Alla presentazione per la stampa estera, una reporter americana chiese a Giovanni Falcone perché tra tutti i giornalisti che ci sono in Italia avesse scelto di scrivere il suo prezioso libro «Cose di Cosa nostra» (pubblicato nell’autunno del ‘91 a pochi mesi dalla sua morte e che diventerà il suo testamento) con una giornalista francese, la corsa Marcelle Padovani. Il magistrato attirando a sé il grosso microfono, rispose: «È quella di cui mi fido di più».
Da qui il titolo del podcast in 5 puntate «Mi fido di lei. Le parole di Giovanni Falcone», che parte dalle, poche, correzioni a margine per raccontare, con la voce ricca di Marcelle Padovani, i 22 memorabili pranzi-intervista durante i quali la giornalista si è immedesimata nel magistrato e ha scritto per lui.
Alessandra Coppola e Luca Lancise hanno ritrovato il dattiloscritto originale del volume – 190 pagine composte durante l’estate del 1991, consegnate da Padovani a Falcone in francese, e da lui annotate a penna, con una grafia piccola e pulita, in italiano corsivo – e ne hanno fatto una serie podcast per ricostruire con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere.
Il podcast, prodotto dal Corriere della Sera in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, arriva fino all’eredità di Falcone per lo Stato e le nuove generazioni, le intuizioni, il rigore, il metodo, la necessità di fare rete, fino all’ultimo strumento di lotta concepito subito dopo la sua morte e sulla scorta dei suoi insegnamenti: il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi. In particolare, il contributo della Fondazione CON IL SUD è orientato a promuovere una lettura attualizzata dell’eredità che emerge dalle parole di Falcone e Padovani attraverso il racconto delle esperienze avviate sul territorio. La Fondazione, infatti, è impegnata da anni a promuovere la cultura e l’educazione alla legalità tra le nuove generazioni, a sostenere la valorizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali con progetti che coinvolgono la comunità e le organizzazioni del terzo settore per contribuire in modo partecipato al contrasto del potere mafioso. L’impatto di un bene confiscato valorizzato, infatti, se coinvolge le comunità in iniziative di inclusione e di economia civile va oltre l’aspetto simbolico e diventa una vera occasione di sviluppo locale.
La prima puntata della serie è stata pubblicata a pochi giorni dall’anniversario della strage di Capaci in cui Giovanni Falcone perse la vita con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha scelto Napoli, insieme a Bari e Rovigo, per l’edizione 2022 del progetto G124 che ha come obiettivo quello di realizzare interventi di riqualificazione di aree periferiche urbane che il senatore Piano definisce come azioni di “rammendo delle periferie”.
“Il fine di questo agire – come afferma lo stesso architetto-senatore – è principalmente quello di trasmettere dei valori ai giovani, dare loro l’occasione di seminare su un tema specifico che li riguarda da vicino, legato alle loro topografie personali. Al termine resteranno delle tracce sul territorio, delle gocce”.
A Napoli il luogo individuato di concerto tra la Fondazione di Comunità San Gennaro e il Dipartimento di Architettura DiARC dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con il pieno sostegno dell’Amministrazione cittadina ed in particolare del sindaco Manfredi e dell’Assessore Lieto, è lo spazio antistante la chiesa di Maria Santissima del Carmine, in via Fontanelle, nella parte più interna del Rione Sanità: una “periferia della periferia” del prezioso centro storico della città.
Il progetto interesserà lo spazio prospiciente il cimitero delle Fontanelle, il celebre ossario noto per il culto delle “anime pezzentelle” e meta di importanti flussi turistici. Si tratta di un’area di circa 300 mq che coinvolge oltre l’ingresso al cimitero delle Fontanelle, il contiguo sagrato della Parrocchia di Maria Ss del Carmine e un piccolo giardino messo a disposizione da privati e destinato ad un uso pubblico.
L’idea consiste nel dare dignità all’ingresso dell’ossario, ora coperto da una tettoia in lamiera, e nel collegare il sagrato con le due aree contigue, ossia l’ingresso al cimitero delle Fontanelle e l’area verde. “Vorremmo creare uno spazio continuo, pubblico, una piazza ad uso sia dei residenti che dei turisti, illuminata e dotata di spazi in cui sostare e intrattenersi”, afferma Nicola Flora, docente del Dipartimento di Architettura di Napoli.
Il luogo che sarà protagonista del progetto G124 Napoli diventerà una “piazza”, secondo la richiesta fatta da Renzo Piano ai docenti del Dipartimento di Architettura, Nicola Flora e Daniela Buonanno, individuati quali tutor dei quattro giovani architetti napoletani (Marino Amodio, Giuseppe De Pascale, Orazio Nicodemo e Davide Savoia), neolaureati, la cui borsa di studio è sostenuta dal senatore a vita che da dieci anni conduce quest’azione progettuale in diverse città italiane.
“Per completare e per dare un legame fisico tra l’attuale uscita Metropolitana di Mater Dei, la futura uscita al Rione Sanità e questa nuova piazza – aggiunge Nicola Flora – saranno realizzate anche quattro piccole aree di sosta con sedute, alberi e siepi in continuità con la strategia che il nostro gruppo DiARC, insieme alla Fondazione di Comunità San Gennaro, ha realizzato dal 2016 in una serie di luoghi entrati a pieno titolo nella vita di questa comunità come piazza Largo Vita e piazzetta San Severo a Capodimonte”.
I “lavori di rammendo”, come li definisce Renzo Piano, saranno pianificati attraverso un percorso di partecipazione civica che a Napoli vede il decisivo sostegno della Fondazione di Comunità San Gennaro oltre che la figura sperimentale di un Architetto di Comunità (Francesca Iarrusso) che, grazie anche al supporto di Fondazione con il Sud, affiancherà il gruppo G124 Napoli per garantire un processo di “trasformazione condivisa” di questa parte della città.
Le azioni progettuali, sostenute economicamente da sponsor privati, verranno realizzate nel volgere di meno di due anni e saranno presentate nella loro fase progettuale definitiva ad ottobre alla Biennale di Architettura di Pisa.
Il primo incontro con i residenti e le diverse Associazioni del Rione Sanità è in programma il 29 maggio alle ore 18:00 presso la parrocchia Maria Santissima del Carmine in via Fontanelle. Scopri il programma>>
“In questa occasione – afferma Don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità – saranno presentati ai cittadini anche altri progetti che interesseranno il quartiere, come il progetto della nuova uscita metropolitana di Materdei verso la Sanità, il progetto CIS di sistemazione delle aree pedonali e non di Vergini-Sanità, il nuovo sistema di ascensori che collegherà la basilica del Buon Consiglio a Capodimonte con la parte a valle in aderenza alla chiesa di San Gennaro extra moenia, oltre naturalmente il progetto G124 avviato ormai da tre mesi dal gruppo del DiARC. Tante sono le azioni progettuali in essere e, tutte, hanno come fine quello di “rigenerare” l’antica città greco-romana di Napoli intervenendo in particolar modo sull’antica area fuori le mura che è il Rione Sanità: un quartiere che da oltre due secoli attende azioni di riscatto che lo affranchino dall’isolamento cui la costruzione del ponte della Sanità ad opera di Gioacchino Murat l’ha condannato”.
Al termine della presentazione alla comunità delle Fontanelle e ai cittadini napoletani che vorranno partecipare e intervenire, è prevista una cena di comunità organizzata in accordo con la Seconda e Terza Municipalità del Comune di Napoli e sostenuta da Fondazione San Gennaro e dalle varie associazioni di quartiere (La Paranza, Le Forti Guerriere, I Giovani delle Fontanelle, Apogeo records, Laps,) che stanno partecipando attivamente al fianco del gruppo di progetto G124 napoletano in quest’opera di definizione di nuovi spazi per la comunità.
La serata sarà arricchita dalla musica dei gruppi “Perfettamentre” e “Control Rods” che suoneranno dal vivo sul sagrato della chiesa di Maria Ss del Carmine.
Oltre Napoli, per il progetto G124 di questa annualità, sono state scelte da Renzo Piano la città di Bari ed in particolare una piazza del quartiere San Paolo di Bari (cui lavorano quattro borsisti della facoltà di architettura della città guidati dai tutor e docenti Carlo Moccia e Francesco Defilippis) e la città di Rovigo, in particolare una piazza del quartiere Commenda Est di Rovigo (cui lavorano quattro borsisti della facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Padova guidati dal prof Edoardo Narne in qualità di tutor accademico) dedicata al rifugiato sudafricano Jerry Masslo.
Con i Bambini cerca addetto alle Attività istituzionali
13 Maggio 2022
L’impresa sociale Con i Bambini, ente attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, intende inserire nel proprio organico una nuova risorsa con compiti di coordinamento delle iniziative dell’area ‘attività istituzionali’.
La persona selezionata entrerà a far parte del team delle attività istituzionali e le saranno affidati dalla Direzione compiti di responsabilità nella gestione e nel coordinamento delle iniziative istituzionali e dei relativi gruppi di lavoro. In particolare, la risorsa dovrà, nell’ambito di tali iniziative, curare e coordinare:
l’elaborazione e la gestione tecnico-operativa delle iniziative e dei bandi inclusi nella programmazione di Con i Bambini;
il processo istruttorio delle proposte progettuali, in termini di ammissibilità (rispetto dei requisiti previsti dai bandi) e di valutazione del merito (coerenza con gli obiettivi dei bandi);
la predisposizione di materiali e report per gli organi direzionali e deliberanti;
i processi di monitoraggio delle iniziative sostenute (analisi stato avanzamento delle progettualità; sopralluoghi tecnici; assistenza tecnica ai partenariati di progetto; redazione delle relazioni tecniche di accompagnamento; rapporti del partenariato con l’ente incaricato della valutazione di impatto);
la verifica tecnica della rendicontazione di spesa.
La risorsa ricercata è di profilo senior e deve possedere i seguenti requisiti:
titolo di studio e formazione specialistica nelle aree delle scienze sociali ed economiche;
esperienza di almeno cinque anni con compiti di responsabilità e/o coordinamento nell’ambito di iniziative sociali, filantropiche o di cooperazione internazionale (si prega di mettere in evidenza nel CV inviato queste esperienze, la loro natura e il ruolo ricoperto);
adeguate competenze, acquisite in ambito universitario o lavorativo, nel settore educativo o nel contrasto di una delle forme della povertà educativa minorile;
conoscenza tecnica approfondita del terzo settore e della progettazione sociale.
Non saranno prese in considerazione candidature prive dei requisiti summenzionati.
Ai fini della selezione, saranno inoltre valutati positivamente:
l’attitudine al problem solving e la capacità di lavorare in gruppo e per obiettivi;
pregresse esperienze in enti di erogazione, di valutazione o di monitoraggio;
la disponibilità ad una frequente mobilità in ambito nazionale (per sopralluoghi periodici);
una buona conoscenza della lingua inglese.
Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi.
L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno proposti in relazione all’esperienza e alle competenze maturate dai candidati.
La sede di lavoro è Roma.
Gli interessati a candidarsi alla posizione dovranno inviare entro e non oltre il 10 giugno 2022, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) al seguente indirizzo e-mail:
inserendo nell’oggetto il codice posizione di riferimento “Selezione 2022-2”.
Sarà facoltà del candidato allegare anche:
una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae, non superiore ad una pagina, con la descrizione delle esperienze pregresse, con particolare riferimento ai requisiti richiesti;
una lettera di presentazione motivazionale (non superiore ad una pagina).
Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con il profilo ricercato.
I curriculum vitae pervenuti non saranno trattenuti dagli uffici di Con i Bambini oltre la data di chiusura del processo di selezione in oggetto, che sarà resa nota con apposito annuncio pubblicato sul sito internet di Con i Bambini.
Rinnovo organi di Con i Bambini. Rossi-Doria confermato Presidente
10 Maggio 2022
L’Assemblea dei Soci di Con i Bambini, nella riunione odierna presso la sede del socio unico Fondazione Con il Sud, ha rinnovato gli organi dell’impresa sociale confermando alla presidenza Marco Rossi-Doria. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, in carica per tre anni, è composto da Marco Rossi-Doria (Presidente) e dai Consiglieri: Vincenzo De Bernardo, Federsolidarietà; Manuela Filiberti, Fondazione Banca del Monte di Lombardia; Maurizio Mumolo, Forum Terzo Settore; Aldo Piermattei, Fondazione Carivit; Laura Ravazzoni, ANTEAS; Giorgio Righetti, Acri; Jacopo Speranza, Fondazione CR Firenze; Chiara Tommasini, CSV net. Collegio Sindacale: Massimo Bianchi (Presidente), Mario Paolo Moiso e Roberto Museo (Titolari); Emma Cavallaro, Cristina Pantera (Supplenti). Revisore contabile: Mario Salaris.
L’impresa sociale Con i Bambini, interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud, è stata costituita nel giugno 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, con Governo e Terzo Settore. Con i Bambini attraverso bandi e iniziative ha selezionato complessivamente più di 400 progetti in tutta Italia, sostenuti con un contribuito di oltre 335,4 milioni di euro, raggiungendo mezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie. Attraverso i progetti sono state messe in rete oltre 7.150 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati rafforzando le “comunità educanti” dei territori.
La Fondazione di Comunità San Gennaro insieme alla Fondazione Con il Sud, su proposta della famiglia Andolfo/Donelli, di intesa con l’ordine dei giornalisti della Campania, indicono la seconda edizione del Premio giornalistico nazionale “Luciano Donelli- storie di vita e di riscatto” intitolato alla memoria del noto politico napoletano, abitante del rione Sanità di Napoli.
Tema di questa seconda edizione è “Periferie, risorsa per la città del domani”, racconti dalle periferie urbane ed esistenziali del Sud Italia, descritti nell’ottica di un uno sviluppo generativo e sostenibile del territorio.
Il concorso è aperto ai giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti, nei settori della carta stampata, televisione, webtv, radio ed internet con una età, maturata alla data del 31 dicembre 2021, di 40 anni.
Possono partecipare alla selezione quattro categorie di elaborati così come meglio descritti dal bando e pubblicati in un periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 31 maggio 2022.
La data di scadenza di presentazione degli elaborati è fissato per il 31 maggio 2022. La cerimonia ufficiale per l’assegnazione del Premio, si svolgerà nel rione Sanità nel giugno 2022.
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Congresso ACRI: fiducia e sostegno a Fondazione CON IL SUD
8 Aprile 2022
Il XXV Congresso Nazionale di Acri, svoltosi il 7 e 8 aprile a Cagliari, nella mozione finale approvata all’unanimità stamani, ha espresso, tra l’altro, fiducia e sostegno alla Fondazione CON IL SUD rivolgendo il “plauso per l’attività svolta e i risultati conseguiti dal suo Presidente e dai suoi Organi”.
Peraltro, nel consiglio del 18 giugno 2020, l’Acri aveva già approvato un impegno di 20 milioni di euro l’anno per il periodo 2021-2025. Il Congresso di oggi è una conferma del sostegno alla Fondazione “per garantire le risorse economiche necessarie alla sua lodevole e positiva azione”.
Home › News › Assistenza telefonica e chiusura uffici
Assistenza telefonica e chiusura uffici
8 Aprile 2022
Segnaliamo alcune variazioni di servizi previste per la prossima settimana. In particolare:
martedì 12 aprile, l’ufficio Attività Istituzionali fornirà assistenza telefonica dalle ore 9:00 alle 13:00. L’assistenza non sarà, invece, disponibile nel pomeriggio;
venerdì 15 aprile, gli uffici saranno chiusi. Le attività riprenderanno regolarmente martedì 19 aprile.
Oltre alla programmazione in Piemonte, il progetto riparte anche in altre 6 regioni grazie al supporto della Fondazione CON IL SUD: 8 adozioni in 28 scuole e 3 scuole carcerarie di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Adotta uno scrittore, il progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino – sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD – è già ripartito in Piemonte e ora, per la sua XX edizione, torna anche in tutta la penisola, e nello specifico in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Adotta uno scrittore è un progetto che da 20 anni mette al centro la lettura, coinvolgendo grandi autori e autrici portandoli in istituti di ogni ordine e grado di tutta Italia. Come per ogni edizione, gli studenti ricevono gratuitamente una copia del libro dell’autore o autrice adottata. L’obiettivo del progetto è creare un confronto proficuo tra autore e classe, un gruppo intimo, attraverso cui interrogarsi sul significato della letteratura e sui temi che i libri sollevano. Ciascuna “adozione” prevede infatti tre appuntamenti (due online e uno in presenza) e il quarto conclusivo il 23 maggio in presenza a Torino alla XXXIV edizione del Salone del Libro.
Fino ad oggi grazie all’iniziativa sono state portate a termine 433 adozioni per un totale di 12.642 studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 260 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni.
Gli autori coinvolti quest’anno nelle regioni del Sud sono: Lelio Bonaccorso, Rosario Esposito La Rossa, Alessio Forgione, Daniele Mencarelli, Daniela Palumbo e Francesca Carabelli, Anna Parisi, Licia Troisi.
Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD, commenta: «La Fondazione con il Sud ha rinnovato il sostegno all’iniziativa “Adotta uno scrittore” per il quinto anno, confermando piena fiducia e condivisione di metodi e obiettivi. Portare la lettura nelle scuole e negli istituti penali è un’azione semplice, ma è anche uno strumento potente, che permette di conoscere sé stessi, a qualsiasi età, coltivando la fantasia e il confronto. Un passaggio fondamentale per diventare adulti, cittadini consapevoli e responsabili, due valori di cui c’è tanto bisogno per uno sviluppo vero e duraturo. Siamo convinti che gli studenti a cui verrà data questa importante opportunità di crescita sapranno apprezzarla e farne tesoro nella loro quotidianità, come avviene ogni volta che siamo capaci di dare loro la parola».
«Vent’anni sono un traguardo importante, ma anche una ripartenza più consapevole per la straordinaria avventura di Adotta uno scrittore, divenuta ormai una best practice culturale in Italia – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia – Abbiamo creduto in questa sfida fin dall’inizio, e continuiamo a sostenerla nelle scuole e in alcuni luoghi di fragilità e marginalità, per offrire a migliaia di ragazze e ragazzi stimolanti opportunità di crescita come studenti e come cittadini, attraverso nuovi fiori di conoscenza, dialogo, bellezza».
Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, aggiunge: «Adotta uno scrittore è uno dei progetti di cui il Salone Internazionale del Libro di Torino va più orgoglioso. Nel corso dell’anno, alcune delle personalità più importanti, originali e stimolanti della nostra scena culturale si recano nelle scuole per dare origine a un percorso di grande valore didattico. In una dimensione laboratoriale (prendendosi dunque il tempo necessario) studenti e autori hanno modo di confrontarsi, di discutere, di fare insieme un tratto di strada che risulta per tutti un’esperienza importante se non indimenticabile. Essere riusciti a portare avanti tutto questo anche durante la pandemia ci riempie d’orgoglio. A maggior ragione adesso “Adotta uno scrittore” riceve nuovo slancio, rispondendo sempre più alla una delle nostre più alte vocazioni: la cura e la formazione delle nuove generazioni».
Anche quest’anno Adotta uno scrittore avrà uno spazio sul Bookblog. Autori, studenti e docenti potranno costruire insieme un racconto partecipato del progetto. Un’apertura alla condivisione e al dialogo tra autori e lettori, nonché un passo avanti per raggiungere un pubblico più vasto grazie a contenuti fruibili liberamente su bookblog.salonelibro.it/
PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLE ADOZIONI
In Basilicata – a Potenza Alla Scuola primaria pluriclasse (II e III) di Lauria, in provincia di Potenza, saranno accolte Daniela Palumbo e Francesca Carabelli, autrici di Fuga in punti di piedi (Sinnos). Palumbo è giornalista e scrittrice, ha pubblicato libri per bambini e ragazzi, con i quali ha vinto numerosi premi. E’ redattrice del mensile Scarp de’ tenis, un giornale di strada nato nel 1996 dalla Caritas Ambrosiana. Francesca Carabelli, illustratrice, ha disegnato diversi libri, pubblicati con Giunti, Mondadori, EL, Piemme, Editoriale Scienza, Panini, San Paolo, Tourbillon, Milan Presse, Usborne Publishing e altri.
In Calabria – a Cosenza Alla Casa Circondariale Sergio Cosmai di Cosenza arriverà Daniele Mencarelli, autore di raccolte poetiche come I giorni condivisi (poeti di clanDestino, 2001) e Storia d’amore (Lietocolle, 2015). Dal 2014 ha iniziato a pubblicare anche narrativa, con il libro Luci di Natale (Graphe). L’ultimo romanzo, Sempre tornare, è edito da Mondadori (2021) ed è proprio a partire da questo che Mencarelli dialogherà con gli studenti ristretti.
In Campania – a Salerno e Avellino Giampaolo Simi approderà a Salerno, alla Casa Circondariale Antonio Caputo di Salerno e all’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiero Roberto Virtuoso di Salerno, dove incontrerà, in via eccezionale, un gruppo misto di studenti ristretti della sezione maschile e femminile. Gli incontri sono previsti giovedì 7 aprile online, giovedì 21 aprile in presenza e giovedì 5 maggio online. Giampaolo Simi si è sempre occupato di narrativa di genere, dal fantastico all’horror, dal giallo al noir. Ha esordito nel 1996 con il romanzo Il buio sotto la candela (Baroni), pubblicando poi numerosi romanzi e racconti per DeriveApprodi, Einaudi Stile libero, E/O e Sellerio. Il suo ultimo libro è La ragazza sbagliata (Sellerio). Giornalista pubblicista, collabora con riviste e quotidiani. Alessio Forgione, invece, sarà ospite della Scuola secondaria di secondo grado Alessandro Manzoni di Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino. Forgione è un giovane autore che, con il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour (2018), ha vinto il premio Giuseppe Berto 2019, il Premio Intersezioni Italia-Russia 2019, il Prix Méditerranée Étranger 2021. Giovanissimi (2020) è stato selezionato nella dozzina del premio Strega 2020. Il suo ultimo romanzo è Il nostro meglio (La Nave di Teseo, 2021).
In Puglia – a Lecce Licia Troisi, celebre autrice di libri fantasy per ragazzi, sarà a Nardò, in provincia di Lecce, alla Scuola secondaria di secondo grado Nicola Moccia, dove si confronterà con gli studenti a partire da Poe. La nocchiera del tempo (Rizzoli, 2022). Il primo incontro, online, è previsto per mercoledì 30 marzo. Troisi esordisce nel 2004 con Le Cronache del Mondo Emerso, alle quali sono seguite, tra gli altri, La Ragazza Drago, I Regni di Nashira e La Saga del Dominio. Ha conseguito un dottorato di ricerca in astronomia ed è anche autrice di libri di divulgazione scientifica.
In Sardegna – a Nuoro Alla Scuola secondaria di primo grado di Orotelli, in provincia di Nuoro, arriverà Rosario Esposito La Rossa, autore, tra i molti testi, di Siamo tutti Capaci (Einaudi Ragazzi, 2021). La Rossa è il primo libraio di Scampia e gestisce le case editrici Marotta&Cafiero e Coppola editore. Collabora con «la Repubblica» e «il Fatto Quotidiano». È stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Mattarella per il lavoro che quotidianamente svolge con gli «Scugnizzi» del territorio di Scampia attraverso lo sport, la letteratura e il teatro. Ha fondato la Scugnizzeria, la casa degli scugnizzi, libreria dove centinaia di bambini passano pomeriggi e si formano attraverso corsi e attività ludiche.
In Sicilia – a Capaci e Palermo A Capaci, presso la Scuola primaria Alcide De Gasperi III, sarà ospite Anna Parisi, autrice de La storia della scienza raccontata ai bambini (Salani). Incontrerà gli studenti per un primo incontro online martedì 5 aprile, poi mercoledì 20 aprile in presenza e infine martedì 10 maggio online. Divulgatrice scientifica, Parisi è fisica e per dieci anni ha lavorato nel centro di ricerca di una multinazionale. Ha vinto il Premio Legambiente 2001 per il volume Numeri magici e stelle vaganti e il Premio Andersen per la miglior collana di divulgazione con la serie Ah, Saperlo! – Introduzione alla fisica. All’Ucciardone di Palermo tornerà per la seconda volta Lelio Bonaccorso, autore e fumettista, che dialogherà con gli studenti ristretti del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Nelson Mandela. Autore di Vento di libertà (Tunuè), Bonaccorso ha disegnato diversi testi di Marco Rizzo, tra cui Peppino Impastato – Un giullare contro la mafia, La mafia spiegata ai bambini e L’immigrazione spiegata ai bambini. Ha collaborato con Marvel, DC Comics, Glénat, Sergio Bonelli Editore e Disney.
Adotta uno scrittore è un progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino, sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, il Cesp, Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi in visita al Rione Sanità per conoscere da vicino il “modello” di sviluppo inclusivo avviato con il sostegno della Fondazione Con il Sud e promosso dai giovani della Paranza e della Fondazione San Gennaro.
Nella basilica di Santa Maria della Sanità l’incontro con la comunità ucraina e con la coop. sociale La Paranza
Stamani alle ore 12:00 il premier Mario Draghi ha incontrato la Comunità del Rione Sanità nella Basilica di Santa Maria della Sanità.
Dopo la cerimonia della firma per il “Patto per Napoli” tenutasi nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, il capo del governo è stato accolto al Rione Sanità da Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud, Mons. Gaetano Castello Vescovo ausiliare, Antonio Loffredo parroco del Rione Sanità e dai tanti volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro.
Presente anche l’orchestra giovanile del quartiere “Sanitansamble” che, diretta dal Maestro Paolo Acunzo, ha voluto celebrare l’arrivo di Draghi al Rione Sanità con l’inno nazionale ucraino, poi seguito dall’inno nazionale italiano. Un omaggio – simbolico – al Premier, ma anche alle famiglie ucraine che in queste settimane hanno trovato ospitalità e accoglienza al Rione Sanità.
Una vocazione all’accoglienza, quella di questo Rione, che ha radici profonde così come testimoniano le catacombe di San Gaudioso che il Presidente ha visitato al termine dell’incontro con le famiglie ucraine. L’intero complesso archeologico custodito sotto la basilica di Santa Maria della Sanità è infatti dedicato ad un vescovo africano che, costretto ad abbandonare la propria terra a causa delle persecuzioni, nel V secolo approdò a Napoli.
Sono questi i luoghi che Mario Draghi ha avuto modo di scoprire insieme ai giovani della coop. La Paranza, quei giovani che grazie all’iniziale sostegno della Fondazione Con il Sud hanno reso fruibile l’immenso patrimonio storico-artistico e archeologico del Rione Sanità e delle Catacombe di Napoli, oggi tappe obbligate del turismo a Napoli. Il “modello Sanità”, fortemente caratterizzato dalla partecipazione dal basso e dal coinvolgimento del Terzo, ha determinato in poco più di dieci anni processi di creazione di valore reputazionale, identitario, sociale, culturale ed economico senza eguali.
“Il modello Sanità dimostra, in modo inequivocabile, che nel lavoro di inclusione sociale, di valorizzazione dei beni comuni, soprattutto in alcuni territori, vi è la vera premessa dello sviluppo” sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud che aggiunge “sono necessari finanziamenti, ma la storia del nostro Sud ci insegna che questi vanno associati a investimenti sulla fiducia, sul protagonismo dei giovani e delle comunità locali, sulle organizzazioni di Terzo Settore che sono capaci di attivare processi di partecipazione e modelli, come quello della Sanità, che possano essere replicabili”.
Modello replicabile? Sicuramente si. Nel 2019 è nata l’ultima cooperativa, Coop4art, dalla collaborazione fra La Paranza, Officina dei talenti e Dafne, un’impresa specializzata in restauri. Nel 2020 ha vinto un bando del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, un progetto di collaborazione fra pubblico e privato per la valorizzazione della Piscina Mirabilis di Bacoli. La Paranza potrà così sperimentare fuori dai confini della Sanità il suo metodo di sviluppo dal basso, di gestione partecipata di un bene culturale. L’approccio strategico e il modello organizzativo adottati è lo stesso del Rione Sanità: quella comunità di patrimonio che la Convenzione di Faro auspica per l’Europa.
“Le Catacombe sono state visitate da Capi di Stato, non solo italiani, dal segretario generale delle Nazioni Unite, oggi dal presidente del consiglio ma soprattutto da migliaia e migliaia di persone che si sono appassionate a una storia di rigenerazione urbana che si è compiuta attraverso il “ricongiungimento familiare” di una comunità con il suo patrimonio storico, artistico e religioso. Ma a contare davvero – continua padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità – è l’impatto sociale, percepibile in modo visibile dal rafforzamento sia del senso di appartenenza, mostrato ogni volta che il Rione Sanità ha dovuto affrontare i giorni difficili che in questi anni non sono mancati, sia della rete invisibile di relazioni che sostiene innumerevoli iniziative per i più fragili, i più deboli”.
In questi giorni di guerra l’inclinazione all’ascolto dei bisogni degli altri e degli ultimi, di cui il Terzo Settore è interlocutore privilegiato, si è tradotto al Rione Sanità in azioni concrete di solidarietà e inclusione sociale.
A seguito dei drammatici eventi dello scorso 24 febbraio la Fondazione di Comunità San Gennaro, insieme ai tanti volontari e abitanti del Rione Sanità, hanno scelto di accogliere presso le case canoniche e le proprie abitazioni 15 persone, tutte donne e bambini, in fuga dagli orrori della guerra.
La Comunità del quartiere si è fatta carico del sostegno dei bisogni primari delle famiglie accolte e, contestualmente all’emergenza, la Fondazione di Comunità ha lanciato una campagna di solidarietà con l’obiettivo di raccogliere fondi e facilitare la collaborazione tra la rete dei commercianti per la fornitura di generi alimentari, vestiario e medicine.
Ultima tappa del Presidente, il Presepe Favoloso allestito nella seicentesca sagrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità e realizzato dai fratelli Scuotto de La Scarabattola e dallo scenografo Biagio Roscigno. Da questi, il Presidente ha ricevuto in dono un Angelo Moro, simbolo di integrazione e chiaro riferimento alla principale caratteristica del presepe da sempre inclusivo e mai esclusivo.
Beni confiscati: nota del Gruppo di lavoro su ANBSC
28 Marzo 2022
Palazzo confiscato a Polistena (RC)
Commento del “Gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie” sulla Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie su “analisi delle procedure di gestione dei beni sequestrati e confiscati”
«RIVEDERE I MECCANISMI DELL’AGENZIA NAZIONALE BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI (ANBSC)»
Nuova nota di commento del “Gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie” sul ruolo e sulla governance dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC), sulla quale pochi giorni fa è intervenuto anche il Ministro per la Pubblica Amministrazione al question time alla Camera. L’occasione per il commento, in particolare, è stata la Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie sull’analisi delle procedure di gestione dei beni sequestrati e confiscati.
Il Gruppo di lavoro, coordinato da Luigi Lochi cui partecipano anche l’Acri e il Forum Terzo Settore, è stato istituito lo scorso maggio dalla Fondazione CON IL SUD per seguire con continuità e con i necessari approfondimenti le questioni concernenti il sistema di valorizzazione e gestione dei beni.
«Le proposte della Commissione per una più efficace gestione dei beni e delle aziende si rivelano senz’altro utili a superare le criticità esaminate nel corso dei suoi lavori – si sottolinea nella Nota -, tuttavia, presentano un limite che è di sistema, quindi “politico”. Si muovono, infatti, dentro l’attuale sistema di governance, che vede l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC) svolgere un ruolo fondamentale».
Le criticità formulate dalla Commissione e riassunte nel capitolo 12 della Relazione approvata ad agosto riguardano due macro aree: i procedimenti giudiziari di sequestro e di confisca e la gestione di beni e aziende. Con riferimento alle criticità della prima, le osservazioni della Commissione invitano essenzialmente il legislatore ad armonizzare una serie di norme riguardanti i procedimenti giudiziari di prevenzione e quelli penali con le disposizioni del Codice Antimafia. Rispetto alle criticità della seconda macro area, tra i principali obiettivi che le proposte della Commissione intendono perseguire, si segnalano in particolare le indicazioni per assicurare la continuità aziendale, per incentivare la destinazione anticipata dei beni e per favorirne l’assegnazione provvisoria, per assicurare maggiori tutele ai terzi in buona fede, per assicurare omogeneità dei flussi informativi delle diverse piattaforme telematiche.
Rispetto alla governance dell’ANBSC, il Gruppo di lavoro evidenzia come «le azioni attraverso le quali essa opera, pure con le innovazioni indicate nella Relazione, le competenze che mette in campo, ne fanno un soggetto non completamente adeguato a svolgere la missione che la Legge le assegna. Al punto che la stessa Commissione avverte l’esigenza di predisporre un vademecum, allegato alla Relazione, per aiutare i Comuni a orientarsi nei complessi procedimenti di destinazione e di assegnazione dei beni».
«Se il bene confiscato, attraverso la sua restituzione alla comunità di appartenenza, è infatti una concreta opportunità di sviluppo economico e sociale per quella comunità – sottolinea il Gruppo di lavoro –, il soggetto da cui tutte le azioni di valorizzazione del bene traggono origine non può limitarsi ad operare “replicando” le azioni di un altro soggetto, l’Agenzia del Demanio, che per di più ha un diverso e più articolato radicamento territoriale. Né è sufficiente, come la stessa Relazione suggerisce, riformare la governance dell’ANBSC mediante la selezione del direttore generale anche tra i magistrati con esperienze nel campo dei sequestri e delle confische. Anche così si continua a concepire l’ANBSC come un soggetto meramente amministrativo, qualità confermata dal fatto che è un ente vigilato dal Ministro dell’Interno».
«Questo sistema, come la stessa Fondazione Con il sud rilevava nel 2016 in occasione della presentazione di una sua organica proposta di riforma – si ricorda nella nota –, non riesce a reggere adeguatamente. Non basta difenderlo, occorre invece un’operazione culturale, civile e politica che rilanci in avanti il tema in una nuova e migliore integrazione tra legalità, coesione sociale e sviluppo».
Da qui la proposta del Gruppo di lavoro che chiude la nota: «Soltanto un vero Ente pubblico economico, per struttura e competenze, sarebbe in grado di orientare l’amministrazione dei beni verso prospettive di sviluppo economico e sociale dei territori. Un soggetto che opererebbe come un vero Agente di sviluppo. Sommando alle competenze giuridiche quelle economico-sociali, finalmente un tale Soggetto potrebbe assicurare ai territori il supporto tecnico, tante volte richiamato nella Relazione, necessario per un efficace utilizzo dei beni».
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