piccolo comune nel palermitano dove la Fondazione CON IL SUD ha promosso e sostenuto una sperimentazione di sviluppo locale dal basso che coinvolge organizzazioni, giovani, agricoltori, cittadini. Castelbuono è stata anche la sede del 13°compleanno della Fondazione.

    La puntata andrà in onda il 21/12 alle 14.25; il 22/12 alle 6.20 e il 29/12 alle 14,20. Il programma sarà trasmesso anche su Radio Vaticana (il 21/12 alle 12.10 e 17.05 e il 22/12 alle 17) e Radio Inblu (il 22/12 alle 15.30).

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