Sono state annunciate le dieci organizzazioni finaliste di GenP – Giovani che partecipano, l’iniziativa promossa da Acri – l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria – dedicata alle organizzazioni del Terzo settore che valorizzano il protagonismo giovanile nei processi decisionali, nella progettazione e realizzazione degli interventi.
I progetti finalisti sono:
Afroveronesi Summer Festival – associazione Afroveronesi, Verona
BenEssere InCorso – Univox ETS, Bari
Casa ACMOS – ACMOS APS, Torino
Centro Giovani Flood – Flood APS, Mordano (Bo)
Climate Training Camp – Change For Planet, Firenze
I fumi della fornace – Congerie APS, Montecassiano (Mc)
Lo Snodo – Lo Snodo APS, Erba (Co)
Scambi Festival – Oltre APS, Sanremo (Im)
Vicolo della Cultura – Vicolo della Cultura APS, Napoli
Zona Futura – Futura APS, Francavilla al Mare (Ch)
Le dieci iniziative finaliste, selezionate tra 481 candidature provenienti da tutto il Paese, rappresentano un quadro articolato e vitale dell’impegno giovanile: festival culturali e spazi di comunità, centri giovanili autogestiti e luoghi rigenerati che favoriscono l’aggregazione, progetti di cittadinanza attiva e legalità, percorsi dedicati al benessere psicologico e alla transizione ecologica che offrono strumenti concreti di responsabilità e partecipazione.
Tra questi dieci finalisti, la giuria individuerà i tre vincitori, che saranno proclamati nel corso di un evento in programma a Roma il 9 dicembre 2025. Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna.
La giuria del premio è composta da: Ferruccio de Bortoli, giornalista; Lucrezia Ferrara, già nello Young Advisory Board della Fondazione Compagnia di San Paolo; Luca Gori, presidente della Commissione Terzo settore di Acri; Clara Morelli, autrice Will Media; Giancarlo Moretti, portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore; Tommaso Salaroli, cofondatore e amministratore delegato di Scomodo; Giuseppe Pierro, capo del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale.
Kètos e il San Paolo Dolphin Refuge per il benessere dei delfini
6 Novembre 2025
In un’area di sette ettari protetta dall’isola di San Paolo, la più piccola delle isole Cheradi, nasce il San Paolo Dolphin Refuge, frutto della collaborazione con un team internazionale di esperti.
Nel mare dove nuotano liberi Tursiopi, Stenelle, Grampi e Capodogli, i delfini provenienti da strutture zoologiche e centri di ricerca saranno accolti in un ambiente marino controllato, dove potranno gradualmente riadattarsi a condizioni naturali e vivere in sicurezza, monitorati attraverso le tecnologie più innovative.
Grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, sono ormai quasi ultimate le opere a mare del San Paolo Dolphin Refuge, e oggi si avvia ufficialmente il percorso di allestimento, all’interno dei nuovi spazi del Centro Ketos al primo piano di Palazzo Amati, della ”Control room” e di uno dei due laboratori, il secondo sarà allestito in mare.
Dopo questi ultimi passaggi sarà avviato il completamento dell’iter autorizzativo per la presa in carico dei delfini che dovrebbe avvenire entro la fine del 2026; in base alla normativa vigente, l’estensione delle vasche consentirebbe di ospitare fino a 17 esemplari. Il numero effettivo sarà tuttavia inferiore e determinato in funzione di diversi fattori, valutati caso per caso in relazione alle caratteristiche dei singoli soggetti individuati.
Nel frattempo la Jonian Dolphin Conservation potrà già iniziare l’attività di selezione e di preparazione dei delfini, svolta in collaborazione con le strutture zoologiche.
Oltre a completare la formazione del proprio personale con nuove skill, la JDC ha già selezionato un team internazionale di veterinari e di esperti del settore ai massimi livelli.
Grazie alla sinergia tra gli enti di terzo settore (Jonian Dolphin Conservation e Fondazione con il Sud), le Istituzioni e i più importanti centri di ricerca e strutture zoologiche internazionali, con il San Paolo Dolphin Refuge il nostro Paese si pone all’avanguardia in questo particolare settore, in coerenza con le linee guida europee che dal 2021 chiariscono l’applicazione delle norme sulla cattività e rafforzano i controlli, un quadro normativo che identifica i cetacei come specie prioritarie da tutelare.
In questo contesto nel 2021 la Francia ha approvato una legge che vieta spettacoli, riproduzione e nuove acquisizioni di cetacei a partire dal 2026, normativa che nello stesso anno ha portato Parc Asterix Paris a chiudere il proprio delfinario e che, in tempi più recenti, ha contribuito alla chiusura di Marineland Antibbes sulla Costa Azzurra, il più grande parco marino europeo.
La normativa di Grecia, Cipro, Slovenia e Croazia vieta la detenzione di cetacei a fini commerciali, mentre in Gran Bretagna i delfinari sono stati chiusi da tempo.
Il progetto San Paolo Dolphin Refuge, promosso dall’ente di ricerca Jonian Dophin Conservation e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, è stato illustrato nei dettagli a Palazzo Amati, negli spazi di Ketos, il Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei.
L’evento di presentazione del progetto è stato promosso in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia, nell’ambito della partnership istituzionale tra Ambasciata e Fondazione con il Sud volta promuovere i legami tra la Spagna e il Sud Italia e i valori dell’amicizia tra popoli del Mediterraneo, attraverso iniziative sociali generative in ambito culturale e scientifico, e in collaborazione con il Comune di Taranto.
Sono intervenuti Marco Imperiale, Direttore generale della Fondazione con il Sud, Carlos Tercero, Consigliere Culturale e Scientifico dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Mattia Giorno, Vicesindaco di Taranto, Stella Falzone, direttrice MarTA Taranto, Caterina Ronconi, referente Beni culturali Fondazione con il Sud , Vittorio Pollazzon, Presidente Jonian Dolphin Conseervation, Bruno Díaz López, biologo Fondatore e Direttore del Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI) di O Grove in Spagna, Francesco Cosa, Assessore alla Blue Economy Comune di Taranto e, infine, Carmelo Fanizza, founder della JDC e responsabile del progetto San Paolo Dolphin Refuge.
Aprendo l’incontro, Marco Imperiale, Direttore generale della Fondazione con il Sud, ha dichiarato: «il Centro Kètos, oltre a essere un’eccellenza ormai internazionale, rappresenta una bella storia di collaborazione tra pubblico e privato sociale. Abbiamo recuperato e valorizzato Palazzo Amati insieme al Comune di Taranto per renderlo uno spazio fruibile, da giovani e cittadini. Un’esperienza replicata recentemente anche a Lecce e Catanzaro, per creare sinergie capaci di generare opportunità di partecipazione e sviluppo grazie al Terzo settore. Dopo il piano terra, anche il primo e secondo piano di Palazzo Amati saranno dedicati al mare e ospiteranno la control room del San Paolo Dolphin Refuge. Siamo molto contenti di contribuire a questo grande progetto, unico in Europa e nel Mediterraneo, e che l’iniziativa nasca proprio a Taranto. La Fondazione con il Sud nel 2014 ha pubblicato un bando specifico per Taranto dal titolo provocatorio “Ambiente è sviluppo” proprio per superare l’assurda contrapposizione tra tutela ambientale e sviluppo. Ed è significativo per noi che questo progetto venga presentato insieme all’Ambasciata di Spagna con cui da oltre sei anni promuoviamo i legami con il Sud Italia attraverso iniziative sociali generative in ambito culturale e scientifico. Il mare di Taranto, da non dimenticare, è lo stesso mare che unisce tutti i popoli del Mediterraneo».
La parola è passata a Vittorio Pollazzon, presidente di Jonian Dolphin Conservation, che ha sottolineato come «si consolida il ruolo di Palazzo Amati quale polo scientifico e divulgativo di altissimo livello. Con il nuovo intervento di Fondazione con il Sud i delfini ospitati nella struttura situata nei pressi dell’Isola di San Paolo saranno monitorati attraverso le tecnologie più innovative dalla “control room” all’interno degli spazi del Centro Kètos al primo piano di Palazzo Amati. Il San Paolo Dolphin Refuge, frutto della collaborazione con un team internazionale di esperti, proietta la Jonian Dolphin Conservation in una dimensione sempre più Europea».
Un concetto ripreso da Carmelo Fanizza, founder della JDC e responsabile del progetto San Paolo Dolphin Refuge: «Grazie a collaborazioni ormai consolidate come quella con Fondazione con il Sud, l’Italia ospiterà il primo centro del Mediterraneo nel quale i delfini provenienti da strutture zoologiche e da centri di ricerca saranno accolti in un ambiente marino controllato, dove potranno gradualmente riadattarsi a condizioni naturali. Il San Paolo Dolphin Refuge costituisce un modello sperimentale e replicabile che favorirà lo sviluppo di nuovi protocolli e infrastrutture per la gestione sostenibile e il benessere a lungo termine dei cetacei».
Mattia Giorno, Vicesindaco di Taranto, ha affermato che «sono qui per testimoniare la ferma volontà del Comune di Taranto di continuare il percorso condiviso che ci vede insieme a Fondazione con il Sud e alla Jonian Dolphin Conservation per creare in Palazzo Amati un polo di livello europeo per la divulgazione e la ricerca scientifica; è iniziato dieci anni fa con la consegna del piano terra di questo storico edificio, in cui nel 2019 è stato poi inaugurato Ketós Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei, e oggi siamo sempre insieme per dare il via all’’allestimento del primo e del secondo piano, in cui sarà realizzata la “Control room” del San Paolo Dolphin Refuge, un nuovo progetto che vede Taranto protagonista a livello europeo e oltre. Questa è la strada per la valorizzazione la nostra “risorsa mare” inserita in una più ampia visione di quella Blue economy attraverso cui passa il futuro del nostro territorio».
Catanzaro, complesso del San Giovanni: selezionato progetto per la valorizzazione
3 Novembre 2025
L’iniziativa è stata selezionata attraverso un Avviso Pubblico frutto di una sinergia tra il Comune di Catanzaro, l’Università Magna Graecia e la Fondazione con il Sud. Ora parte la fase di coprogettazione esecutiva, in cui saranno coinvolte le organizzazioni promotrici del progetto, che porterà alla definizione dell’accordo di partenariato speciale pubblico-privato con il Comune e l’Università Magna Graecia. La Fondazione con il Sud potrà sostenere l’iniziativa con un contributo fino a 500 mila euro.
Il Complesso Monumentale del San Giovanni, tra i simboli identitari di Catanzaro, si prepara a vivere una nuova stagione di rinascita. Dopo anni di trasformazioni, il Complesso Monumentale diventerà presto uno spazio capace di generare cultura, inclusione e partecipazione. Un altro passo significativo verso la rigenerazione di uno dei luoghi più rappresentativi della città è stato compiuto grazie all’Avviso Pubblico promosso congiuntamente da Comune di Catanzaro, Università Magna Graecia e Fondazione Con il Sud, che ha portato alla selezione del progetto presentato da Agorà Kroton Società Cooperativa Sociale a r.l., individuato per trasformare il San Giovanni in un centro culturale vivo, inclusivo e sostenibile, aperto a tutta la comunità.
Il partenariato guidato da Agorà Kroton, che coinvolge organizzazioni del territorio, propone un modello innovativo capace di intrecciare cultura, educazione e inclusione sociale. L’obiettivo è quello di trasformare il San Giovanni in un autentico ecosistema collaborativo e generativo, punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città.
Ora parte la fase di coprogettazione esecutiva in cui saranno coinvolte le organizzazioni promotrici del progetto che porterà alla definizione dell’accordo di partenariato speciale pubblico-privato con il Comune e l’Università Magna Graecia. La Fondazione con il Sud potrà sostenere l’iniziativa con un contributo fino a 500 mila euro. Al termine della fase di coprogettazione prevista nei prossimi mesi, i contenuti del progetto, con i dettagli sulla valorizzazione e fruizione pluriennale del Complesso, saranno presentati con apposita campagna di comunicazione.
“Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale per la valorizzazione del San Giovanni e per la crescita culturale e sociale della nostra città – ha dichiarato il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita –. Attraverso lo strumento del partenariato pubblico-privato si realizza un modello virtuoso che vede il Comune partecipe in ogni fase, dalla coprogettazione alla gestione, insieme agli altri soggetti istituzionali e sociali coinvolti. È un metodo che rafforza il legame tra le istituzioni e la comunità e che dimostra come il pubblico e il privato possano unire forze e competenze per generare valore condiviso”.
Sulla stessa linea, il Presidente della Fondazione con il Sud, Stefano Consiglio, ha sottolineato: “Il Complesso del San Giovanni a Catanzaro ospiterà presto nuove opportunità per la comunità, con occasioni per rafforzare legami e favorire l’integrazione lavorativa e sociale. Siamo molto contenti di questo risultato che è il frutto di un’importante collaborazione tra pubblico e privato sociale, una sinergia in cui crediamo fermamente e in cui ormai da diverso tempo la Fondazione con il Sud investe, nella convinzione che sia fondamentale per dar vita a esperienze di rigenerazione, cambiamento e sviluppo vero e duraturo del nostro Sud”. “Questo modello innovativo – ha dichiarato il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda – porterà ulteriore valore alla vita culturale e sociale. L’Ateneo di Catanzaro è parte attiva in questo processo di sviluppo e valorizzazione che coniuga perfettamente formazione ed inclusione nel cuore del centro storico della città. Il progetto regalerà una nuova vita al Complesso monumentale del San Giovanni, luogo in cui da anni si svolgono tutte le attività di alta formazione dell’Umg che saranno ulteriormente potenziate con azioni mirate e condivise”.
Nel Golfo di Taranto nasce il primo rifugio marino d’Europa per delfini in cattività
GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2025
TARANTO, ORE 15:00 – 16:30
Kètos – Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei
(Palazzo Amati, vico Vigilante)
In un’area di sette ettari protetta dall’isola di San Paolo, la più piccola delle isole Cheradi, nasce il San Paolo Dolphin Refuge, frutto della collaborazione con un team internazionale di esperti. Nel mare dove nuotano liberi Tursiopi, Stenelle, Grampi e Capodogli, i delfini provenienti da strutture zoologiche e centri di ricerca saranno accolti in un ambiente marino controllato, dove potranno gradualmente riadattarsi a condizioni naturali, vivere in sicurezza, monitorati attraverso le tecnologie più innovative dalla control room all’interno dei nuovi spazi del Centro Ketos al primo piano di Palazzo Amati. Il San Paolo Dolphin Refuge costituisce un modello sperimentale e replicabile che, in collaborazione con le strutture zoologiche europee, potrà favorire lo sviluppo di nuovi protocolli e infrastrutture per la gestione sostenibile e il benessere a lungo termine dei cetacei.
Il progetto San Paolo Dolphin Refuge, promosso dall’ente di ricerca Jonian Dophin Conservation e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, verrà illustrato nei dettagli il prossimo 6 novembre alle ore 15 a Palazzo Amati, negli spazi di Ketos, il Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei.
L’ evento di presentazione del progetto è promosso in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia, nell’ambito della partnership istituzionale tra Ambasciata e Fondazione con il Sud volta promuovere i legami tra la Spagna e il Sud Italia e i valori dell’amicizia tra popoli del Mediterraneo, attraverso iniziative sociali generative in ambito culturale e scientifico, e in collaborazione con il Comune di Taranto.
PROGRAMMA
Ore 15:00
Saluti istituzionali
Mattia Giorno, Vice Sindaco di Taranto Stefano Consiglio, Presidente Fondazione con il Sud Carlos Tercero, Consigliere Culturale e Scientifico dell’Ambasciata di Spagna in Italia
Palazzo Amati e il Centro Ketos
Marco Imperiale, Direttore generale Fondazione con il Sud Vittorio Pollazzon, Presidente Associazione Jonian Dolphin Conservation Stella Falzone, Direttrice MArTa – Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Presentazione progetto San Paolo Dolphin Refuge
Carmelo Fanizza, Fondatore e Responsabile San Paolo Dolphin Refuge Robert Gojceta, Responsabile Oceanografico di Valencia, Coordinatore dell’EEP (European Ex-situ Programme) dell’Associazione Europea di Zoo e Acquari (EAZA).
Mercoledì 29 ottobre, in occasione della scadenza del Bando “Sport e inclusione”, l’ufficio Attività Istituzionali fornirà assistenza telefonica dalle ore 14:30 alle ore 17:30. La scadenza del Bando è prevista, infatti, per il 30 ottobre alle ore 13:00.
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Forum Terzo Settore: Moretti eletto nuovo portavoce
22 Ottobre 2025
Giancarlo Moretti è il nuovo portavoce del Forum Terzo Settore, l’ente di rappresentanza del Terzo settore italiano che associa oltre 100 reti nazionali di Terzo settore per 120mila sedi territoriali.
La Fondazione con il Sud e Con i bambini ringraziano Vanessa Pallucchi per il prezioso lavoro svolto come portavoce del Forum Terzo Settore. In questi quattro anni di mandato ha sempre messo al centro l’importanza dell’impegno sociale e della società civile, rivendicando il loro ruolo attivo in ogni processo di democrazia partecipata.
Continueremo nella proficua collaborazione. A Giancarlo Moretti, nuovo portavoce e a tutti i componenti degli organi eletti auguriamo di poter svolgere il proprio mandato in armonia con le organizzazioni e attraverso un proficuo dialogo con le istituzioni e il territorio.
Con l’Open Day del 5 ottobre 2025, il Castello Carlo V di Lecce si apre alla città in una nuova veste. Il progetto deriva dell’accordo di partenariato pubblico-privato che vede insieme la Direzione Regionale Musei Puglia e l’Associazione temporanea di imprese «Open Castle» composta da The Monuments People, Consorzio «Sale della Terra» e Socioculturale scs – con il sostegno di Fondazione con il Sud.
L’iniziativa risponde all’obbiettivo del partenariato di incoraggiare la partecipazione attiva del Terzo Settore e il coinvolgimento della comunità e dei soggetti che intendono contribuire allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio.
Il castello, una delle opere fortificate più importanti della Puglia, sarà abitato da una comunità creativa, sociale, educativa e diventerà uno spazio di accoglienza e partecipazione. Ci saranno visite guidate, laboratori per bambini e adulti, attività artigianali, un hub creativo e un bar sociale. Particolare attenzione sarà rivolta ai percorsi educativi e all’inclusione, con iniziative dedicate a scuole, famiglie, cittadini e visitatori.
Questo progetto di gestione e valorizzazione è il primo esperimento di partenariato pubblico-privato su un edificio statale di così grandi dimensioni. Il castello, si presta così a diventare autentico simbolo della memoria storica collettiva, e con il progetto Open Castle si prepara a diventare un modello culturale innovativo, sostenibile e diversificato.
Creativity Pioneers Fund 2025: 8 non profit sostenute al Sud
2 Ottobre 2025
Il “Creativity Pioneers Fund” è un fondo promosso da Moleskine Foundation che vede, per la terza edizione, la partecipazione di Fondazione con il Sud, insieme ad altri partner, per sostenere le piccole organizzazioni non profit che promuovono la creatività come strumento di cambiamento sociale.
La call, pubblicata a marzo 2025, ha visto la partecipazione di oltre 2.300 organizzazioni da 141 paesi di tutto il mondo, tra cui sono state selezionate le 50 organizzazioni beneficiarie (9 italiane, di cui 8 provenienti dalle regioni del Sud), le quali otterranno un contributo di 5 mila euro.
Gli 8 ets del Sud Italia selezionati entreranno a far parte della comunità di pioneers in cui sono presenti anche altre organizzazioni di terzo settore meridionale selezionate nelle precedenti edizioni dell’iniziativa (2023 e 2024) grazie al contributo di Fondazione Con il Sud. Tutte potranno beneficiare di occasioni di dialogo, formazione e scambio di buone pratiche in un contesto internazionale.
Di seguito il dettaglio delle 8 organizzazioni selezionate.
RadioJP– Putignano (Puglia), associazione di promozione sociale che rappresenta un presidio culturale promuovendo espressione libera, partecipazione attiva e rigenerazione urbana in una realtà provinciale segnata dallo spopolamento giovanile, offrendo stimoli concreti a chi sceglie di restare o tornare. Utilizza la radio come strumento educativo e creativo per sviluppare pensiero critico, competenze comunicative e produzione audio.
Nessuno Resti Fuori – Matera (Basilicata), associazione che promuove l’inclusione sociale e culturale attraverso il teatro e lo spettacolo intesi come strumenti di partecipazione attiva, co-creazione e educazione permanente. Si impegna a creare spazi accessibili, sostenibili e partecipativi, dove la cultura diventa esperienza collettiva, strumento di crescita e trasformazione.
Associazione Culturale Giovani Iddocca ETS – Laconi OR (Sardegna), associazione nata per contrastare lo spopolamento e la marginalizzazione culturale delle aree interne della Sardegna, promuovendo la rigenerazione dei territori attraverso l’arte, la natura e la partecipazione attiva. Fondata da giovani rientrati nel proprio paese, l’associazione crede nel potenziale delle comunità rurali come centri di innovazione sociale.
Nuova Destinazione d’ Uso – San Giorgio del Sannio – Benevento (Campania), associazione fondata per valorizzare il potere trasformativo dell’arte a beneficio della crescita personale e sociale. La missione è rendere l’arte accessibile, soprattutto a chi affronta ostacoli sociali o economici, attraverso laboratori, performance ed eventi creativi. Offre opportunità culturali per giovani e gruppi marginalizzati, promuovendo cultura artistica, sviluppo civile, dialogo e cittadinanza attiva.
Our Voice – Palermo (Sicilia), associazione che opera in Italia e in Uruguay, con particolare attenzione alle città di Palermo e Montevideo, territori segnati da forti discriminazioni economiche e disagio sociale, con l’obiettivo di promuovere attività socio-culturali emancipatorie. Attraverso l’arte, il giornalismo indipendente e l’accompagnamento socio-sanitario, l’associazione offre alternative sociali e culturali, sensibilizzando su temi quali antimafia, discriminazioni, diritti umani e dipendenze, promuovendo la cittadinanza attiva.
Compagnia D’Arte Dinamica AlphaZTL – Brindisi (Puglia), compagnia di danza unica in Italia con sede all’interno del carcere di Brindisi, che usa l’arte per abbattere barriere sociali e promuovere l’inclusione di persone marginalizzate. Attraverso danza, teatro e performance multidisciplinari, l’associazione coinvolge detenuti e altre minoranze spesso escluse, trasformandoli in protagonisti attivi e visibili.
Occhio Vivo – Cava D’aliga (Ragusa – Sicilia), associazione che opera a Scicli e nella provincia di Ragusa, dove promuove cultura, partecipazione e innovazione sociale a partire dal territorio. Attiva percorsi artistici e collaborativi che coinvolgono giovani, famiglie, gruppi minoritari e comunità locali per generare conoscenza, opportunità e nuove forme di cittadinanza attiva.
NON aps – Catanzaro (Calabria), associazione impegnata sul contrasto dell’emigrazione giovanile attraverso eventi che possano stimolare i giovani al restare in Calabria. Promuove eventi culturali con lo scopo di proporre un dialogo tra i giovani e istituzioni attraverso talk, dibattiti e manifestazioni culturali, utilizzando l’arte e la comunicazione come strumenti di partecipazione attiva.
L’obiettivo generale del Fondo è quello di democratizzare le competenze creative, in modo che non siano solo capacità esercitate dai fortunati e dai privilegiati, sostenendo piccole organizzazioni in tutto il mondo che utilizzano la creatività per catalizzare il cambiamento sociale. Dal cambiamento climatico all’uguaglianza di genere, dai diritti umani all’istruzione di qualità e alla migrazione, i Creativity Pioneers stanno affrontando le questioni più urgenti del mondo. L’accesso ai finanziamenti rappresenta solo un punto di partenza per un sistema di collaborazione più ampio, verso un modello di piattaforma in cui Moleskine Foundation e i suoi partner agiscono come costruttori di ecosistemi.
Al via la campagna promossa da Acri e Assifero in occasione della giornata europea delle Fondazioni per valorizzare i progetti che creano nuove opportunità per i giovani.
Per il 57% degli italiani la città in cui vivono non offre spazi e opportunità adeguati ai giovani, né luoghi che agevolino l’incontro di persone nuove e interessanti. Inoltre, per la maggioranza degli italiani, offrire più occasioni di crescita e socialità a bambini e ragazzi significherebbe ridurre il rischio di marginalità sociale, favorire relazioni positive e valorizzare i talenti.
Lo rileva l’indagine “Gli italiani e il tempo libero. Giovani e adulti a confronto tra interessi e opportunità”, realizzata da SWG per Acri e presentata a Roma lo scorso 22 settembre.
Il contrasto delle disuguaglianze di opportunità per le nuove generazioni è al centro di “Germogliazioni. Giovani primavera di comunità”, campagna promossa da Acri e Assifero con le quasi 200 Fondazioni associate, in occasione della tredicesima Giornata Europea delle Fondazioni. Dal 22 settembre al 1° ottobre partecipano 150 progetti in tutta Italia che ogni giorno offrono ai giovani esperienze accessibili di cultura, sport, conoscenza, socialità e lavoro. L’elenco completo è sul sito www.germogliazioni.it.
Si tratta solo di una piccola rappresentanza delle migliaia di iniziative realizzate in tutta la penisola dalle organizzazioni del Terzo settore, che promuovono inclusione e contrasto delle disuguaglianze. Al loro fianco ogni giorno ci sono le Fondazioni, convinte che creare opportunità per tutti i giovani – indipendentemente dalle condizioni sociali di partenza – significhi dare piena attuazione ai principi costituzionali e offrire al Paese la possibilità di crescere grazie al contributo di tutti.
Tra i 150 progetti che partecipano a Germogliazioni ci sono iniziative molto diverse tra loro, accomunate dall’obiettivo di offrire nuove opportunità ai ragazzi dal contrasto alla povertà educativa fin dai primi anni, con servizi negli asili nido a servizi di accompagnamento ai giovani Neet in percorsi di formazione e orientamento; a iniziative interamente ideate e guidate da under 30, come radio comunitarie, festival culturali, laboratori creativi e spazi autogestiti.
Tra questi anche due progetti sostenuti da Fondazione Con il Sud: “Volontariato Peer 2 Peer” e promosso da MaBasta – Movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti in Puglia e Recap Simeto che mira a creare percorsi di partecipazione dei cittadini e imprenditoria sociale giovanile nei 10 comuni della Valle del Simeto a Catania.
Nell’elenco sono presenti anche due progetti selezionati da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile: il progetto Scoop – Scuola Cooperativa di Prossimità, coordinato dalla cooperativa sociale Comunità del Giambellino, che ha l’obiettivo di ridurre la segregazione scolastica nel Municipio 6 di Milano, e il progetto Cre.Di.M.I. (Creare Distretti Micro per l’Inclusione), che ha rafforzato la comunità educante dei quartieri Modena, San Sperato e San Giorgio Extra di Reggio Calabria.
Violenza contro le donne, dipendenza dai social, benessere psicologico, rielaborazione della perdita di una figura importante come un nonno o un genitore. Sono alcuni dei temi più significativi affrontati da ragazze e ragazzi nei racconti finalisti del Premio Energheia 2025, promosso dall’associazione Energheia insieme a numerosi partner e aperto a persone di tutte le età, ma con sezioni dedicate ai giovani talenti.
La cerimonia conclusiva del premio si è svolta sabato 13 settembre a Matera, sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi. Ospiti della serata i membri della giuria: Raphael Ebgi, Professore di filosofia Università Vita-Salute San Raffaele; Fabrizio Minnella, Responsabile comunicazione Fondazione con il Sud e Con i Bambini; Gianluigi Trevisi, Direttore Time Zones. Erano presenti, inoltre, i finalisti del Premio Energheia Italia 2025 (Premio Energheia, I brevissimi di Energheia “D. Bia”, Energheia Cinema) e gli autori e le autrici finalisti del Premio Energheia Europa provenienti dai seguenti Paesi: Austria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna.
La vincitrice del Premio Energheia, giunto quest’anno alla 31^ edizione, è Sarah Bonsignore, 17 anni, di Palermo, con il racconto “Aimed to kill”. La stessa autrice ha vinto anche il premio per il miglior racconto da sceneggiare. Inoltre, due racconti sono stati segnalati ex aequo: “Limbo” di Irene Coldani, 21 anni, di Rozzano (MI), e “L’ultimo giorno” di Gemma Fundoni, 16 anni, di Buddusò (SS). Irene Coldani con “Limbo” si è aggiudicata anche un corso di scrittura presso la Scuola del Libro di Roma, diretta dalla scrittrice Violetta Colonnelli.
Per la terza edizione consecutiva, continua la collaborazione con la Fondazione con il Sud e Con Magazine, che hanno messo a disposizione delle gift card per l’acquisto di libri destinati a 14 giovani finalisti del premio letterario e della sezione “I brevissimi di Energheia”.
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