Violenza contro le donne, dipendenza dai social, benessere psicologico, rielaborazione della perdita di una figura importante come un nonno o un genitore. Sono alcuni dei temi più significativi affrontati da ragazze e ragazzi nei racconti finalisti del Premio Energheia 2025, promosso dall’associazione Energheia insieme a numerosi partner e aperto a persone di tutte le età, ma con sezioni dedicate ai giovani talenti.
La cerimonia conclusiva del premio si è svolta sabato 13 settembre a Matera, sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi. Ospiti della serata i membri della giuria: Raphael Ebgi, Professore di filosofia Università Vita-Salute San Raffaele; Fabrizio Minnella, Responsabile comunicazione Fondazione con il Sud e Con i Bambini; Gianluigi Trevisi, Direttore Time Zones. Erano presenti, inoltre, i finalisti del Premio Energheia Italia 2025 (Premio Energheia, I brevissimi di Energheia “D. Bia”, Energheia Cinema) e gli autori e le autrici finalisti del Premio Energheia Europa provenienti dai seguenti Paesi: Austria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna.
La vincitrice del Premio Energheia, giunto quest’anno alla 31^ edizione, è Sarah Bonsignore, 17 anni, di Palermo, con il racconto “Aimed to kill”. La stessa autrice ha vinto anche il premio per il miglior racconto da sceneggiare. Inoltre, due racconti sono stati segnalati ex aequo: “Limbo” di Irene Coldani, 21 anni, di Rozzano (MI), e “L’ultimo giorno” di Gemma Fundoni, 16 anni, di Buddusò (SS). Irene Coldani con “Limbo” si è aggiudicata anche un corso di scrittura presso la Scuola del Libro di Roma, diretta dalla scrittrice Violetta Colonnelli.
Per la terza edizione consecutiva, continua la collaborazione con la Fondazione con il Sud e Con Magazine, che hanno messo a disposizione delle gift card per l’acquisto di libri destinati a 14 giovani finalisti del premio letterario e della sezione “I brevissimi di Energheia”.
Venerdì 19 settembre alle 18.30 a Palazzo La Rocca di Ragusa Ibla. Con l’autore dialogherà Aldo Bonomi, sociologo e fondatore del Consorzio AASTER, tra i più attenti interpreti delle trasformazioni sociali e culturali dei territori. A introdurre l’incontro sarà Stefania Paxhia, direttrice del Ragusa Foto Festival.
Patrocinata dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, e realizzata dal Consorzio AASTER insieme con la Caritas Diocesana di Ragusa, l’iniziativa si inserisce nel programma di eventi della tredicesima edizione del Ragusa Foto Festival. Un incontro che mette in dialogo due visioni – quella dell’analisi sociale e quella della pratica comunicativa – per riflettere su come la cultura possa rigenerare comunità e territori.
Sabato 20 settembre alle 9.30 nella Sala Martorana di Palazzo Comitini a Palermo (Via Maqueda, 100), si terrà il convegno “Quinto Capitale. Lo sguardo e le parole delle comunità accoglienti” per esplorare le potenzialità narrative del settore sociale. L’iniziativa è organizzata dal Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) della città di Palermo, insieme al Centro diaconale La Noce e a “Il Mediterraneo24”.
A ragionare sul “capitale narrativo” sono stati coinvolti, oltre all’assessore all’Innovazione istituzionale e all’Accoglienza migranti Fabrizio Ferrandelli e ad Angela Errore responsabile di “Casa dei Diritti” e del Sai Palermo:Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione della Fondazione con il Sud e dell’impresa sociale Con i bambini; Gabriella Debora Giorgione, giornalista ed esperta comunicazione del Sai Palermo; Anna Ponente, direttrice del Centro diaconale “La Noce”-Istituto valdese; Filippo Passantino, giornalista e direttore de “Il Mediterraneo 24”; Pino Ciociola, giornalista di “Avvenire”; Matteo Scali, giornalista e coordinatore di “RBE–Radio Beckwith evangelica e Tv”; Claudio Geymonat, giornalista di “Riforma–L’Eco delle Valli valdesi”.
Lunedì 29 settembre alle 17.30 nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara a Napoli (Via Carbonara 4). All’incontro di presentazione del libro, introdotto da Stefano Consiglio presidente della Fondazione con il Sud parteciperanno, oltre all’autore Fabrizio Minnella, padre Antonio Loffredo, Marco Rossi-Doria presidente di Con i bambini, Conchita Sannino giornalista La Repubblica, Angelica Viola cooperativa sociale L’Orsa maggiore, conclusioni di Carlo Borgomeo, modera Vincenzo Porzio responsabile comunicazione La Paranza. L’incontro è organizzato insieme al MUDD – Museo Diocesano Diffuso di Napoli.
Il libro “Comunicare vuol dire fiducia” è un invito aperto a operatori sociali, comunicatori, istituzioni pubbliche, imprese responsabili e cittadini attivi a ripensare la comunicazione come strumento generativo e partecipativo, capace di costruire fiducia e alimentare processi di cambiamento.
Con due eventi, uno a Messina il 23 settembre e uno a Roma il 26, si conclude il progetto europeo SOFIGREEN, cofinanziato dalla Commissione Ue, che all’obiettivo di sostenere la transizione ecologica delle PMI dell’economia sociale, la loro preparazione agli investimenti, il loro accesso ai finanziamenti.
Il progetto, che si è sviluppato in tre paesi (Italia, Francia e Spagna), è promosso da Fondazione Messina, insieme a Fondazione con il Sud, Banca Etica, Archer Group, MedWaves, Faecta, La Nef, Febea e Reves.
A Messina, il 23 settembre a partire dalle ore 9, presso la sede della Fondazione Horcynus Orca a Capo Peloro, i partner del progetto discuteranno dei suoi risultati e alle prospettive di rilancio dei processi e degli strumenti finanziari a sostegno delle imprese social-green e dei loro territori.
A Roma, il 26 settembre a partire dalle 9.15, presso la sede Acri in Via del Corso 267, si approfondiranno strategie e caratteristiche di uno sviluppo locale equo e sostenibile, non solo sul piano economico ma anche ambientale e sociale, a supporto, in particolare, delle persone che vivono condizioni di fragilità.
Nel pomeriggio del 26 sarà presentato il libro Eutopia Messina, pubblicato dalla Fondazione con Horcynus Digital Edition, in cui si presenta il programma Eutopia: la strategia rilanciata di recente da Fondazione Messina nel suo Piano Strategico che punta a essere un modello replicabile non solo a livello nazionale, ma anche nella sponda Sud del Mediterraneo.
Per il workshop del 26 settembre a Roma i posti sono limitati ed è necessario prenotarsi inviando mail a m.decola@fdcmessina.org
Riabitare il Sud: mappa delle comunità partecipanti
29 Luglio 2025
Mappa dei comuni e enti terzo settore che hanno partecipato al bando riabitare al sud
Online la mappa che fotografa la partecipazione al bando “Riabitare il Sud”, promosso dalla Fondazione con il Sud e rivolto a piccoli Comuni e organizzazioni di terzo settore meridionali, per iniziative di sviluppo locale per la rigenerazione demografica e rivitalizzazione delle comunità.
Sono 57 candidature che interessano gruppi promotori composti da oltre 460 enti tra Comuni e Terzo settore. Si apre la fase di analisi e valutazione, che porterà alla selezione di almeno 4 territori in cui avviare interventi di sviluppo locale prendendo anche la possibilità di allargare il partenariato ad altre organizzazioni non profit. A disposizione 8 milioni di euro.
Dalla mappa dei partecipanti al bando, presentata lo scorso 23 luglio al presidente di Anci in occasione della firma del protocollo di collaborazione con la Fondazione con il Sud, emergono tanti piccoli comuni che non si arrendono allo spopolamento e che stanno lavorando per garantire una visione di futuro a territori che da millenni sono la culla della civiltà.
La mappa è formata da 278 Comuni, dove vivono circa 800.000 persone, diffusi in tutte le regioni del Sud Italia, che in risposta al bando “Riabitare il Sud”, promosso dalla Fondazione, hanno messo a punto delle proposte di rigenerazione demografica per rispondere alla sfida dello spopolamento.
Un’ottima rappresentazione visiva dell’Italia di cui abbiamo bisogno: quella che di fronte ad una difficoltà reagisce e mette in campo visioni più lunghe, costruendo alleanze, cercando di trovare soluzioni possibili e partecipative. L’Italia che vuole fare ripartire la natalità, che vuole dare prospettive a chi intende vivere nel luogo in cui è nato, che vuole dare la possibilità di tornare a casa a chi per lavoro o per studio in passato è andato via, che vuole dare accoglienza a chi è alla ricerca di una nuova casa.
Questa è l’Italia che lavora per costruire insieme un futuro migliore per i propri cittadini.
Carceri: Fondazione Con il Sud dona 1200 ventilatori a colonna
28 Luglio 2025
Stefano Consiglio: Con questa azione concreta, sebbene parziale rispetto alle reali esigenze degli istituti di pena meridionali, vogliamo alzare il livello di attenzione sulle condizioni delle carceri italiane
“Abbassiamo la temperatura per alzare il livello di dignità”. Con questo auspicio, la Fondazione con il Sud ha deciso di acquistare e donare 1.200 “ventilatori a colonnina” alle carceri del Sud Italia.
La Fondazione è impegnata da anni nella promozione e sostegno di iniziative e progetti per l’inserimento socio-lavorativo di persone detenute attraverso bandi ad hoc. Il lavoro, oltre a restituire dignità al tempo trascorso in carcere per scontare la propria pena, è l’elemento principale che riduce drasticamente le percentuali di recidive, che si verificano in quasi il 70% dei casi tra chi non lavora e solo nel 2% tra chi ha vissuto un’esperienza lavorativa. Da considerare, inoltre, le ricadute positive sull’autostima e sul benessere. Ciò acquista ancora più importanza se si considerano gli allarmanti dati sul fenomeno dell’autolesionismo e dei suicidi in carcere: secondo i dati del Consiglio d’Europa, nel 2022 il tasso di suicidi nelle carceri italiane era più del doppio della media europea (15 casi ogni 10.000 persone detenute, a fronte di una media di 7,2 casi). Nel 2025 si contano già 134 decessi in carcere per suicidi, carenza nell’assistenza sanitaria, morti per cause non chiare, overdose (dati “Morire di carcere”, Ristretti.org)
“Le temperature molto alte di queste settimane diventano drammaticamente più insostenibili in un contesto come quello carcerario in cui al caldo si aggiungono altri fattori, su tutti il sovraffollamento, che possono contribuire, tra l’altro, a creare tensioni e incidenti” sottolinea Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud. “Crediamo nel principio rieducativo della pena e siamo impegnati nel sostenere azioni e progetti che offrano una seconda opportunità alle persone detenute, confortati anche dai risultati evidenti di abbattimento della recidiva. Se è vero che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri, allora occorre fare tanto. In queste settimane di caldo intenso, donando i ventilatori, una piccola azione concreta sebbene parziale rispetto alle reali esigenze degli istituti di pena meridionali, vogliamo alzare un po’ il livello di civiltà e di attenzione sulle condizioni delle carceri italiane”.
Di seguito la campagna social:
I dispositivi sono stati donati dalla Fondazione con il Sud partendo dall’esempio della recente donazione di ventilatori al carcere di Uta in provincia di Cagliari da parte della Fondazione Domus de Luna, coinvolta nella gestione operativa dell’iniziativa grazie anche alla partecipazione attiva di Trony nel reperimento e nella distribuzione dei ventilatori.
Si ringraziano Ugo Bressanello e Carla Ghiani di Domus de Luna e Luciana Delle Donne di Made in Carcere per la collaborazione e l’impegno profuso per l’iniziativa, i provveditori, i dirigenti e i direttori degli istituti di pena che hanno accolto positivamente e con entusiasmo la proposta della Fondazione con il Sud collaborando affinché potesse concretizzarsi velocemente.
I dispositivi donati dalla Fondazione Con il Sud andranno ad oltre 40 istituti penali e strutture con popolazione maschile, femminile, minorile e in particolare:
nelle Case circondariali di Matera, Potenza, Melfi, San Severo, Trani, Taranto, Lecce, Sassari, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Caltanissetta, Castelvetrano, Gela, Giarre, Piazza Armerina, Ragusa, “P. Di Lorenzo” di Agrigento, “Piazza Lanza” di Catania, “Bicocca” di Catania, “L. Bodenza” di Enna, “A. Lorusso – Pagliarelli” di Palermo, “A. Burrafato” di Termini Imerese, “P. Cerulli” di Trapani, “Antimo Graziano” di Avellino, “Michele Gaglione” di Benevento, “Giuseppe Salvia” di Napoli Poggioreale, “Antonio Caputo” di Salerno, “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere; nelle Case di reclusione di Oristano, Palermo Ucciardone, Augusta, Favignana, Noto, San Cataldo, Sciacca, Siracusa; negli Istituti Penali Minorili di Nisida e di Airola e nelle Sartorie esternee officine creative di Lecce e Lequile.
Lecce: mezzo milione per valorizzare il Castello Carlo V
24 Luglio 2025
Grazie al Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e dalla Fondazione con il Sud finalizzato alla valorizzazione di beni culturali nel Mezzogiorno da parte di Enti del Terzo Settore, la Direzione regionale Musei Puglia tramite avviso pubblico in collaborazione con Fondazione con il sud ha selezionato il progetto “Open Castle Meeting Point” per la valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce attraverso una co-gestione pubblico-privato sociale. La Fondazione con il Sud ha deliberato un contributo di 500 mila euro di risorse private per la fase di startup del progetto.
Al termine del percorso di co-progettazione, che ha coinvolto tutti gli attori interessati a vario titolo al progetto, è stato attivato il partenariato speciale pubblico-privato della durata di 6 anni destinato ad incoraggiare la partecipazione attiva del Terzo Settore e il coinvolgimento della comunità e dei soggetti che intendono contribuire allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. L’accordo è stato siglato con la rete composta dalle tre organizzazioni partner proponenti: la cooperativa sociale The Monuments People (ente capofila), il consorzio Sale della Terra e Socioculturale Scs.
“Open Castle Meeting Point” punta a consolidare il Castello Carlo V come luogo di cultura aperto alla comunità e attrattore turistico di rilievo, attraverso la definizione di flussi di turismo culturale, sostenibile ed esperienziale.
Sarà avviata un’azione di ricostruzione e valorizzazione della memoria storica del Castello, attraverso la creazione di un archivio circolare di memorie con il coinvolgimento attivo della comunità e in collaborazione con partner qualificati come l’Università del Salento.
Durante gli orari di apertura del sito saranno garantiti i servizi standard attraverso l’attivazione di un front office dedicato, gestito dai tre operatori. Da qui partiranno i tour guidati, organizzati con il supporto tecnico e operativo di 12 guide turistiche e operatori specializzati. L’esperienza di visita sarà arricchita da una audioguida realizzata ad hoc, disponibile in più lingue, inclusa la Lingua dei Segni (LIS), per garantire piena accessibilità. Sarà inoltre attivato un sistema di ticketing integrato, che permetterà l’acquisto dei biglietti sia in loco sia online tramite il sito web del Castello.
Oltre ai servizi di base, il progetto prevede una serie di iniziative volte a rafforzare il legame con il territorio e ad ampliare l’offerta culturale, rassegne artistiche in collaborazione con realtà locali, la creazione di un hub aperto alla partecipazione di artigiani del territorio finalizzato alla produzione di gadget e prodotti artigianali di alta qualità per lo shop del Castello e la realizzazione di percorsi didattici e laboratori rivolti a scuole, con spazi dedicati all’apprendimento attivo e all’interazione.
È prevista inoltre l’attivazione di un “bar sociale”, che promuoverà i principi dello slow food, l’utilizzo di prodotti a km 0, il commercio equo e solidale e la diffusione della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale. La gestione del bar coinvolgerà anche persone in condizione di fragilità sociale, attraverso progetti formativi personalizzati con budget educativi e l’attivazione di cinque borse lavoro e tre inserimenti lavorativi che permetteranno a soggetti fragili di affiancare due risorse professionali nella gestione dell’attività.
Sviluppo locale: Anci e Fondazione con il Sud contro spopolamento
23 Luglio 2025
Manfredi (Anci): “Comuni in prima linea per favorire condizioni utili a creare sinergie e attrarre nuove energie nei territori a rischio spopolamento: possiamo dare un futuro a coloro che scelgono di viverli”. Consiglio (Fondazione con il Sud): “Fondamentale promuovere alleanze pubblico – privato sociale, indispensabili per offrire opportunità concrete a chi intende restare, rientrare o stabilirsi al Sud”.
Collaborare alla realizzazione di un programma di sviluppo locale per innescare processi di rigenerazione demografica e di rivitalizzazione sociale dei territori, nell’ambito del bando “Riabitare il Sud” promosso dalla Fondazione con il Sud a favore di piccoli Comuni e organizzazioni di Terzo settore meridionali. Questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato dai presidenti Gaetano Manfredi (Anci) e Stefano Consiglio (Fondazione con il Sud).
La Fondazione con il Sud ha individuato come obiettivo strategico per il triennio 2025-2027 quello di affrontare e contrastare lo spopolamento del Mezzogiorno e, con il bando “Riabitare il Sud”, intende sostenere piccoli comuni e organizzazioni di Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia nella realizzazione di interventi di sviluppo locale che contribuiscano a rallentare il processo di abbandono, coinvolgendo attivamente le comunità locali e ponendo le basi per la loro rivitalizzazione. La Fondazione con il Sud mette a disposizione 8 milioni di euro di risorse private con l’obiettivo di selezionare quattro progetti di sviluppo locale per la rigenerazione demografica e sociale dei territori. Un tema questo dello spopolamento che vede Anci da tempo coinvolta anche favorendo la diffusione di buone pratiche e di esperienze. Nello specifico Anci contribuisce all’iniziativa diffondendo la conoscenza dell’iniziativa tra i Comuni, contribuendo alla valorizzazione e diffusione delle azioni condotte dai Comuni nell’ambito del Bando.
Manfredi (Anci): “Lo spopolamento dei nostri piccoli Comuni, soprattutto nel Mezzogiorno, rappresenta una sfida cruciale che richiede risposte concrete e sinergie tra istituzioni e territori. L’ANCI è da tempo in prima linea su questo fronte, promuovendo il confronto e la diffusione di pratiche virtuose tra gli enti locali. La collaborazione con Fondazione con il Sud è un ulteriore e fondamentale passo in questa direzione. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza e il nostro capillare contatto con i Comuni per amplificare la portata di questa iniziativa e supportare le amministrazioni locali nel creare le condizioni necessarie affinché le comunità possano attrarre nuove energie e invertire la rotta dell’abbandono. Unendo le forze tra pubblico e privato sociale, possiamo dare un futuro ai territori e ai cittadini che scelgono di viverli”.
Consiglio (Fondazione con il Sud): “Ringrazio Anci per la preziosa collaborazione. Per affrontare sfide impegnative come quella del contrasto allo spopolamento è necessario creare alleanze di senso pubblico-privato a tutti i livelli, con l’obiettivo condiviso di rigenerare le comunità, dal punto di vista demografico e sociale, facendo in modo che chi vuole restare nel proprio territorio, chi vuole tornare e chi intende giungere o fermarsi possa farlo. Al bando Riabitare al Sud hanno partecipato 265 Comuni insieme a 204 enti di terzo settore meridionali. Questo primo risultato dimostra che vi sono già tante comunità al Sud che non intendono subire passivamente lo spopolamento e che vogliono affrontarlo creando delle sinergie e le condizioni necessarie per dare una svolta concreta. La collaborazione tra terzo settore e Comuni del Sud non si limita solo a questo bando ma è trasversale a tutte le iniziative messe in campo dalla Fondazione, come ad esempio quelle in corso per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e il bando Sport e inclusione”.
Sono disponibili online su www.bilanciodimissione.it il Bilancio di Missione 2024 della Fondazione con il Sud e il Bilancio sociale 2024 di Con i Bambini, che raccontano le attività e i bandi promossi nel corso dell’anno. I bilanci sono interamente navigabili sul sito dedicato, con informazioni e contenuti facilmente accessibili e condivisibili.
Per il Bilancio della Fondazione con il Sud abbiamo utilizzato un’immagine generata con l’intelligenza artificiale per rappresentare un Mezzogiorno in controtendenza con le statistiche sullo spopolamento. Abbiamo immaginato piazze piene, comunità vive, generazioni che si incontrano: un Sud popoloso che torna ad essere abitato.
Una frattura narrativa e una provocazione che unisce due trend: da un lato l’intelligenza artificiale che rappresenta uno dei fenomeni più dirompenti e controversi del nostro tempo, portatore di opportunità ma anche di rischi. Dall’altro, il fenomeno dello spopolamento che viene ormai raccontato come un destino inevitabile, definito addirittura “irreversibile” nel Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne.
Al contrario, crediamo che occorre reagire perché siamo di fronte a un problema cruciale per il nostro futuro. Servono politiche di grande apertura e collaborazione tra Stato, Regioni e Comuni e tra Pubblico e privato sociale, per accettare “insieme” la sfida demografica, immaginando nuove politiche di welfare e sinergie tra PA, mondo produttivo e Terzo settore. Dobbiamo provare ad immaginare un futuro nuovo che coinvolga le comunità locali, per ricreare le condizioni per consentire alle persone di fare figlie e figli, per dare la possibilità a chi vuole restare nei luoghi in cui si è nati di poter avere un lavoro dignitoso, per offrire l’occasione di tornare a chi è andato via, per creare le condizioni per attrarre chi vive altrove e che per scelta o necessità ha deciso di andare via ed è alla ricerca di un nuovo Paese in cui vivere.
In tal senso, “Rilancio di missione” non è un errore tipografico ma è un ulteriore sviluppo della missione della Fondazione con il Sud legata all’obiettivo strategico prioritario del triennio 2025-2027 di promuovere e favorire la rigenerazione demografica e sociale del Sud Italia.
Si può fare. Esistono già dei modelli collaborativi e partecipativi che funzionano. La Fondazione Con il Sud, nata diciotto anni fa dall’alleanza tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del Terzo settore, ha promosso oltre 1.900 iniziative al Sud – tra cui la nascita delle prime 7 fondazioni di comunità meridionali (nel Centro storico e nel Rione Sanità a Napoli, a Salerno, a Benevento, a Messina, nel Val di Noto, ad Agrigento e Trapani) – coinvolgendo più di 7.500 mila organizzazioni diverse – tra non profit, enti pubblici e privati – ed erogando complessivamente quasi 320 milioni di euro.
Nel 2024 sono state sostenute 87 iniziative con oltre 18 milioni di euro, in particolare sui temi legati al benessere dei caregiver familiari di persone con elevato carico di cura; alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie con iniziative di natura sociale, culturale ed economica o di i beni culturali inutilizzati di pregio storico, artistico e culturale.
A questi si aggiunge, tra gli altri, il sostegno a progetti cofinanziati con altri enti erogatori in ambiti come il supporto a organizzazioni non profit che promuovono la creatività come strumento di cambiamento sociale; l’esperienza teatrale in carcere; il sostegno a organizzazioni del terzo settore impegnate nel consolidamento dell’esperienza dei corridoi umanitari, nell’assistenza sanitaria e legale ai migranti giunti da poco in Italia o in fase di transito.
Il 2024 si è concluso con un avanzo di esercizio di circa 37,8 milioni di euro. Lo stanziamento complessivo di risorse per il 2025 è di 20,5 milioni di euro, provenienti dalla destinazione dell’avanzo di esercizio.
Sul sito è disponibile anche il Bilancio sociale di Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione e nata nel 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In questi anni, Con i Bambini ha selezionato oltre 800 progetti in tutta Italia, sostenuti con un contribuito complessivo di 497 milioni di euro, coinvolgendo oltre mezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie. Attraverso i progetti sono state messe in rete più di 9.500 organizzazioni, tra terzo settore, scuole, enti pubblici e privati rafforzando le “comunità educanti” dei territori.
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Acri: rinnovato il sostegno alla Fondazione Con il Sud
21 Luglio 2025
Il Consiglio di Acri ha approvato il rinnovo del sostegno alla Fondazione Con il Sud per il periodo 2026-2030. L’impegno deliberato prevede lo stanziamento – da parte delle Fondazioni di origine bancaria associate – di 20 milioni di euro all’anno per il prossimo quinquennio, confermando così la volontà di proseguire, in modo stabile e strutturato, un’azione congiunta di solidarietà nazionale per il rafforzamento del capitale sociale nel Mezzogiorno.
“La Fondazione Con il Sud si è affermata come modello esemplare anche grazie all’originalità della governance condivisa, Fondazioni e Terzo settore, che la rende un’esperienza unica nel panorama italiano.” – si legge nella nota di Acri – “In 19 anni di attività ha dimostrato una grande capacità di intercettare le istanze dei territori, sviluppare meccanismi di intervento efficaci e innovativi e rappresentare un punto di riferimento per il sostegno alle iniziative del Volontariato e del Terzo settore del Mezzogiorno”, si legge nella nota di Acri.
Ringraziamo Acri e tutte le fondazioni aderenti per il rinnovato sostegno, fondamentale per assicurare al Terzo settore meridionale un importante supporto per garantire la crescita della società civile.
Un gruppo di giornalisti e rappresentanti di Fondazioni ha visitato il Parco dei Paduli nel basso Salento in occasione del press tour “Visioni con il Sud. Viaggio nel Salento dei Paduli”, promosso e organizzato dalla Fondazione Con il Sud. L’obiettivo dell’iniziativa è stato portare all’attenzione dell’opinione pubblica la straordinaria esperienza di comunità e di rigenerazione che si sta realizzando in questa vasta area interna di 5.500 ettari in provincia di Lecce, che ricade in otto piccoli comuni: Botrugno, Giuggianello, Muro Leccese, Nociglia, Sanarica, San Cassiano, Supersano e Surano.
Qui, dal 2022, il progetto “Santi Paduli”, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud e coordinato da LUA – Laboratorio Urbano Aperto, ha avviato un “cantiere del cambiamento” per la rigenerazione demografica e sociale del territorio. Associazioni, comuni, scuole, agricoltori, piccole imprese e cittadini collaborano per contrastare lo spopolamento, puntando su paesaggio, agricoltura sostenibile e cibo sano, e offrendo l’opportunità ai giovani di restare, ritornare o trasferirsi in questo territorio.
Un modello in linea con il Piano programmatico triennale della Fondazione, presentato a marzo, che individua nel contrasto allo spopolamento del Sud, e dunque nella “rigenerazione” demografica e sociale delle comunità, l’obiettivo strategico degli interventi nel triennio 2025-2027.
Tra le tappe del press tour, la visita dell’Uliveto pubblico e il Bosco del parco che mira alla rigenerazione del paesaggio, messo a dura prova dalla Xylella, il batterio killer che ha colpito drammaticamente gli ulivi, molti secolari, nel Salento; la visita dell’Opificio dei frutti minori, un ex deposito recuperato e riconvertito, in cui i frutti “esclusi” dalla grande distribuzione commerciale saranno trasformati e valorizzati. Soprattutto, è stata offerta l’opportunità di conoscere da vicino La Buona Mensa, il servizio di refezione pubblica avviato nell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo, che porta il cibo buono, cioè sano, a km 0, rispettoso dell’ambiente, dei produttori e dell’economia locale, nelle mense di scuole e istituti per l’infanzia dell’area degli otto comuni. Gestito dalla Cooperativa Santa Fucina, nata nell’ambito del progetto Santi Paduli, il servizio della Buona Mensa comprende anche un Menu parlante che, affisso nelle mense scolastiche, indica la provenienza dei prodotti consumati, valorizzando così chi fornisce le materie prime. Nel 2025, la Buona Mensa ha, inoltre, ricevuto il premio nella categoria “Piccoli ma Grandi” da Foodinsider, l’osservatorio sulle mense scolastiche che ogni anno monitora lo stato del servizio di ristorazione scolastica. Tra le altre visite, oltre all’Osteria agricola – Laboratorio del gusto, uno spazio culturale e sociale legato alla filiera cortissima del cibo buono, vi sono state le tappe presso alcune delle aziende fornitrici della Buona Mensa, conoscendo da vicino storie di restanza e di giovani che, dopo aver studiato fuori dal territorio, hanno deciso di ritornare e creare delle imprese sostenibili. Un viaggio attraverso la conoscenza di luoghi ma anche e soprattutto delle persone coinvolte in questo ampio percorso di cambiamento: gli operatori, i sindaci, gli imprenditori, gli agricoltori, i lavoratori, le insegnanti, le famiglie e gli artisti coinvolti nel progetto di land art Nidificare i Paduli.
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